L’agguato a colpi di pistola la sera del 1° aprile 2024, nel quartiere Torre a Mare di Bari: non c’è stato niente da fare per Raffaele Capriati, conosciuto come Lello. Il 41enne, figlio di Sabino e nipote di Antonio Capriati, boss dell’omonimo gruppo criminale di Bari Vecchia, è morto al Policlinico di Bari.
Morto Raffaele Capriati, nipote del boss Antonio: l’agguato mortale la sera di Pasquetta a Bari
Raffaele Capriati è stato raggiunto da diversi colpi di pistola, che si sono rivelati fatali. Era uscito dal carcere il 21 agosto 2022.
Condannato per concorso in omicidio volontario e detenzione di arma da fuoco, con l’aggravante di aver favorito un’associazione mafiosa, ha trascorso 17 anni in carcere.
Il 41enne era stato infatti coinvolto nella faida tra i gruppi Capriati e Strisciuglio, che provocò la morte di Michele Fazio. Il 16enne fu ucciso per errore tra i vicoli di Bari Vecchia nel 2001.
Il suo ritorno a casa dalla detenzione Lello Capriati era stato accolto in città con fuochi d’artificio e video sui social network.
Le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile di Bari, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia.
Figli e nipoti lo ricordano sui social
Fai buon viaggio vita mia. Eri il mio pilastro, senza di te nulla ha più senso. Tutti i nostri progetti, i nostri sogni, sono svaniti in così poco tempo. Già mi manchi assai: so che da lassù ci guarderai sempre e ci starai vicino. Ti amo papà.
Queste le parole che il figlio maggiore di Lello Capriati, Sabino, ha affidato ai social per dire addio al padre.
Toccante anche il ricordo del figlio 19enne Christian, nato mentre il padre era rinchiuso in carcere.
Non ce la faccio amore mio dimmi che è un sogno. È un anno e mezzo che ci stavamo conoscendo, sembrava che era passata una vita. Non ce la faccio neanche a pensare che non ti rivedrò mai più. Stammi vicino. Ormai la mia vita, senza di te, non vale più niente
le parole pubblicate in una storia su Instagram.
La nipote Loreta, figlia del fratello Mimmo- ucciso sempre in un agguato nel 2018- ha invece condiviso delle foto che mostrano Lello Capriati alle giostre, insieme ai nipoti.
Hai fatto di tutto per non fare mai sentire la mancanza del nonno ai miei figli. Hai fatto di tutto per non farmi sentire la mancanza del mio papà e mo che hai fatto? Mi hai lasciata pure tu. Me lo avevi promesso che non mi abbandonavi, ora come faccio io?
ha scritto la donna.
Il fratello Domenico ucciso nel 2018
Il fratello di Lello Capriati, Domenico, fu ucciso il 21 novembre 2018 nel quartiere Japigia di Bari: anche lui dopo aver scontato una lunga pena in carcere. Al momento dell’agguato stava rientrando a casa.
Per quell’omicidio, nel mese di febbraio 2021, furono arrestate tre persone dalla Squadra Mobile di Bari. Ossia Domenico Monti, detto “Mimmo il biondo”, ex braccio destro del boss Antonio Capriati, l’esecutore materiale; Christian De Tullio e Maurizio Larizzi, quest’ultimo considerato il mandante.
Lo scorso mese un altro agguato è avvenuto a Casarano, in provincia di Lecce. Un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in pieno giorno.
Il sindaco DeCaro: “Bloccare faida tra clan”
Quello che è accaduto ieri sera per le strade di Bari è un fatto gravissimo, per le modalità con cui l’agguato si è consumato, per il fatto che la vittima è un esponente di spicco del clan Capriati e per le conseguenze che questo può generare. Per questo, sin dalle prime ore di questa mattina, sono in contatto con il Prefetto e il Questore per chiedere la massima attenzione da parte di tutti
dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha di recente ribadito il suo impegno contro la mafia.
La città non può vivere nel terrore dell’attesa di un regolamento di conti tra clan. È importante agire subito per bloccare qualsiasi potenziale recrudescenza. Ringrazio il Prefetto che a stretto giro ha convocato per giovedì il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica
aggiunge il primo cittadino.