Allarme dell’Istituto Superiore di Sanità per l’aumento di infezioni e virus trasmessi da tatuaggi e piercing, in crescita anche i casi di Epatite causati spesso da pratiche scorrette e da condizioni poco igieniche. Sotto accusa anche i centri di manicure e make up permanente che spesso non rispettano le disposizioni sanitarie.

Questi problemi se sottovalutati possono portare anche a conseguenze più gravi e croniche con danni anche agli organi, non tutti però ne sono a conoscenza o ignorano quali siano gli accorgimenti giusti da tenere prima di decidere a chi affidarsi. Vediamo quindi a cosa fare attenzione per prevenire il rischio di contrarre una malattia infettiva o virale.

Tatuaggi e piercing, quali infezioni possono provocare?

Tatuaggi e piercing, se fatti in modo corretto da persone specializzate e nel rispetto delle norme igieniche non dovrebbero essere normalmente causa di problemi. Questo però non significa che che siano del tutto esenti da rischi. Perchè, i processi e le tecniche utilizzate implicano comunque una perforazione della pelle con aghi ed oggetti appuntiti, i quali possono essere veicolo di agenti patogeni di vario tipo.

Molto quindi, nell’evoluzione del processo di guarigione e nella prevenzione di qualsiasi problema dipende da due principali fattori. Il primo è la professionalità dell’operatore e l’igiene. Il secondo è la cura post trattamento, a cura del cliente.

Tra le principali infezioni che possono essere causate da tatuaggi e piercing, ci sono quelle trasmesse per via ematica come: Epatite B o HBV, Epatite C, l’Hiv, ma anche occasionalmente brucellosi e sifilide. Inoltre, a livello locale possono moltiplicarsi microrganismi che danno origine a infezioni localizzate che compromettono l’esito estetico della cicatrizzazione, causando danni permanenti alla cute.

Va poi considerato anche il rischio di allergie ai vari tipi di inchiostro o materiali usati per i gioielli, e altre manifestazioni dermatologiche, specialmente per chi è già affetto da altre malattie.

Conseguenze e rischi

I rischi per chi non presta attenzione alle norme igieniche prima di effettuare un tatuaggio o un piercing possono essere molti e causare danni gravi. Se si contrae una infezione a causa di aghi non sterilizzati o strumenti che non sono sicuri infatti, aumenta nettamente la probabilità di poter contrarre una malattia infettiva per via ematica.

Queste solitamente sono molto difficili da trattare e possono dare origine ad una serie di conseguenze che, se non si interviene in tempo, possono arrivare a compromettere la funzionalità di alcuni organi. Ad esempio con l’Epatite di tipo B e C che con il tempo potrebbero cronicizzarsi e danneggiare il fegato. O anche l’Hiv per il quale non esiste ancora una vera e propria cura, ma soltanto terapie antivirali di mantenimento.

Altre conseguenze, in caso di infezioni batteriche a livello epidermico possono essere quelle estetiche di una ferita cicatrizzata male a causa dell’azione dei microrganismi, con il rischio anche di infezioni più estese che diventano sistemiche.

A cosa fare attenzione

Come ricorda l’ISS, prima di decidere da chi farsi fare un piercing o un tatuaggio quindi, bisogna valutare tutti i potenziali rischi e soprattutto controllare che la struttura ed il professionista scelto siano effettivamente all’altezza della situazione e non operatori improvvisati e con poca esperienza, come spesso purtroppo accade.

La preparazione degli strumenti è molto importante, così come le certificazioni sanitarie e quelle relative agli obblighi di sicurezza sui luoghi di lavoro. Controllare anche che vengano opportunamente usati i dispositivi individuali di protezione e che tutti i materiali usati per un cliente non vengano mai utilizzati anche su altri. Anche la contaminazione dell’ambiente può essere pericolosa.

Pertanto bisogna prestare la massima attenzione sulla disinfezione degli arredi e oltre alla sterilizzazione degli aghi. Può inoltre essere utile, in caso di dubbi sulle allergie, chiedere le etichette di inchiostri o i certificati che attestano il tipo di materiale impiegato per i gioielli dei piercing.