Era nell’aria da alcune settimane, ma ora è arrivata l’ufficialità: l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino torna dagli Stati Uniti, dove svolge prevalentemente la sua attività di chirurgo e professore universitario, per candidarsi alle elezioni europee. Marino sarà il capolista della Circoscrizione Centro per l’Alleanza Verdi Sinistra. Arrivato simbolicamente in bicicletta come a ‘evocare’ il suo approdo in Campidoglio nel giugno 2013, Marino è stato presentato da Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e Luana Zanella nella sede dell’Associazione Stampa Estera, proprio in quel Palazzo Grazioli che per tanti anni fu il quartier generale romano di Silvio Berlusconi.

Il Pd non ha ancora sciolto il nodo Tarquinio. Accantonata l’ipotesi Ilaria Salis

Mentre Avs presenta la candidatura di un ex sindaco della Capitale che torna in campo (non a caso lo stesso Marino cita Schwarzenegger e scandisce ‘I’ll be back’), resta il nodo dell’ex direttore di ‘Avvenire’ Marco Tarquinio con il Pd. “Io non sono un uomo all’asta. Non intendevo impegnarmi in politica ma ora siamo sull’orlo di una guerra mondiale, come dice Papa Francesco, ci sono condizioni oggettive che mi hanno fatto cambiare idea. Da chi dipende la mia candidatura? Alla fine siamo sempre noi che decidiamo”, per ora posso solo dire che “io sono disponibile a ragionare su un’ipotesi che prima non consideravo”, dice Tarquinio. Tra i dem è invece accantonata l’ipotesi Ilaria Salis, che anche Avs non prende in considerazione: “Abbiamo rispetto della volontà della famiglia e abbiamo assunto una posizione rispettosa, continuiamo a mantenerla”, dice Bonelli, che spiega: “Quello che a noi sta a cuore è portare Ilaria Salis in Italia, fuori dalle carceri ungheresi”.

Intanto sale a 17 il numero dei simboli che appaiono nella Lista Libertà promossa dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca per le prossime elezioni europee. Oggi sono stati presentati gli ultimi quattro loghi che hanno trovato posto nel contrassegno: il Popolo della famiglia di Mario Adinolfi, il movimento Sovranità di Marco Mori (proveniente da Indipendenza di Alemanno), Progresso sostenibile di Giulia Moi (ex europarlamentare del M5S) e il movimento ecologista ‘Fronte verde’. “Non è detto che sia finita qui e il simbolo completo lo vedremo comunque domenica” al teatro Quirino, spiega De Luca, annunciando l’evento per l’avvio della campagna elettorale.