Sono passati quasi sette giorni dal terribile crollo del ponte di Baltimora, nel Maryland. La devastante tragedia ha tolto la vita a 6 persone e rimangono ancora macerie sott’acqua, che rendono difficile il transito delle navi. Per questo motivo, è stato aperto un canale alternativo accessibile alle “navi essenziali“.

Ponte di Baltimora: dopo il crollo aperto un canale alternativo

È crollato in un battito di ciglia il Francis Scott Key Bridge, il ponte di Baltimora, colpito da una nave cargo, battente bandiera di Singapore, e che ha causato la morte di sei persone la notte del 26 marzo scorso. Le terribili immagini dello schianto hanno fatto il giro della rete, divenendo in pochissimo tempo virali.

Nonostante le tempestive ricerche, i sommozzatori sono riusciti a recuperare solamente due dei corpi degli operai dispersi in acqua. Diverse le auto coinvolte nel crollo, che transitavano sul ponte. Le squadre dei soccorritori stanno ancora operando per sgomberare l’area dalle macerie.

Sott’acqua, però, rimane ancora circa l’80% della struttura. L’amministrazione, perciò, ha deciso di aprire un canale alternativo per permettere il transito delle “navi commerciali essenziali” o di emergenza. Queste le limitazioni, che comprendono anche il divieto a qualsiasi nave o persona di entrare nella zona del disastro senza il permesso della capitaneria di porto.

Dallo scorso martedì, gli oltre 15mila operatori di uno degli scali commerciali più importanti della costa est degli Stati Uniti sono rimasti senza lavoro.

Biden in visita al sito del crollo

È attesa per venerdì 5 marzo la visita del presidente Joe Biden al sito del terribile crollo. A confermare la voce, la portavoce ufficiale della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, che ha risposto alle domande dei media durante un briefing.