L’ecatombe sulle strade italiane continua, con il bilancio delle vittime della strada in costante aggiornamento. L’ultimo, fatale incidente è avvenuto oggi, 1 aprile 2024, sulla Strada Provinciale 2 che da Canosa di Puglia conduce a Cerignola. La vittima è un uomo di 49 anni, morto sul colpo, mentre sua moglie, che viaggiava con lui, è rimasta gravemente ferita.
Incidente a Canosa di Puglia oggi, 1 aprile 2024, la vittima si chiamava Antonio Catalano
La strage sulle strade d’Italia prosegue, noncurante della spensieratezza che dovrebbe contraddistinguere i giorni delle festività pasquali.
E così, anche in questo lunedì di Pasquetta, si contano già diverse vite spezzate sull’asfalto, con una triste concentrazione nel Sud della Penisola dove, solo nella giornata di oggi, sono già tre i morti dopo l’incidente di Catanzaro costato la vita a un 42enne, quello di Lecce dove è rimasto vittima un giovane di 22 anni e, adesso, il sinistro che ha visto morire Antonio Catalano sulla SP2, lasciando sua moglie ferita in condizioni gravissime e ricoverata all’ospedale di Andria.
Da ricostruire le cause che hanno portato l’uomo a perdere il controllo della sua vettura, un Peugeot 3800, andatasi a schiantare contro una barriera stradale di cemento (i cosiddetti ‘new jersey’). L’impatto è stato fatale per il49enne di Canosa che era alla guida.
Il sindaco Malcangio su Facebook accusa il presidente di provincia Lodispoto: “SP2 sotto costante attenzione ma nulla è stato fatto”
L’unica cosa certa è che la coppia era in viaggio per prestare soccorso ad alcuni parenti, a loro volta rimasti coinvolti in un incidente.
Il sinistro ha, però, anche una coda polemica tra le istituzioni, con Vito Malcangio, sindaco di Canosa di Puglia che, su Facebook, ha attaccato il presidente della Provincia Bernardo Lodispoto.
“Sin dal giorno del mio insediamento, i lavori di completamento e messa in sicurezza di un’arteria stradale fondamentale quale la SP2, sono stati sempre oggetto della nostra costante attenzione. Purtroppo, però, nonostante i numerosi incontri che hanno avuto luogo in Provincia con il Presidente Bernardo Lodispoto durante tutto questo tempo, nulla è accaduto“.
Malcongio dice esplicitamente che quanto accaduto non sarebbe successo se si fosse intervenuti tempestivamente e incolpa il presidente Lodispoto per i mancati interventi di messa in sicurezza di quel tratto stradale, arrivando a invitarlo a chiudere la strada al traffico, se non se ne può garantire la sicurezza.
Un intervento durissimo, chiuso con un categorico “con la vita della gente non si scherza“. Giustissimo. E, verrebbe da aggiungere, su simili tragedie non si dovrebbe nemmeno fare polemica politica.