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30 Mar, 2024 – 20:56

Jacobs sull’infortunio: “Ho avuto un problema alla schiena difficile da risolvere”

Axel Cesari

Jacobs sull’infortunio: “Ho avuto un problema alla schiena difficile da risolvere”

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Marcell Jacobs prosegue la preparazione in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo il serio infortunio alla schiena di cui ha sofferto negli ultimi mesi. L’azzurro si sta allenando in Florida, dopo aver cambiato allenatore. Jacobs ha infatti chiuso i rapporti lavorativi con Paolo Camossi e si è affidato a Rana Reider, coach statunitense che lo sta seguendo da Jacksonville. Di questo e tanto altro Marcell Jacobs ha parlato in un’intervista rilasciata al The Guardian.

🥈 𝐒𝐢𝐥𝐯𝐞𝐫 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲 🥈
⚡️ 𝟒𝐱𝟏𝟎𝟎 𝐀𝐑𝐆𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐌𝐎𝐍𝐃𝐈𝐀𝐋𝐄 ⚡️
Sono senza parole!
È stata una stagione molto dura, ma ce l'abbiamo fatta comunque. Un enorme grazie a Roberto Rigali, Lorenzo Patta e Filippo Tortu. Siamo più che una squadra, siamo una famiglia, e… pic.twitter.com/RcGakgyOo3
— Lamont Marcell Jacobs (@crazylongjumper) August 26, 2023

Le parole di Jacobs, dall’infortunio al cambio di allenatore

Jacobs ha ripercorso i problemi dovuti al suo infortunio alla schiena, in particolare al nervo sciatico.

Ho avuto un problema con la schiena e il nervo sciatico che era difficile da diagnosticare e risolvere. Per poter difendere il titolo olimpico a Parigi però ho capito che dovevo avere un cambiamento radicale anche a livello emotivo, non solo fisico. Le critiche mi hanno fatto molto male, arrivavano da ogni parte. Come se non gareggiassi per paura di qualcosa. Non scendevo in pista perché non ero in grado di farlo. I due anni dopo le Olimpiadi sono stati difficilissimi. Tutto lo schifo era dovuto allo shock di vedere un italiano vincere l’oro nei 100 metri. Vincere un altro oro sarebbe positivo, ma non cambierebbe molto me o la mia immagine. Sono stato il primo italiano a vincerlo nei 100 metri, quindi quello che ho fatto resterà comunque storico. Non devo mostrare niente agli altri, solo a me stesso. Devo dimostrare solo a me cosa posso fare dopo due anni e mezzo in cui è successo di tutto.

Sul nuovo allenatore Reider ha poi aggiunto:

Ero davvero alla ricerca di un allenatore che non avesse scrupoli, esitazioni o insicurezze nell’allenare un campione olimpico. Ovviamente, ho controllato la situazione prima di firmare con lui. Non ho firmato per essere il suo migliore amico. Ho firmato per lavorare con lui. Ma, naturalmente, mi sono assicurato che tutte le accuse fossero concluse prima di firmare con lui. Mi sento completamente felice della scelta che ho fatto. Ripeto, sono qui per allenarmi il più duramente possibile. Sono qui per i risultati e mi sento in pace con la scelta che ho fatto. Non appena ho iniziato ad allenarmi con il gruppo, mi sono chiesto perché mi fossi allenato da solo per così tanto tempo. L’allenamento in gruppo è incredibilmente motivante. In questo momento, siamo un gruppo che si spinge a vicenda e si sostiene a vicenda. Ci siamo l’uno per l’altro. Certo, saremo in competizione l’uno contro l’altro. Bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi mesi, ma in questo momento ci stiamo allenando tutti insieme. La compagnia di allenarsi insieme è davvero significativa per me.

Poi Jacobs ha parlato anche del caso Giacomo Spazzini, ex nutrizionista dell’atleta azzurro che è stato coinvolto in un’inchiesta sugli steroidi. Spazzini era stato poi assolto da tutte le accuse.

Non credo che tutta la bruttezza che è venuta dopo le Olimpiadi sia venuta da lui in particolare. Penso che ci sia stato molto shock e disagio per un italiano che ha vinto l’oro nei 100 metri. Con il senno di poi, vorrei aver saputo dei suoi problemi prima. Ma non l’ho fatto. Non ne ero consapevole, quindi non c’è molto che io possa fare al riguardo. Se potessi tornare indietro, ovviamente avrei fatto le cose in modo diverso se l’avessi saputo. Ma non l’ho fatto. Non si può cambiare il passato.