Caro-spesa, i rincari della spesa alimentare si fanno sempre di più sentire sulle tasche dei consumatori italiani.

Il report pubblicato da Mediobanca mette in evidenza che sono cresciuti gli acquisti per i prodotti a marchio del distributore. Gli italiani prestano sempre più attenzione al risparmio e ciò ha portato all’aumento delle vendite di prodotti a marchio del distributore ai quali i clienti finali riconoscono qualità, sicurezza e convenienza economica. il rapporto ha messo in evidenza che i consumatori italiani comprano meno, ma spendono di più.

Caro-spesa: crescono gli acquisti per i prodotti a marchio del distributore

Il calo dei redditi e l’incremento dei prezzi hanno portato a preferire il discount come format distributivo dove poter fare la spesa alimentare. La quota di mercato di questo formato distributivo in Italia è cresciuta da quasi 19 punti percentuali al 23 percento in quattro anni. Lo scorso anno il giro di vendite della GDO è sceso di quasi due punti percentuali.

A seguito dell’aumento dell’inflazione, nel settore della Grande Distribuzione Organizzata le vendite sono cresciute di oltre 8 punti percentuali. La crescente attenzione al risparmio dei consumatori finali italiani ha consentito di incrementare la preferenza per i prodotti a marchio del distributore. I consumatori finali preferiscono acquistare questa tipologia di prodotti in quanto sono percepiti di maggiore qualità, convenienti, sicuri ed affidabili.

Caro-spesa: la domanda per i beni alimentari rallenta

Nel corso dello scorso anno l’incremento generalizzato dei prezzi ha stimolato il giro d’affari della GDO con oltre 8 punti percentuali con un impatto piuttosto negativo sui volumi, che hanno subito una contrazione di due punti percentuali.

Due anni fa le imprese di distribuzione hanno trasferito sui prezzi un livello inflazionistico medio pari a 6,3 punti percentuali. Lo scorso anno la variazione media dei prezzi al consumo ha oltrepassato quella dei prezzi alla produzione. La domanda è rallentata a causa del trend inflazionistico, che sta erodendo il potere di acquisto dei clienti finali.

Spesa Pasqua 2024 più cara: l’analisi di Assoutenti

L’analisi di Assoutenti ha messo in evidenza che i rincari si fanno sentire sulle tasche degli italiani, che sono impegnati a concludere gli acquisti per festeggiare le festività di Pasqua. Nonostante l’inflazione rallenti la sua folle corsa, le spese dei prodotti tipici di Pasqua (uova di cioccolato, colombe, etc.) hanno subito un netto aumento.

I prezzi dei generi alimentari sono cresciuti vertiginosamente: l’olio di oliva ha subito un aumento di oltre 46 punti percentuali, anche la frutta fresca ha registrato un aumento dell’11 percento e le patate hanno subito un aumento di 15 punti percentuali.

Caro-spesa: i consumatori finali preferiscono i marchi del distributore

Con l’inflazione in atto è cresciuta la domanda e la preferenza dei consumatori finali per i marchi del distributore. Il brand del distributore è costituito dai prodotti che vengono venduti all’interno dei punti vendita della GDO con lo stesso marchio dell’insegna o con brand riferibili all’impresa di distribuzione. Il marchio del distributore è nato come brand alternativo a quello del produttore e consente di coprire i segmenti di clientela che ricercano la convenienza.

La filiera corta permette ai prodotti di marca del distributore di creare opportunità di guadagno per le PMI e di ottimizzare il rapporto qualità/prezzo. I marchi del distributore stanno sempre di più crescendo e stanno diventando un mercato di sbocco per i distretti agricoli del Made in Italy.

Il consumatore finale nutre un rapporto di grande fiducia nei confronti dei marchi dell’impresa di distribuzione: il cliente riconosce l’immagine ed i valori dell’insegna commerciale in cui fa la spesa. I marchi del distributore sono presenti nella stragrande maggioranza dei prodotti freschi e freschissimi. Ai tradizionali prodotti, la GDO ha affiancato la linea dei prodotti regionali, i prodotti a basso contenuto di grasso ed i prodotti della linea biologica.