“Chi governa Istanbul governa la Turchia” ama ripetere Erdogan che qui è nato ed è stato primo cittadino dal 1994 al 1997. Tuttavia proprio la ‘sua’ città non vuole essere governata dal suo Partito Akp e dagli ultimi dati pare ormai voler riconfermare il Governo del sindaco uscente, Ekrem Imamoglu del partito Chp.
Al momento Imamoglu ha ottenuto il 50.5% delle preferenze, 9 punti sopra l’ex ministro dell’Ambiente e dell’Urbanizzazione Murat Kurum e il margine appare difficilmente colmabile, nonostante a Istanbul abbiano votato 11.3 milioni di persone. Sotto il 2% per la candidata dei filo curdi, presentatisi non come Hdp ma come Dem, i cui voti sembrano in gran parte confluiti su Imamoglu.
“Mostreremo rispetto per la volontà popolare, ma sono certo che nessuno permetterà che altri cinque anni vengano sprecati”, ha detto ieri il presidente turco durante l’ennesimo comizio nella città sul Bosforo, trasmesso in diretta dalla tv di Stato Trt.
Chi è Ekrem Imamoglu, il sindaco che ha vinto contro Erdogan
Imamoglu è già adesso la più rilevante figura politica dell’opposizione a Erdogan, ma con la vittoria di nuovo nella città più importante del paese diventerebbe in maniera inequivocabile il principale avversario del presidente turco, e il più temibile da molti anni a questa parte.
L’attuale sindaco di Istanbul è passato alla storia per la sua campagna elettorale ‘mite’. Classe 1970, proviene dalla comunità rurale un piccolo sobborgo vicino Trebisonda, forse per questo ha avuto questo approccio, oppure semplicemente gli studi di comunicazione precedenti alla laurea in Economia aziendale, gli hanno dato una visione diversa su come fare Campagna Elettorale.
Imamoglu è sposato con l’attivista Dilek Kaya, dalla quale ha avuto tre figli.
La vittoria ‘non scontata’ del CHP
Anche se in tutta la Turchia l’affluenza è stata nettamente superiore al 90%, hanno infatti votato in 61.4 milioni, pare l’affluenza sia aumentata solo nel pomeriggio: non c’è l’entusiasmo del cambiamento che ha contraddistinto altri appuntamenti politici, come le elezioni amministrative del 2019. Al momento lo spoglio complessivo è al 43%. tuttavia il Chp e l’opposizione si confermano sulla costa mediterranea ed egea, mentre il centro dell’Anatolia e il Mar Nero rimangono al partito di Erdogan. Il partito religioso Refah si è imposto a sorpresa in due delle 81 province: Yozgat e Urfa. Agli ultranazionalisti dell’Unione Nazonale (Buyuk Birlik) va Sivas, grande provincia del centro dell’Anatolia.
Il Sindaco è riuscito a farcela nonostante abbia deciso di correre senza alleanze.
Cinque anni fa, il candidato del CHP a Istanbul, Ekrem Imamoglu, era sostenuto da un’alleanza dell’opposizione e aveva un ulteriore appoggio esterno dal partito filo-curdo, l’HDP.