Papa Francesco per la Pasqua 2024 impartisce la consueta benedizione Urbi et Orbi da piazza San Pietro a Roma. Un appuntamento che ha raccolto più di 60 mila fedeli in piazza, pronti ad ascoltare il messaggio del Pontefice. Le parole del Santo Padre sono state rivolte in particolare alle vittime delle guerre di tutto il mondo, ribadendo l’importanza della pace e la necessità di proteggere i bambini.
Il messaggio di Papa Francesco per la Pasqua 2024
Papa Francesco si affaccia in piazza San Pietro a Roma per il consueto appuntamento della benedizione Urbi et Orbi in onore della Pasqua. Una folla gremita in uno dei luoghi più belli e suggestivi della capitale. Sono circa 60 mila i fedeli in piazza che attendono il messaggio del Santo Padre dalla Loggia Centrale della Basilica.
Papa Francesco così ha iniziato il messaggio per la Pasqua 2024:
“Fratelli e sorelle, buona Pasqua. Oggi risuona in tutto il mondo l’annuncio partito 2000 anni fa da Gerusalemme. Gesù il Nazareno è risorto. La tomba di Gesù era stata chiusa da una pietra, come oggi accade nell’umanità, afflitta da grandi pesi: le crisi, la guerra, le violazioni di diritti umani, la tratta delle persone. Anche noi come i discepoli e le donne di Gesù ci chiediamo chi farà rotolare via queste pietre pesanti. Attraverso quel sepolcro nuovo passa la vita nuova, la via nuova della pace dopo la guerra, della fraternità dopo l’inimicizia. Gesù è risorto e solo lui è in grado di far rotolare via le pietre. E’ la via della pace, della fraternità, solo lui toglie i peccati del mondo e toglie i nostri peccati con il perdono. Solo Cristo risorto apre la via per un mondo rinnovato. Solo lui apre quelle porte che noi chiudiamo con le guerre, che dilagano nel mondo”.
Una riflessione che parte dalla resurrezione di Cristo fino ad arrivare al presente: un tempo dilaniato dalle guerre e le violazioni dei diritti umani.
Il pensiero di Papa Francesco ai bambini, alle vittime delle guerre
“Volgiamo lo sguardo verso la Città Santa e a tutte le comunità. Il mio pensiero va alle vittime dei conflitti in corso del mondo: in particolare in Terra Santa e in Ucraina. Auspico una liberazione di tutti i prigionieri, tutti per tutti. Un ricordo per tutte le popolazioni martoriate. Il rilascio degli ostaggi, il cessate il fuoco nella Striscia, la concessione di aiuti umanitari e la fine delle ostilità. Quanta sofferenza vediamo negli occhi dei bambini: hanno dimenticato di sorridere in quelle terre di guerra. Ci chiedono perché tanta morte, distruzione. La guerra è sempre un’assurdità, una sconfitta. Non cediamo alla logica delle armi. La pace si costruisce aprendo i cuori”.
Così continua il Santo Padre nel suo messaggio per la Pasqua, ricordando le vittime dei conflitti e la brutalità della guerra. Un pensiero particolare alla Striscia di Gaza e all’Ucraina, che poi prosegue con gli altri Paesi del mondo martoriati dagli scontri.
Ricorda le tragedie in Siria, in Libano, nei Paesi Africani e nel Myanmar. Un pensiero ai migranti, agli ostaggi delle guerre ed infine, alle famiglie che soffrono per la povertà e le carestie:
“Non dimentichiamoci della Siria, che da 13 anni patisce una lunga guerra devastante. Attendiamo risposte dalla comunità internazionale. Un pensiero anche per il Libano: la situazione è ancora più grave a causa della guerra al confine con Israele. Anche ai Balcani occidentali per l’integrazione nel progetto europeo: le differenze etniche e confessionali non siano causa di divisione ma di unione, per il mondo intero. Cristo risorto apra una via di speranza per chi soffre per le carestie, le guerre, i cambiamenti climatici, il terrorismo. Imploriamo per il pentimento di chi compie queste azioni. Dio assista il popolo haitiano, stremato dalle violenze. Per il Myanmar, afflitto da anni da violenze interne. Il Signore apre speranze e luce per il Sudan, il Corno d’Africa, il Mozambico e tutto il continente africano. Gesù faccia risplendere la luce sui migranti. Che ci unisca nella solidarietà per affrontare la povertà e aiuti le famiglie per cercare una vita migliore. Ricordiamoci dell’amore infinito di Dio per ciascuno di noi. Quanti bambini non possono vedere la luce, muoiono di fame, sono vittime di abusi, vittime di violenze, non hanno accesso alle cure mediche. Il Signore consoli le loro famiglie, assicurando conforto e speranza. La vita umana deve essere protetta e amata. Buona Pasqua a tutti”.
Dopo il messaggio che ha commosso i fedeli raccolti in piazza San Pietro a Roma, Papa Francesco ha rivolto la consueta benedizione “a Roma e al mondo”.