Dopo cinque anni, è terminato il rapporto lavorativo tra Goran Ivanisevic e Novak Djokovic con l’addio social dato dal serbo. Il numero uno al mondo ha deciso di cambiare allenatore e ripartire dopo un deludente avvio di stagione: la sconfitta nella semifinale degli Australian Open e l’eliminazione al terzo turno del Master 1000 di Indian Wells per mano di Luca Nardi hanno fatto scattare un campanello d’allarme. Intanto, il coach croato Goran Ivanisevic è tornato a parlare dell’addio con Novak Djokovic, con cui ha vinto 12 Slam in carriera.

Addio a Djokovic, Ivanisevic: “È stato un lungo viaggio”

Lo scorso 27 marzo Novak Djokovic ha annunciato l’addio a Goran Ivanisevic. Il tennista serbo ha deciso di dare una svolta alla propria stagione e allontanarsi dall’allenatore con cui aveva lavorato nelle ultime cinque stagioni e con cui ha vinto 12 Slam in carriera. Mentre il numero uno al mondo sta preparando il Master 1000 di Monte-Carlo e sta vagliando le alternative per capire con quale allenatore ripartire (Le ultime), l’allenatore croato è tornato a parlare della separazione degli scorsi giorni. In un’intervista rilasciata a SportKlub e Tennis Majors, Goran Ivanisevic ha così parlato dell’addio a Novak Djokovic:

È stato un lungo viaggio, è stato un onore stare accanto a Nole, ma eravamo stanchi l’uno dell’altro. È stato emozionante, un grande onore e una grande responsabilità. Sono orgoglioso. È stato un viaggio bello ma anche turbolento, a causa di tutto quello che è successo. Gli infortuni, poi tutto quello che è accaduto con il Covid, quando non ci era permesso di entrare in determinati paesi e Nole visto come un cattivo dal mondo, ma lui è una istituzione, il più grande tennista e uno dei più grandi atleti di tutti i tempi, e ha reagito da campione, come nessun altro. Sarò eternamente grato a Novak, mi ha offerto un’opportunità unica e nessuno potrà mai portarci via i risultati che abbiamo raggiunto” .

Goran Ivanisevic ha parlato dei cinque anni vissuti al fianco del numero uno al mondo. Un periodo difficile tra le tante difficoltà affrontate durante il Covid e l’ascesa dei tennisti della Next Gen come Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Proprio la sconfitta nella finale di Wimbledon è stata un colpo durissimo per il numero uno al mondo serbo:

Sono stati davvero cinque anni difficili e intensi. Siamo arrivati ad un certo livello di saturazione. Poi, in fondo, io mi sono stancato di lui e lui si è stancato di me. In ogni caso, sentivo di non poterlo più aiutare. Wimbledon 2023 ha rappresentato un duro colpo: quella sconfitta ha colpito anche me come allenatore. Ovviamente vanno fatti i complimenti a Carlos Alcaraz, ma la partita sarebbe potuta cambiare con uno o due punti. In America poi la finale di Cincinnati è stata incredibile, e dopo c’è stata la vittoria agli US Open, ma è lì che ho avuto la sensazione che tutto fosse vicino alla fine. Era solo questione di stabilire quando”. 

Le ultime su Novak Djokovic

Dopo aver annunciato il forfait al Miami Open, Novak Djokovic ha messo nel mirino il Master 1000 di Monte-Carlo. Il serbo vuole tornare a vincere un trofeo che manca dalle Nitto ATP Finals dello scorso novembre. Il numero uno al mondo vorrà interrompere il duopolio di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che si stanno dividendo i tornei più importanti in questo avvio di stagione.

Novak Djokovic sarà la testa di serie numero uno e potrebbe sfidare Jannik Sinner soltanto in finale. L’azzurro, ora numero due al mondo, sarà la seconda testa di serie e sarà certamente dall’altra parte del tabellone.