Centoquattro presenze con la maglia dell’Atalanta difficilmente si dimenticano, e infatti Fausto Rossini la Dea continua a guardarla, lo ha fatto anche nella sconfitta contro la Fiorentina nella semifinale d’andata di Coppa Italia. Un 1-0 per la Viola che lascia ancora aperto il discorso finale per la squadra di Gasperini, che dovrà per forza di cose cambiare atteggiamento.
“Non mi aspettavo un’Atlanta così remissiva“, spiega Rossini, che nonostante tutto vede il bicchiere mezzo pieno, dato che “l’1-0 di Firenze lascia i discorsi aperti, a Bergamo si può ribaltare il risultato”. Non solo Coppa Italia, con Fausto Rossini che in esclusiva a Tag24 ha parlato anche del percorso della squadra di Giampiero Gasperini in campionato ed Europa League.
Fiorentina-Juventus, le parole di Fausto Rossini a Tag24
Voglia di finale, ma l’Atalanta si è dovuta arrendere ad una Fiorentina più aggressiva e vogliosa secondo Fausto Rossini.
D: Ti hanno lasciato perplesso le scelte iniziali di Gasperini? Lasciare Ederson in panchina forse non è stata la mossa giusta…
R: Non c’era nemmeno Scamacca, mentre Miranchuk aveva talmente fatto bene a Napoli che si poteva riproporre. Ederson è sicuramente quel giocatore per un allenatore irrinunciabile, ma c’era De Roon nonostante caratteristiche diverse. Ma quello che mi ha stupito è stata la partita della Fiorentina: una partita aggressiva per novanta minuti. Se fosse finita 3-0 nessuno avrebbe detto niente.
D: Ti aspettavi un altro atteggiamento dell’atalanta?
R: Credo che inizialmente la partita sia stata preparata bene, l’approccio Viola li ha messi in difficoltà, continuo e perfetto. Italiano l’ha imposta sull’aggressività, facendo l’Atalanta della situazione.
D: Inconsciamente può aver messo in secondo piano la Coppa Italia?
R: Tra i tre è l’obiettivo più abbordabile, ci punterei tanto. Sicuramente mi ha lasciato amaro in bocca perché non mi aspettavo un Atalanta remissiva, anche se nella seconda metà del secondo tempo è uscita fuori; ciononostante alcuni interpreti non hanno fatto bene come Holm, Kolasinac ed altri, ma sono stati messi sotto pressione dalla spinta della Fiorentina.
Un futuro ancora da scrivere
Non solo Coppa Italia, testa anche al campionato e all’Europa League. Un trittico di impegni ravvicinato, ma secondo Fausto Rossini l’Atalanta è ancora in corsa su tutti i fronti.
D: Sarà un’altra Atalanta a ritorno?
R: Sì, sarà una squadra diversa. Il paradosso è che perdi contro la Fiorentina, ma a Napoli vinci nettamente 3-0. Non si sa mai cosa può succedere, la nota positiva è che in una partita così brutta perdi solo 1-0.
D: Atalanta che deve fare ancora il definitivo salto di qualità?
R: Non lo so; quello che so è che l’Atalanta non era al 100% e quindi ha sofferto. E’ una squadra che deve stare sempre al massimo per poter rendere al meglio.
D: Che Atlanta ti aspetti in previsione futura?
R: Difficilissima in Europa League, ma è da un po’ di anni che conosce certi palcoscenici. Nelle partite internazionali l’Atalanta ha la possibilità di poter mettere in campo il suo gioco, mentre in Italia bene o male la squadra è conosciuta e viene limitata. Il Liverpool è un mostro sacro, questo non lo scopriamo di certo oggi, ma giocando come sa, uomo su uomo, Gasperini può provare a dire la sua. In campionato c’è ancora la possibilità Champions, gli inciampi li fanno tutti, vedi la Roma a cui è andata bene il pareggio contro il Lecce, mentre la Juventus è brutto guardarla. L’unica che sta facendo veramente bene è il Bologna.