Non è un peccato mortale aver detto di no al Parlamento Europeo e sulla candidatura del generale Roberto Vannacci dice di non aver capito se ci sarà, o, no.

Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, oggi a Roma per l’audizione in Commissione Affari Costituzionali della Camera sull’autonomia differenziata, è intervenuto anche sul prossimo appuntamento elettorale, spiegando i motivi che lo hanno spinto a rifiutare l’invito del segretario, Matteo Salvini, a candidarsi per le Europee. E’ poi intervenuto anche sulla presunta candidatura nelle liste della Lega del generale Vannacci che sembra non piacere ad un’ampia fetta del partito.

Zaia: “Europee? Non è un peccato mortale rifiutare. Non discuto di Vannacci non ho capito se si candiderà”

Le elezioni Europee sono un banco di prova fondamentale per il futuro della Lega e per la definizione della leadership del segretario, Matteo Salvini, che ha dichiarato di puntare a superare il 7%. Un risultato che il leader del Carroccio punta a raggiungere anche con candidature d’effetto come quella del generale Roberto Vannacci e quella dell’amatissimo governatore del Veneto, Luca Zaia. Il primo non ha ancora sciolto le riserve, il secondo ha rifiutato.

“Non è un peccato mortale, penso che sia coerente proseguire il lavoro in Veneto, dal momento che c’è ancora un anno e mezzo di governo visto l’impegno che ho con i veneti”.

Luca Zaia non ha voluto esprimersi sulla contestata candidatura del generale.

“Non discuto la candidatura di Vannacci visto che non neanche ben capito se esisterà questa candidatura. Io penso che il segretario debba fare il segretario, deciderà le liste e ognuno deve occuparsi delle sue cose, io mi occupo del Veneto.”

Zaia: “Autonomia differenziata? Non è la secessione dei ricchi chi lo dice non studia”

Il 29 Aprile la riforma dell’autonomia differenziata arriverà alla Camera per la discussione finale e l’approvazione definitiva. L’iter iniziato in Senato è stato accompagnato da mesi di polemiche e di proteste da parte dei partiti di opposizione e degli amministratori delle regioni meridionali, preoccupati che la riforma possa spaccare il paese in due e danneggiare le regioni del Mezzogiorno.

Una preoccupazione che non è condivisa dal governatore Zaia oggi ascoltato sulla riforma in Commissione Affari Costituzionali, insieme al neoeletto governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio.

“Chi dice che l’autonomia differenziata potranno permettersela solo alcune regioni non studia perchè bisogna leggere le carte che è chiaro che non è la secessione dei ricchi, ma è l’applicazione dei dettami dei padri costituenti ed è altrettanto chiaro che non mina l’unità nazionale.”

Zaia ha, poi, detto di augurarsi che la riforma possa essere approvata velocemente anche alla Camera così da diventare legge dello Stato.

“L’autonomia è uno dei pilastri della Lega e della compagine di Governo e dopo anni di attesa dal referendum 2017 oggi con questo governo abbiamo non solo l’autonomia in parlamento ma abbiamo anche definito i Lep.”