L’Associated Press, con uno scatto del fotoreporter freelance Ali Mahmud, ha vinto il primo posto al ‘Team Picture Story of the Year’ del Reynolds Journalism Institute dell’Università del Missouri. Un riconoscimento che però ha riacceso in Israele e suoi social una polemica furibonda che scoppiò già poche ore dopo la sua pubblicazione da parte della Ap e dalla Reuters.
Shani Louk, la foto della ragazza rapita il 7 ottobre è stata premiata
La foto ha vinto il prestigioso premio Reynolds del Journalism Institute dell’Università del Missouri, uno dei più antichi concorsi di fotogiornalismo al mondo. Lo scatto della ragazza rapita il 7 ottobre e portata in giro su un pick up si è aggiudicato la vittoria per la categoria Team Picture Story of the Year.
“Questo premio – si legge sul sito del Reynold Journalism Institute – mira a riconoscere lo sforzo collaborativo di uno staff fotografico nel coprire un singolo evento. È una narrazione. Documentare le ultime notizie in tutto il mondo, non importa quanto orribili, è il nostro lavoro. Senza Ap e altre testate giornalistiche, il mondo non avrebbe saputo cosa stava succedendo il 7 ottobre”.
Il padre della ragazza: “Giusto così perché prova cos’è successo”
Nissim Louk, il padre della giovane, ha dichiarato all’emittente israeliana Ynet di essere contento che la foto abbia vinto il premio.
“È positivo che la foto abbia vinto il premio, è una delle immagini più importanti degli ultimi 50 anni. Queste foto danno forma alla memoria umana. Penso che sia una buona cosa usarle per informare il futuro. Questa è la storia. Tra 100 anni guarderanno e sapranno cosa è successo qui”.
La protesta dell’European Jewish Congress: “Irrispettoso”
la reazione della comunità ebraica è durissima: “Siamo disgustati e scioccati”, si legge nell’account X del European Jewish Congress, una sigla che riunisce 42 diverse organizzazioni ebraiche del Vecchio Continente.
“Non è solo una mancanza di rispetto nei confronti della famiglia di Louk – si legge nel post – ma anche nei confronti degli oltre 1.200 cittadini che sono stati brutalmente assassinati da Hamas il 7 ottobre. Chiediamo alla Ap di dire come e perché i loro giornalisti stavano documentando i crimini di Hamas quel giorno, e come sono riusciti ad arrivare così rapidamente sulla scena del crimine”.