Proprio oggi Marlon Brando avrebbe compiuto 100 anni. L’uomo che confessò che sarebbe diventato un truffatore se non avesse fatto cinema ha saputo scrivere la storia della settima arte con i suoi oltre cinquanta ruoli e i suoi due Oscar. Dal marito polacco di Stella Stanley Kowalski del “Tram chiamato desiderio” allo scaricatore di porto Terry Malloy di “Fronte del porto”, da Don Vito Corleone de “Il Padrino” al colonnello Kurtz di “Apocalypse now”, dal tormentato Paul di “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci fino alla scanzonato “Don Juan De Marco”. E’ stato un interprete eccezionale che viveva i personaggi più che recitarli, con una vita privata a dir poco tormentata e grosse crisi di depressione fino ai suoi ultimi giorni. Sarebbe stato un grande compleanno per un grande uomo che, comunque, i suoi fan festeggiano anche se non è più su questo pianeta.

Marlon Brando 100 anni, la sua vita

Esattamente cento anni fa, il 3 aprile 1924, nasceva a Omaha, nel Nebraska, terzogenito del produttore di pesticidi e materie chimiche Marlon Brando Senior con cui ebbe sempre un rapporto tormentato che si portò per tutta la vita. Figlio di una donna affettuosa e divertente, Dorothy, crescerà nel mito delle donne. Crebbe tra la California (dove la madre lo aveva portato dopo il divorzio), l’Illinois e il Minnesota (dove si fece cacciare dall’accademia militare) e poi, nel 1943, arrivò a New York.

Fu là che si iscrisse ai corsi di recitazione di Stella Adler nella Dramatic Workshop di Erwin Piscator, dove rimase folgorato dal Metodo Stanislavskij, affinato poi all‘Actors Studio di Lee Strasberg. Dopo una lunga gavetta a teatro negli anni Quaranta, arrivò il cinema nel 1950. il cinema. Già con il secondo film, Un tram chiamato desiderio di Elia Kazan ottenne la prima nomination all’Oscar che però arrivò qualche anno dopo, nel 1954, con “Fronte del porto”. Artista complesso, si rifiutò di andare a ritirare la seconda statuetta ottenuta grazie a “Il Padrino” di Coppola per bocca dell’attrice ed attivista a difesa della comunità nativa americana Sacheen Littlefeather.

Il provino per “Il Padrino”

E proprio nel giorno del suo centesimo compleanno è importante ricordare il provino di Marlon Brando con Coppola per “Il Padrino” che divenne quasi leggendario. Così lo raccontò lo stesso attore:

“Coppola era sicuro, ma i produttori non erano convinti e a dirla tutta neppure io. Così durante il provino ebbi l’idea del cotone e cominciai a dire le frasi biascicandole tutte.”

Un’intuizione geniale che colpì tutti, produttori e pubblicò, che racconta bene il lavoro fisico dell’uomo sulle sue interpretazioni. In un inarrestabile vortice autodistruttivo, il Brando internazionale si trascinò fino alla morte per enfisema polmonare il 1° luglio 2004. Le sue ceneri vennero disperse in due luoghi per lui importanti:

  • l’isola di Tahiti
  • la Death Valley

Tanti auguri e grazie per aver regalato a tutti noi grande cinema.