Pensione, vivere all’estero e godersi la vita: è possibile? Perché i pensionati scelgono l’Albania come meta? Uno dei principali obiettivi, ben radicati nella vita di tutti, nonostante le difficoltà del momento, resta quello di godersi la vita da pensionato.

Restare in Italia non è sempre possibile; spesso la scelta di lasciare il Paese è dettata da ragioni economiche. Alcuni, tuttavia, dopo essere andati in vacanza in Albania, decidono di trasferirsi nel paese con il desiderio di godersi la vita al di là degli aspetti economici. Vediamo insieme perché conviene andare in pensione in Albania.

Pensione, vivere all’estero in Albania

Gli anni passano, i governi cambiano, le tasse aumentano, ma le pensioni degli italiani restano nell’angolo. A volte, il governo italiano dovrebbe cogliere i segnali che arrivano dai pensionati, i quali rappresentano per molti versi la fotografia dell’andamento economico del Paese.

Purtroppo, ancora una volta, a soffrire sono i pensionati che vanno incontro a raffiche di aumenti non sostenuti da una rendita previdenziale adeguata a garantire un tenore di vita almeno soddisfacente.

I lavoratori subiscono il passaggio alla pensione con un calo di circa il 66% del reddito da lavoro. Certo, non tutte le responsabilità possono essere imputate alla riforma Fornero, anche perché lo stesso Esecutivo ha legato alla pensione anticipata Quota 41 un calcolo esclusivamente contributivo, facendo perdere la parte di quote del sistema misto. Inoltre, ha apportato altre modifiche all’Ape sociale e al trattamento Opzione donna. Questo andamento non sembra rappresentare una controtendenza rispetto all’articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201.

La pensione minima è stata aumentata, ma di pochi spiccioli, il che porta molti pensionati a valutare l’opportunità di vivere all’estero, dove il costo della vita è inferiore e la tassazione è più vantaggiosa. Tra i Paesi considerati, spunta l’Albania.

La vacanza in Albania che ti cambia la vita

Cosa offre l’Albania ai pensionati italiani?

Per molti versi, il Paese rappresenta un nuovo paradiso. Questa percezione è influenzata dagli accordi bilaterali e dal regime fiscale che esenta le pensioni provenienti da altri Paesi dall’imposizione fiscale. In breve, le pensioni diventano piene, consentendo un maggiore potere d’acquisto e naturalmente attraggono i pensionati italiani.

Il passaggio dalla pensione dall’Italia all’estero è semplice. Il pensionato cambia la residenza fiscale, attivando così il passaggio al regime fiscale del Paese estero in cui ha richiesto la nuova residenza per la pensione erogata dall’INPS.

Come ricevere la pensione INPS all’estero?

Come riportato dall’INPS, i residenti in uno Stato dell’Unione Europea (UE) o dello Spazio Economico Europeo (SEE) – che include Norvegia, Islanda e Liechtenstein – o in Svizzera, e che abbiano maturato periodi assicurativi anche in Italia, devono presentare la domanda di pensione in regime UE, di regola, all’istituzione del luogo di residenza, che provvederà a trasmetterla all’INPS.

Come comunicare all’INPS il trasferimento all’estero?

Il servizio di assistenza di Citibank N.A. può essere contattato:

• trasmettendo un’email all’indirizzo [email protected];
• telefonando al numero relativo al paese di residenza, indicato nell’apposita sezione del sito web Citi/INPS.

Perché scegliere l’Albania per trasferire la pensione all’estero e vivere felici?

 L’aspetto più allettante riguarda il guadagno ottenuto dall’aumento della pensione per effetto della detassazione, ma anche da un tenore di vita molto più conveniente rispetto all’Italia. Il costo dei beni e dei servizi è inferiore; quindi è possibile vivere una pensione agiata anche senza un trattamento dalle cifre esorbitanti.

Un altro fattore che incide nella scelta di trasferirsi in Albania è sicuramente la posizione geografica, oltre all’ospitalità, al clima e alla tranquillità riscontrati nelle città di Tirana e Durazzo.

In conclusione, chi decide di lasciare l’Italia per l’Albania compie una scelta ponderata su vari aspetti e non tutti convergono sull’aspetto economico.