Dopo le cadute avvenute ieri durante la quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi, un bollettino medico è stato rilasciato nella tarda serata per aggiornare sullo stato di salute dei corridori coinvolti. Tra di essi, Jonas Vingegaard è stato tra i più colpiti, trovandosi attualmente ricoverato in ospedale. Tuttavia, i medici hanno riferito che le sue ferite consistono principalmente in fratture alle costole e alla clavicola, portando un certo sollievo rispetto alle preoccupazioni iniziali.

Giro dei Paesi Baschi 2024, il bollettino medico

Remco Evenepoel dovrebbe essere sottoposto a un intervento chirurgico tra oggi e domani a seguito dell’incidente, causando la rinuncia alla Liegi-Bastogne-Liegi, corsa che aveva vinto per due anni consecutivi. Tuttavia, la sua partecipazione al Tour de France non sembra essere in pericolo. Fortunatamente, Primoz Roglic è emerso dalla caduta senza fratture rilevanti, mentre Jay Vine ha riportato la frattura di due vertebre cervicali e di due vertebre toraciche, senza coinvolgimento neurologico o altre lesioni gravi. Vine rimarrà in ospedale per ulteriori osservazioni neurologiche.

Giro dei Paesi Baschi 2024, nessuna frattura per Roglic nel bollettino medico

Anche Natnatel Tesfazion è stato coinvolto nell’incidente, ma fortunatamente non ha mai perso conoscenza. Sebbene abbia subito numerose contusioni e abrasioni sulla parte destra del corpo, gli esami medici non hanno rivelato fratture o lesioni cerebrali. In sintesi, sebbene l’incidente abbia portato diverse lesioni tra i corridori, alcuni con conseguenze più serie di altri, nessuno sembra essere a rischio di compromettere la stagione ciclistica. Il bollettino medico al Giro dei Paesi Baschi 2024 è stato quindi molto meno peggiore di quanto ci si poteva aspettare in un primo momento.

Vingegaard aveva espresso preoccupazioni

Nel frattempo, in queste ultime ore, è emerso che Jonas Vingegaard aveva espresso le sue preoccupazioni riguardo la discesa dove si è verificata la caduta al Giro dei Paesi Baschi. Il danese aveva condiviso le sue apprensioni con l’agenzia di sicurezza ciclistica, Safe Cycling, che a sua volta ha tentato, senza successo, di coinvolgere in merito l’organizzazione del Giro dei Paesi Baschi. Safe Cycling è un’azienda specializzata nella sicurezza delle competizioni ciclistiche. Collabora regolarmente con ciclisti e organizzazioni al fine di individuare soluzioni sicure per situazioni specifiche di gara, concentrandosi anche sulla segnalazione di punti potenzialmente pericolosi lungo i percorsi.

L’organizzazione non ha ascoltato

In una consultazione tenutasi all’inizio della stagione, Vingegaard aveva sollevato le sue preoccupazioni riguardo la pericolosa discesa al Giro dei Paesi Baschi, dove successivamente ha riportato la frattura della clavicola e delle costole. Markus Laerum, CEO di Safe Cycling, ha dichiarato a Sporza: “Abbiamo trasmesso le preoccupazioni all’organizzazione, ma non abbiamo mai ricevuto risposta”. Laerum ha sottolineato che Vingegaard aveva condiviso molte intuizioni con l’agenzia a gennaio, discutendo dei pericoli del percorso e di situazioni specifiche.

L’esperto ha anche evidenziato le azioni che l’organizzazione avrebbe potuto intraprendere per prevenire incidenti del genere, sottolineando l’importanza della comunicazione e della segnaletica efficace lungo il percorso. L’incidente si sarebbe potuto evitare? E’ difficile dirlo, ma sicuramente si sarebbe potuto fare qualcosa in più rispetto a quel tratto pieno di massi a bordo strada, inserendo delle protezioni specifiche per i corridori.