Il nuovo biodigestore di Casal Selce, quartiere di Roma a pochi metri dalla discarica di Malagrotta, continua a far discutere la popolazione con la protesta dei comitati della Valle Galeria. Il più combattivo è quello che ha costituito un vero e proprio “Presidio dei condannati” proprio dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto votato dall’Assemblea Capitolina lo scorso dicembre. La situazione è degenerata il 19 marzo, quando l’Assessore ai rifiuti Sabrina Alfonsi ha avuto uno scontro con la cittadinanza durante un confronto per la presentazione del biodigestore. Da quel giorno Celestino Leonetti, uno dei più attivi nelle proteste, ha deciso di vivere nel presidio di Via di Casal Selce e di iniziare lo sciopero della fame. TAG24 ha incontrato il cittadino per capire i motivi della sua estrema azione e cosa chiede alle istituzioni.

Biodigestore a Casal Selce, il video servizio sulla protesta di Celestino Leonetti

Celestino Leonetti sta vivendo ormai da dieci giorni su un lettino all’interno di un prefabbricato in quello che ha rinominato lui stesso “Presidio dei Condannati“. Ha una stufetta per ripararsi dal freddo, un cucinino e un mazzo di carte con cui gioca con gli amici durante il giorno. La tv è la sua compagna invece nelle ore serali. Il 72 enne continua la sua battaglia e ha iniziato ormai da dieci giorni lo sciopero della fame come spiega a TAG24: “L’assessore Alfonsi ci ha nuovamente preso in giro, è già tutto deciso per il biodigestore e non si ascoltano i cittadini. Questa valle ha già dato per i rifiuti con un’incidenza altissima di tumori, vogliono costruire un nuovo impianto vicino alle nostre case. Hanno detto in Comune che noi 16 mila siamo sacrificabili perché non vogliono andare a rovinare altro terreno. Ho deciso di iniziare lo sciopero della fame per chiedere l’intervento dei parlamentari italiani ed europei, ci appelliamo anche a Giorgia Meloni lei può fermare Gualtieri“, le parole del cittadino che ha deciso di passare anche la Pasqua nel presidio.

La solidarietà degli altri cittadini e dell’opposizione politica cittadina

Tante le persone che arrivano ad abbracciare Celestino durante la nostra visita, tra queste la presidente del Comitato di Casal Selce Elisabetta Musso: “Lui è il più battagliero ed incarna la nostra lotta, dobbiamo dirgli grazie“. Il legale rappresentante del comitato Graziella Brancaccio sottolinea: “Chiediamo che il biodigestore venga fatto da un’altra parte, in Italia è incredibile che si debba arrivare a manifestazioni estreme per poter raggiungere un tipo di contraddittorio che dovrebbe essere ordinario nel nostro ordinamento. Il problema non è solo giuridico con i ricorsi al TAR, ma anche di natura politica perché il commissario straordinario Gualtieri è stato nominato dal Governo Draghi e lasciato poi lì anche da chi è arrivato dopo”.

Solidarietà politica, con un’autocritica a fare di più da parte delle opposizione

La solidarietà politica è arrivata invece da Carlo Mattia, abitante della zona e presidente della commissione sicurezza e legalità del Municipio XIII oltre che esponente della politica cittadina per Fratelli D’Italia giunto anche lui ad abbracciare Celestino: “Solo con un atteggiamento plateale la città e l’opinione pubblica si sposta quindi piena solidarietà Celestino che in qualche modo incarna la volontà del grosso della cittadinanza di questo quadrante su un tema che è quello del problema della salute di tutti e che è giusto che venga sottolineato e rimarcato. Si chiede un posizionamento in altro luogo lontano dalle case dove magari c’è la possibilità di non impattare per chi ci vive che già soffre e ha dato da questo punto di vista in termini di salute, in questa zona i dati delle asl evidenziano un’incidenza maggiore di tumori del 40%”, poi lancia un appello al suo stesso partito che ora governa alla Regione Lazio “Sarò portavoce in prima persona di questo problema affinché diventi un tema cittadino perché non è possibile che vengano disertati appuntamenti anche dalla nostra forza politica perché è un problema che riguarda il territorio del comune di Roma. Questo è un quadrante dove non solo Fratelli d’Italia, ma tutto il centrodestra che è all’opposizione ha raccolto un grande consenso proprio su questi temi che in genere sono sempre stati ad appannaggio della sinistra, ma questa è una lotta senza partito”.