Nessuna polemica tra Lega e alleati sull’approvazione della Riforma del premierato. A smentire le voci di malumori nel Carroccio – che, si mormora, avrebbe voluto che si desse precedenza alla scrittura della nuova Legge Elettorale, contenente eventualmente anche il superamento del terzo mandato per i governatori di regione – ci pensa la deputata leghista, Laura Ravetto, che respinge come pretestuosi e privi di fondamento. Ritiene improbabili eventuali “sgambetti” dagli alleati anche il senatore di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, che accusa anche l’opposizione di fare ostruzionismo per motivi di opportunismo.

Ravetto (Lega): “Polemica inesistente, pretestuosa e priva di fondamento”

La Commissione Affari Costituzionali del Senato è impegnata, in questi giorni, nell’analisi e nell’approvazione degli emendamenti presentati al testo della Riforma del Premierato. Oggi – 2 aprile – è stato approvato quello del Governo che di fatto detta le linee dell’elezione diretta del presidente del Consiglio dei Ministri. Emendamento approvato anche con l’appoggio della Lega, nonostante le voci di eventuali malumori. Voci che sono state smentite ai microfoni degli inviati di Tag24 dalla deputata Laura Ravetto.

“Sul Premierato la Lega è assolutamente d’accordo, e crede sia giusto che gli italiani possano votare il loro premier. Fa sorridere la polemica inesistente sulla legge elettorale che sarà naturalmente conseguente a quanto sarà scritto in costituzione. Non se ne può parlare prima di avere un testo, quindi ogni polemica è pretestuosa e priva di fondamento.”

Malan (FdI): “Il testo è concordato, non dovrebbero esserci problemi con la Lega”

Dello stesso avviso anche il senatore di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, che ritiene improbabili eventuali sgambetti degli alleati della Lega.

“Non mi risulta che ci siano problemi con la Lega, l’attuale testo è concordato, in ogni caso noi abbiamo sempre interlocuzioni con la maggioranza e l’opposizione purchè non sia come a lungo è stato un’opposizione pregiudiziale.”

In merito all’opposizione, Malan punta il dito contro il Partito Democratico, fortemente contrario alla riforma del premierato e all’ipotesi di elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri.

“Il Pd è stato chiaro, ha detto che non vogliono che gli elettori possano scegliere il presidente del consiglio perchè naturalmente vogliono continuare a sceglierlo loro con i modi che abbiamo visto in questi anni.”