Non si cura delle critiche di Matteo Renzi il sindaco di Firenze Dario Nardella che oggi ha parlato a Roma con la stampa delle candidatura del Partito Democratico alle prossime elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno. Spazio soprattutto al caso che riguarda Ilaria Salis e alla possibile presenza della 39enne nelle liste dei dem.
Nardella sul caso Salis e Renzi
Si parla ancora della candidatura di Ilaria Salis anche dopo l’intervista di ieri a ‘Porta a Porta’ della segretaria dem Elly Schlein. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha detto che ha conosciuto il padre della 39enne e che si è schierato a sua difesa:
“Ho visto quello che ha detto la nostra segretaria nazionale, ho conosciuto il padre ed ho condiviso la sua battaglia criticando l’atteggiamento del governo. La decisione spetta a Ilaria, alla sua famiglia”
Poche parole sull’ennesima critica da Matteo Renzi. Dichiarazioni che arrivano a pochi mesi dalle elezioni amministrative che si terranno a Firenze, il segretario di Italia Viva ha avanzato ulteriori critiche nei confronti del primo cittadino che però sembra non curarsene e risponde con un sorriso ai giornalisti:
“Renzi lo conosciamo tutti, mi critica anche se faccio uno sbadiglio”
La candidatura di Marino con Avs
Non poteva mancare un commento su Ignazio Marino, ex sindaco di Roma ed esponente del Pd ora legato ad Alleanza Verdi e Sinistra. Marino correrà alle prossime elezioni europee con il partito ecologista. Qualcuno si chiede perché l’ex primo cittadino romano non abbia scelto il Pd, Nardella risponde così:
“Ignazio Marino non è più nel Pd, il tema non riguarda il partito. E’ una persona stimabile ed ha una sua credibilità, questa resta una scelta sua e gli faccio un grande in bocca al lupo così come a Tarquinio”
Infine una riflessione sulla società civile e sull’importanza di mantenere un rapporto con quel mondo con cui la sinistra da anni, a detta di Nardella, s’intende:
“Politica e società civile non sono in contraddizione, si possono autoalimentare e integrare. Se la politica è fuori dalla società civile è un problema. La sinistra ha la prerogativa di aprirsi alle forze della società civile: è giusto dialogarci”