Per il Milan di Stefano Pioli è iniziato il periodo più complicato e al tempo stesso decisivo di tutta la stagione. I rossoneri si stanno preparando per affrontare il doppio derby tutto italiano in Europa League che vale la semifinale della competizione e vogliono farsi trovare pronti per battere la Roma di Daniele De Rossi. Prima del match di giovedì, però, il Diavolo se la dovrà vedere in casa con il Lecce e vincere per tenere alto il morale e consolidare il secondo posto in classifica. Per commentare Milan-Lecce e il momento della squadra di Pioli, Enrico Silvestrin, attore, volto noto della tv e conduttore radiofonico, nonchè noto tifoso rossonero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan-Lecce, Silvestrin a Tag24

Arrivare in fondo e provare a vincere l’Europa League deve essere l’obiettivo del Milan, che in campionato non ha più troppo da chiedere. Leao e compagni sono in forma, e i risultati parlano chiaro. Si sono ripresi il secondo posto, ma non possono fare nulla per mettere i bastoni tra le ruote all’Inter, dominatrice assoluta che viaggia dritta verso lo scudetto. L’eliminazione in Champions resta la macchia su questa stagione, ma l’obiettivo europeo resta importante. Prima di pensare alla sfida di giovedì contro la Roma, c’è il match contro il Lecce e non sarà semplice. I salentini hanno fermato la squadra di De Rossi e dall’arrivo di Gotti non hanno mai subito gol. Uno stimolo in più per i ragazzi di Pioli che lì davanti fanno paura. Per commentare Milan-Lecce, Enrico Silvestrin, attore, conduttore radiofonico e televisivo, nonchè noto tifoso rossonero, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Partiamo dal campionato, quali insidie nasconde il match contro il Lecce?

“Non dovrebbe nascondere grosse insidie in realtà, in una situazione normale. Il Milan potrebbe comodamente portare a casa l’ennesima vittoria consecutiva e se non dovesse succedere ci sarebbe da farsi qualche domanda. Pioli ha a disposizione l’organico al completo e si giocherà in casa. Mi aspetto grande voglia di vendicare l’andata, in cui i rossoneri hanno faticato molto. Vorrei vedere una festa e vorrei sperare che contro il Lecce non ci siano pericoli. Il Milan a Firenze l’ho visto bene, può complicarsi i problemi solo da solo. Sulla carta mi giocherei l’1 secco, poi vediamo”.

L’obiettivo primario della stagione è l’Europa League?

“Lo è diventato, ma non lo era all’inizio dell’anno. L’Europa League non era contemplata, ma abbiamo dovuto fare una revisione degli obiettivi nel corso della stagione. Fondamentalmente non mi piace come viene raccontata, sottolineando il secondo posto e la corsa in Europa, perchè questa stagione doveva essere tutt’altro. Il Milan è uscita da tutti gli obiettivi che aveva per mille errori commessi, dal punto di vista tattico, di gestione e dal punto di vista fisico e di preparazione, visti i troppi infortunati. Ci sono problemi atavici e onestamente non sono e non posso essere contento di questa stagione. Forse solo con l’Udinese eravamo seriamente in difficoltà di formazione, per il resto abbiamo bucato un’infitità di partite per demerito. Le gare che ci hanno condannato sono quelle con il Newcastle o con il Borussia, in cui non siamo riusciti a segnare. Sarei stato contento se avessimo lotatto fino alla fine”.

Mi sembra di capire che non saresti contento in caso di rinnovo della fiducia a Stefano Pioli?

“Assolutamente no, non ne sarei entusiasta. Io vorrei una società ambiziosa e una società ambiziosa, che ha i conti apposto e che si può permettere determinati profili, non sceglie Pioli. Nell’eventualità mi prenderò un altro anno atroce da vivere, sperando sempre che qualcosa cambi. Il problema a mio avviso è dirigenziale. Io sono uno di quelli che spera nella magistratura per fare chiarezza. Qualcuno dice che è un sentimento anti-milanista e altri dicono sia tutta una montatura. Io vorrei togliere Elliott da questa equazione e avere un solo proprietario. E’ chiaro che dovrebbe subentrare qualcun altro, perchè Cardinale non ha le facoltà per sostenere il 100% dell’investimento. Spero che arrivi qualcuno di serio perchè questi stanno qui per lo stadio e della squadra e delle vittorie non gliene frega niente”.

Solo interessi economici quindi?

“Si, ma il Milan siamo noi tifosi. Mi dispiace perchè questa situazione ha creato una spaccatura assurda nel tifo, iniziata dalla cacciata di Maldini. Tra l’altro è stato lui a rinnovare la fiducia a Pioli, contribuendo con tanti errori. Poi è stato sbagliato il mercato, dove si sono fatte scelte stupide e scellerate. Il Milan è una multiproprietà praticamente, un club acquistato con l’inquilino ancora all’interno. Quest’anno per me è una delusione. Dopo le prime due di Champions eravamo già con un piede fuori e nella lotta scudetto non siamo mai entrati. Questo è ciò che mi preme di più. Poi ci racconteranno che siamo in linea con i parametri, ma le dichiarazioni di inizio anni dicevano altro”.

Dal punto di vista sportivo però il Milan sta bene ed è tornato in forma da quando Leao ha ripreso a correre. Una cosa non può prescindere dall’altra?

“Vorrei vedere degli shcemi d’attacco diversi, in cui non per forza si debba coinvolgere Leao con i suoi strappi. Il Milan invece non ha schemi d’attacco e non si sa difendere. In Serie A però c’è ujna differenza abissale tra le prime 3 e le altre e quindi è normale che a un certo punto si vinca. Si può anche fare il filotto di vittorie, come lo stiamo facendo adesso, pur essendo fragili. Ora i giocatori si conoscono meglio e ci sta che girino un pò di più, ma la prova vera l’avremo quando affronteremo Inzaghi. Personalmente continuo a pensare che il Milan non abbia alcuna possibilità di vincere l’Europa League, a meno che non si suicidino Leverkusen e Liverpool”.

Rispetto alla Roma invece come li vedi?

“Secondo me rispetto alla Roma siamo superiori sia come rosa che come gioco. Credo che i giallorossi siano molto scarsi a centrocampo. Sperare di vincere la partita con Aouar e Cristante è abbastanza imbarazzante e anche Pellegrini, per quanto abbia il tiro, non ha la verticalizzazione e la visione di gioco che dovrebbe avere. Chi porta qualità invece, come Dybala, è fragile. A me piace molto Baldanzi, che però gioca poco. Sulla carta non dovrebbe esserci problema, ma serviranno testa giusta e impegno massimo. Va detto però che De Rossi ha fatto un lavoro incredibile, normalizzando una squadra così, in questo stato. Tanto di cappello perchè lui è una forza. Il Milan però ha giocatori più forti, soprattutto a centrocampo”.