E’ iniziato il rush finale di questa stagione e il Bologna si avvicina, partita dopo partita, a un obiettivo che all’inizio dell’anno sembrava impossibile. La vittoria per 3 a 0 arrivata nell’ultima gara contro la Salernitana proietta i rossoblù sempre più soli al quarto posto. La Roma ora dista 5 punti e l’Atalanta, che ha una partita da recuperare, è a 7. Ora non si può di certo abbassare la guardia perchè da qui alla fine ci saranno scontri diretti decisivi, ma la Champions non è più un miraggio. Giuseppe Dossena conosce bene l’ambiente, ha vestito questa maglia per due stagioni quando era giocatore e non ha mai smesso di seguire i felsinei anche da allenatore. Regista di qualità assoluta, campione del mondo, per commentare il Bologna di Thiago Motta, Dossena è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Non si ferma il Bologna di Thiago Motta: Dossena a Tag24
Otto giornate alla fine della stagione e il Bologna vede il traguardo sempre più vicino. Arrivati a questo punto la squadra di Thiago Motta ci crede davvero. Riprendere con lo stesso piglio dopo la sosta per le Nazionali non era scontato, e invece i felsinei non si sono lasciati andare, non hanno staccato la spina e hanno ricominciato a viaggiare, spediti verso la meta. L’impegno contro la Salernitana era piuttosto semplice, vista la situazione dei granata, ma i rossoblù hanno dato l’ennesima dimostrazione di forza, vincendo agevolmente. La Champions League non è più un sogno, ma un realtà sempre più vicina. le inseguitrici però sono agguerrite e non intendono mollare. Per commentare la stagione del Bologna di Thiago Motta, mister Dossena, ex calciatore e allenatore, che ha vestito la maglia dei felsinei nel corso della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Bologna ha la possibilità sempre più concreta di arrivare in Champions, come vede questa squadra e se lo aspettava?
“Credo che immaginare una stagione del genere sarebbe stato impossibile per chiunque. Il posto che ricopre il Bologna in questo momento però è totalmente meritato. Adesso sono a un passo dal traguardo, il sogno è lì, possono toccarlo con mano e sanno di poterlo raggiungere”.
Le pretendenti per la Champions sono tante, ma il Bologna è quella che lo meriterebbe di più per quanto fatto nel corso di tutta la stagione e per continuità?
“Direi di sì, ma non basta ciò che si è fatto e non bastano i meriti che si sono presi fino a questo momento. Adesso bisogna concretizzare quello che finora è stato solo un sogno. Ci aspettiamo e mi auguro che si possa raggiungere il traguardo, perché questo Bologna è molto solido ed è un piacere vederlo giocare”.
Secondo qualcuno è un avvenimento casuale, secondo altri la programmazione seria di una società forte e dirigenti capaci. Il Bologna può fare un progetto di crescita simile a quanto Sartori ha fatto con l’Atalanta?
“Il Bologna ha una proprietà molto solida e mi sembra che non si abbia nessuna intenzione di buttare o sperperare denaro, pur avendo possibilità enormi. La solidità permette di fare una programmazione seria, utilizzando il cervello e con equilibrio. Piano piano poi il puzzle si riempie. Io dico sempre che qualunque gruppo di lavoro, sportivo e non, dipende da chi c’è al vertice e dal tipo di procedure che vengono utilizzate. Sotto questo aspetto devo dire che non sono meravigliato, forse mi meraviglia il fatto che non lo abbiano fatto prima. Il problema è che a volte per inseguire certi sogni bisogna spendere troppo e penso che la proprietà abbia fatto bene a misurare i passi, a scegliersi le persone e a strutturare prima il club e poi tutto il resto. Oggi hanno un centro sportivo bellissimo e sono pronti per il grande salto”.
A proposito di persone, cosa ne pensa di Thiago Motta? Si parla tanto di Juventus e non solo, ma l’eventuale qualificazione in Champions potrebbero convincerlo a restare?
“Sinceramente non lo so, quello che è evidente è che il mister quest’anno ha fatto molto, ma molto bene. Si danno sempre le colpe all’allenatore quando le cose vanno male, ma non si sottolinea mai quando si fa così tanto. Le cose vanno misurate, perché un giocatore può andare bene oggi qui e non riuscire a fare lo stesso spostandosi di pochi chilometri e lo stesso vale per l’allenatore. Mi tengo l’incognita, ma se dobbiamo valutare quanto fatto finora è chiaro che non si possono che fare tanti complimenti”.
Anche su Zirkzee sono puntati gli occhi di mezza Europa, a fine anno si scatenerà un’asta?
“Giocatore divertente, concreto, che fa giocare bene la squadra e che piace alla gente, ma anche qui vale il discorso fatto per l’allenatore. Io spero che mantenga ciò che ha fatto fino adesso anche in un’altra ipotetica squadra, però quello che abbiamo visto fino ad oggi è un giocatore straordinario, uno che danza in mezzo al campo. Ha una capacità di lettura enorme, una perfetta capacità di gestione delle situazioni. Si vede che sta bene nella città, con i compagni e tutto ciò non fa che dare lustro e performance al ragazzo”.
Roma e Atalanta inseguono davanti c’è la Juventus, a chi deve guardare il Bologna?
“Il Bologna ha un vantaggio enorme, è libero di testa e ha davanti un traguardo che, anche se non dovesse raggiungerlo non farebbe cadere il mondo. In questo momento hanno consapevolezza nei propri mezzi, entusiasmo, e credo che debbano essere le altre squadre a preoccuparsi quando l’affrontano. È ovvio che a Roma e Atalanta abbiano strutture diverse e hanno costruito la squadra per raggiungere un determinato obiettivo. Il Bologna invece è partito con tutt’altre prospettive e oggi si trova in una condizione assolutamente favorevole”.