Mutuo, bollette, finanziamenti e spese varie: a chi toccano dopo la separazione? Prima l’unione, poi la separazione. E in molti si ritrovano con uno stipendio magro a dover fare i conti con diverse spese. Succede in molte famiglie ai tempi dell’evoluzione domestica, di vivere insieme, ma anche da separati, delle soluzioni per contrastare le criticità dovute al pagamento del mutuo, bollette, rate dei finanziamenti e spese varie dopo la separazione. Vediamo insieme a chi tocca pagare le spese con la separazione.

Separazione: chi paga il mutuo, bollette, rate dei finanziamenti e spese varie

La separazione può essere ottenuta in meno di 24ore. Tuttavia, ricominciare a vivere dopo una separazione non è facile; almeno non tutti riescono a superare le diverse difficoltà nell’immediato e senza sforzo. Le soluzioni per il pagamento delle rate del finanziamento, del mutuo, delle bollette e delle spese varie che possono subentrare dopo la separazione potrebbero essere molteplici e dipendono da diverse condizioni stipulate anche prima del matrimonio.

 D’altra parte, si comprendono le molte domande ricevute che sollevano il problema del rimborso delle spese sostenute dopo la separazione. In molti si chiedono: “Sono separato, quanto mi tocca pagare per le spese del mutuo, bollette, rate dei finanziamenti dall’ex coniuge?”, oppure, “Chi paga il mutuo intestato a un solo coniuge dopo la separazione?”

Purtroppo, dopo la separazione, l’ex coniuge non ha diritto al rimborso delle spese già sostenute e per quelle future, è necessario valutare la presenza o meno della separazione dei beni o altre condizioni. Ma procediamo per ordine, analizzando brevemente le diverse situazioni che potrebbero verificarsi dopo la separazione.

Auto intestata alla moglie pagata dal marito nella separazione?

Come riporta l’ACI, “in presenza di un procedimento di separazione o scioglimento del matrimonio, il giudice può decidere l’assegnazione di un veicolo, intestato a uno o entrambi i coniugi, in proprietà esclusiva all’altro coniuge. Nella sentenza del Tribunale il veicolo deve essere individuato con targa e/o telaio”.

La regola generale porta ogni coniuge a rispondere personalmente dei debiti contratti a suo nome, questo perché il debito segue l’intestatario del contratto. Un concetto che porta i creditori a rivalersi sull’intestatario per l’acquisto di beni di varia natura. In questo contesto rientrano anche le spese delle bollette, del mutuo e le rate dei finanziamenti sottoscritti prima della separazione. Tuttavia, non si esclude un intervento diverso del giudice che potrebbe optare per un rimborso.

È anche vero che in base alla Cassazione le spese sostenute dai coniugi nell’interesse della famiglia non danno il diritto al rimborso. Ciò significa che le spese volte a garantire un benessere familiare versate prima della separazione, come ad esempio l’acquisto di beni mobili e suppellettili o elettrodomestici per completare o arricchire la casa intestata all’ex coniuge, non possono essere rimborsate.

Nel merito, va detto che la Cassazione, nella sentenza n. 10927/2018, ha spiegato che le spese delle bollette sostenute prima della separazione non sono oggetto di rimborso, in quanto eseguite per mantenere in equilibrio i bisogni della famiglia, pertanto, come riporta laleggepertutti.it, rientrano nella conduzione della logica della solidarietà coniugale.

Separazione e comunione dei beni: le differenze per mutuo, finanziamenti e bollette

In regime di separazione dei beni, ogni coniuge risponde dei propri beni, pertanto anche dopo la separazione mantiene il diritto della proprietà e godimento del bene acquistato prima, ma anche nel periodo del matrimonio. Pertanto, eventuali pagamenti di bollette, rate e tasse saranno a carico del proprietario del bene.

Debiti contratti dal coniuge in regime di comunione dei beni

Se, invece, l’unione è stata centrata sulla comunione dei beni, il discorso cambia, in quanto vige il principio della contitolarità dei beni acquistati anche in modo individuale, ma nel regime matrimoniale.

La comunione del bene cesserà in seguito all’emissione della sentenza definitiva di separazione emessa dal Tribunale. Pertanto, dopo la separazione, i coniugi potranno dividere il patrimonio familiare in parti uguali, ovvero sia le quote attive (beni e risparmi) che quelle passive (debiti mutui, finanziamenti e così via).

Separazione: mutuo, bollette e finanziamenti: a chi toccano

Per quanto riguarda il pagamento delle bollette, spese condominiali e le altre spese ordinarie riconducibili alla casa coniugale, sono a carico dell’ex coniuge che occupa la casa, in quanto quest’ultimo risulta utilizzatore del bene e dei servizi.

Separazione con finanziamenti in corso: come funziona

Se, invece, si tratta di un finanziamento (prestito personale), il pagamento delle rate cade sull’ex coniuge che ha stipulato il contratto di prestito e quindi è responsabile del debito contratto. Tuttavia, se il finanziatore non viene posto nella condizione della conoscenza della separazione in atto, potrebbe richiedere un rimborso da entrambe le parti.

Chi paga il mutuo intestato a un solo coniuge dopo la separazione?

Il pagamento delle rate del mutuo ricade su colui che ha sottoscritto il contratto. Pertanto, se il contratto è stato stipulato da entrambi i coniugi, la rata mensile deve essere pagata da entrambi. Se, invece, in sede di separazione consensuale hanno separato la proprietà, il carico delle spese del mutuo spetta a colui che risulta proprietario dell’immobile.

È disponibile un aggiornamento sulla possibilità per i figli che possono scegliere il genitore con cui stare, basato su una sentenza della Cassazione