Dopo la caduta di Jonas Vingegaard al Giro dei Paesi Baschi 2024, il sindacato dei corridori tuona contro le immagini televisive. Il due volte vincitore del Tour de France è finito a terra insieme ad altri 11 corridori nella quarta frazione del Giro dei Paesi Baschi, corsa che stava affrontando con l’obiettivo di preparare l’assalto alla terza maglia gialla consecutiva dopo i successi ottenuti nel 2022 e nel 2023. La caduta, dalle immagini televisive, è stata decisamente spaventosa: per alcuni momenti c’è stato il panico, anche perché nel punto in cui i corridori sono finiti a terra c’era una canalina di scolo dell’acqua e alcuni massi. A terra sono finiti tre big del ciclismo mondiale: oltre al danese, sono finiti a terra in quella zona anche Primoz Roglic e Remco Evenepoel. Tutti e tre hanno come obiettivo principale in questa stagione la partecipazione al Tour de France.

Caduta Vingegaard, il monito di Adam Hansen

Le immagini televisive hanno indugiato a lungo su uno Jonas Vingegaard immobile. Mentre Remco Evenepoel è apparso fin da subito il corridore che aveva subito meno danni (per lui c’è una sospetta frattura della clavicola), anche per Primoz Roglic ci sono stati dei momenti di panico. Il corridore sloveno, vincitore del Giro d’Italia 2023, dopo alcuni minuti di paura si è tolto il casco ed è risalito in ammiraglia, facendo un gesto di saluto. Un gesto che ha davvero tranquillizzato tutti.

Caduta Jonas Vingegaard, costole rotte e frattura della clavicola

Situazione diversa, invece, per Vingegaard, immobilizzato e trasportato in ambulanza. Proprio in seguito a queste immagini, l’ex corridore Adam Hansen, presidente del sindacato internazionale dei corridori, ha voluto dire la sua. “Il CPA non è d’accordo che la tv continui a riprendere i corridori mentre sono a terra, non è rispettoso per i ciclisti stessi e per le loro famiglie. Gli atleti mi hanno contattato chiedendomi se possiamo regolamentare questo comportamento e noi li sosteniamo”, ha scritto sui social network. Per Vingegaard, il bollettino medico è arrivato attorno alle 20:30: per lui si parla di fratture alle costole e frattura della clavicola. Un responso molto simile a quello del suo compagno di squadra Wout van Aert, caduto in Belgio alla Dwars door Vlaanderen.

La gestione della gara

Le polemiche sono proseguite anche per come il comitato organizzatore della corsa ha gestito queste fasi così concitate. In un primo momento la corsa è stata fermata come da regolamento, in quanto tutte le ambulanze erano impegnate a soccorrere i corridori, ma una volta che hanno finito il proprio lavoro gli organizzatori hanno deciso che la corsa doveva ripartire, nonostante il parere contrario dei ciclisti. Alla fine, è stato stabilito che i fuggitivi avrebbero potuto lottare per la vittoria, che è andata a Louis Mentjes, mentre il resto del gruppo ha pedalato a velocità controllata fino all’arrivo. Una scelta che non ha messo d’accordo nessuno.

Il futuro

Mentre Adam Hansen invoca una regola univoca per le immagini tv dopo la caduta di Jonas Vingegaard al Giro dei Paesi Baschi, domani la corsa ripartirà senza i tre grandi favoriti per il successo finale. Primoz Roglic, tra l’altro, era il leader della classifica generale, mentre remo Evenepoel e Jonas Vingegaard occupavano le prime posizioni della generale. Per loro ci sarà un lungo periodo di riposo prima di poter ripartire e preparare il Tour de France: per nessuno di loro era prevista la partecipazione al Giro d’Italia.