Cauzione a sei zeri per l’imprenditore statunitense Donald Trump. L’ex presidente degli USA, ha pagato una multa salata pari a 175 milioni di dollari nell’ambito del processo civile in cui è stato condannato dal tribunale di New York.
Usa, Donald Trump deposita 175mln per frode fiscale: le motivazioni
Il filantropo e i suoi figli, sono stati giudicati colpevoli di aver gonfiato “artificialmente” i beni della loro società immobiliare per ottenere collaborazioni con banche e compagnie di assicurazione. L’ammenda che avrebbe dovuto pagare inizialmente, era di 335 milioni di dollari e con un aumento dei tassi d’interesse, la somma è arrivata a 454.
Nonostante il deposito cautelare, al momento il magnate non dispone di una somma così ingente. Il 25 di marzo, l’organo giudiziario ha stabilito che il pagamento dovrà avvenire in 10 giorni.
Donald Trump: a rischio i beni immobiliari dell’imprenditore
Qualora il 77enne non ottemperasse a tale condanna, il Tribunale di New York potrebbe sequestrare tutti i suoi beni immobiliari, tra cui l’iconica Trump Tower e la sua tenuta a Mar-a-Lago.
In una recente dichiarazione, l’avvocato di Donald Trump, Alina Habba ha rivelato che l’imprenditore è pronto ad un potenziale ricorso:
“Come promesso, il presidente Trump non vede l’ora di rivendicare i suoi diritti in appello e rovesciare questo verdetto ingiusto”.
Trump ha dichiarato di non aver provocato perdite economiche in presunte vittime. Le banche sono state rimborsate con gli interessi e nessuna istituzione finanziaria lo ha citato in giudizio per le stime esagerate del suo patrimonio netto.