Riversamento credito d’imposta ricerca e sviluppo: con la pubblicazione del provvedimento n. 169262 del 29 marzo 2024 da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria stessa ha approvato il nuovo modello per il riversamento spontaneo in seguito alle modifiche che sono state apportate alla normativa vigente in materia.

Il suddetto provvedimento dell’AdE, in particolare, fa riferimento alle seguenti disposizioni legislative:

  • la legge n. 4 del 7 gennaio 1929, recante “Norme generali per la repressione delle violazioni
    delle leggi finanziarie”
    ;
  • il decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26 ottobre 1972, recante “Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto”;
  • il decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29 settembre 1973, recante “Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”;
  • il decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 29 settembre 1973, recante “Disposizioni sulla riscossione delle imposte sui redditi”;
  • il decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 22 dicembre 1986, e successive modificazioni (Testo Unico delle Imposte sui Redditi – TUIR);
  • il decreto legislativo n. 218 del 19 giugno 1997, recante “Disposizioni in materia di accertamento con adesione e conciliazione giudiziale”;
  • il decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997, recante “Norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto, nonché di modernizzazione del sistema delle dichiarazioni”;
  • il decreto legislativo n. 446 del 15 dicembre 1997, recante “Istituzione dell’imposta regionale sulle attività produttive e istituzione di una addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche”;
  • il decreto legislativo n. 462 del 18 dicembre 1997, recante “Disposizioni ai fini fiscali e contributivi delle procedure di liquidazione, riscossione e accertamento”;
  • il decreto legislativo n. 472 del 18 dicembre 1997, recante “Disposizioni generali in materia di sanzioni amministrative per le violazioni di norme tributarie”;
  • la legge n. 212 del 27 luglio 2000, recante “Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente”;
  • la legge n. 311 del 30 dicembre 2004, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”;
  • il decreto legge n. 78 del 1° luglio 2009, il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 3 agosto 2009;
  • il decreto legge n. 16 del 2 marzo 2012, il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 44 del 26 aprile 2012, recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”;
  • il decreto legge n. 145 del 23 dicembre 2013, il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 21 febbraio 2014, recante “Interventi urgenti di avvio del piano “Destinazione Italia”, per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015″;
  • la legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”;
  • la legge n. 145 del 30 dicembre 2018, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”;
  • il decreto legge n. 146 del 21 ottobre 2021, il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 215 del 17 dicembre 2021, recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”;
  • la legge n. 197 del 22 dicembre 2022, recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025;
  • il decreto legge n. 145 del 18 ottobre 2023, il quale è stato successivamente convertito, con modificazioni, dalla legge n. 191 del 15 dicembre 2023, recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Riversamento credito d’imposta ricerca e sviluppo: l’Agenzia delle Entrate approva il nuovo modello con le relative istruzioni e le specifiche tecniche per l’invio

Nel provvedimento in oggetto l’Agenzia delle Entrate ha apportato delle modifiche a quanto era stato comunicato in precedenza all’interno dell’atto n. 188987 del 1° giugno 2022.

A tal proposito l’AdE ha approvato il nuovo modello con le istruzioni ai fini del riversamento spontaneo del credito d’imposta ricerca e sviluppo.

L’amministrazione finanziaria, inoltre, ha anche aggiornato le specifiche tecniche per l’invio online del nuovo modello relativo al riversamento spontaneo.