Jannik Sinner vince, e il mondo si stropiccia gli occhi, così come Stefano Pescosolido. L’ex tennista italiano, campione in doppio negli Australian Open e agi Us Open, ammira il giovane altoatesino, che con il passare dei mesi diventa sempre più uomo e icona nel segno della semplicità. “Non ho mai visto atteggiamenti sopra le righe, non ho mai sentito parlare male di lui“, sottlinea Pescosolido, l’arma vincente per ritrovarsi tra i grandi secondo lui.

L’ultima impresa Miami, ma per Jannik non basta, nel mirino ora c’è Montecarlo. E vietato parlare di problemi con la terra rossa: “Si farà valere anche lì”, afferma Stefano Pescosolido, che intervenuto a “Tutto Sport” sulle frequenze di Radio Cusano Campus ha parlato del fenomeno del momento.

Jannik Sinner a cinque stelle, le parole di Stefano Pescosolido

C’è poco da girarci intorno, ad oggi Janni Sinner è un fenomeno mondiale. Vuoi per la giovane età e per i modi di fare da anti-divo, sta di fatto che l’altoatesino sta lasciando un segno indelebile nel mondo del tennis e dello sport, così come affermato da Stefano Pescosolido.

D: Stefano, viviamo il periodo di un campione

R: Non potrebbe essere altrimenti, i risultati parlano chiaro. Abbiamo un fenomeno, possiamo dirlo tranquillamente, quello che sta facendo lui non lo sta facendo nessuno. Prima stupiva, adesso le sue vittorie sembrano essere normali, dopo la Coppa Davis ci sta facendo vedere qualcosa di unico.

D: In Coppa Davis abbiamo visto la sua grandezza, il suo essere leader.

R: Ero lì e percepivo lo status da leader. Ha elevato il livello di tutti, che hanno dato qualcosa in più, e con uno così scendi in campo più tranquillo, anche se di doppi ne gioca pochi. Ma quando stai vicino a un campione il tuo livello inevitabilmente sale.

D: Panatta ha tessuto lodi, Pietrangeli si sta sbottonando ma qualche piccolo stuzzicamento c’è sempre. Ma non è che questo è solo un assist per Sinner?

R: Io la vedo diversamente. Nicola ricorda sempre le sue vittorie, ma era un periodo diverso, il discorso probabilmente è riferito a quello, nessuno potrebbe discutere Jannik. Non credo alla gelosia, Panatta e Pietrangeli sanno chi è Sinner, che sta segnando un’epoca così come l’hanno fatta loro, ma adesso è il momento di Jannik. Ha la cultura del lavoro, vuole sempre migliorarsi, si esalta il giusto e pensa sempre al torneo futuro E’ un ragazzo che piace in campo e fuori, non ho mai sentito parlare male di lui.

Pronto ad essere numero uno

Il countodown è partito. Prossimo torneo Montecarlo, ma c’è chi si chiede quando Jannik Sinner diventerà il nuovo numero uno. Stefano Pescosolido non ha dubbi su questo.

D: Quanto conta la società moderna nella crescita dei tennisti in giovane età? All’epoca non era possibile vedere un ventenne fare queste cose?

R: È un tennis diverso, evoluto. Per emergere devi essere forte mentalmente, con Sinner si vede. Devi essere completo tecnicamente ed integro fisicamente. Ai miei tempi bastava un colpo superiore per fare la differenza, ma se ora non sei completo con tutti i colpi non puoi ritrovarti in cima. Le competenze poi sono diverse, gli allenatori hanno molte più conoscenze, noi parliamo molto di Sinner ma ci sono molti giovani che crescono, così come sono tanti i tornei che permettono ai ragazzi di migliorare. Un continuo movimento che permettere a molto giovani di potersi mettere in evidenza.

D: Quando vedremo Sinner numero uno?

R: Entro fine anno. Se non sarà Parigi magari da Wimbledon, ma prima dell’estate possiamo vederlo numero uno al mondo.

D: Adesso Montecarlo, e c’è chi dice che Sinner possa soffrire la terra rossa. È così?

R: Assolutamente no, è competitivo anche sulla rossa. Andrebbe chiesta a lui la superficie preferita, e lui probabilmente risponderebbe cemento all’aperto, ma ha dimostrato di poter giocare bene anche sulla terra battuta. Se non sarà Montecarlo visto che ha poco tempo per recuperare, già a Roma mi aspetto un’ottima forma. È chiaro che ci sono tornei importanti, ma nella Capitale mi aspetto una forma perfetta, insieme ad un tifo incessante.