Lazio-Juventus, le pagelle del match

Miglior esordio non poteva sognare Igor Tudor, che alla prima sulla panchina della Lazio riesce a trovare tre punti d’oro allo scadere contro una Juventus ancora troppo inerme. La partita la fanno più i biancocelesti, che all’ultimo secondo riescono a trovare il gol vittoria con Marusic. Di seguito le pagelle.

Lazio-Juventus, le pagelle del match

LAZIO

MANDAS 6.5 – Quasi inoperoso nell’arco dei primi 40 minuti, poi decisivo sul tiro angolato di Chiesa. Attento sempre sull’esterno e poi su Cambiaso ad inizio ripresa.

GILA 7 – Non sbaglia nulla. Chiude le poche azioni pericolose della Juventus, fa sentire la sua grinta su ogni portatore di palla avversario e si spinge anche in avanti partecipando alla manovra offensiva. Una sua chiusura in scivolata su Kean fa esplodere l’Olimpico.

CASALE 6.5 – Chissà se sarà Tudor, sta di fatto che sembra una nuova versione di se stesso. Nessuna sbavatura, attento e capace a leggere le situazioni. Annulla Kean.

ROMAGNOLI 6 – Insieme a Casale si francobolla Kean disinnescandolo. Qualche errore quando cerca l’anticipo, ma nel complesso tiene bene.

FELIPE ANDERSON 6.5 – Avanti e indietro a ripetizione, si sacrifica e allo stesso tempo riesce ad inventare davanti. Cerca la conclusione alla mezz’ora, ma trova un Szczesny reattivo. Ma questa versione del brasiliano piace.

KAMADA 6 – L’avvento di Tudor sembra dargli nuova energia, lo si vede in un primo tempo di corsa e sostanza, dove ha anche un occasione tra i piedi, cincischiando un pò troppo. Nel secondo tempo i giri diminuiscono, ma non compie gravi errori. (DALL’80’ GUENDOUZI S.V.)

CATALDI 6 – Senza infamia e senza lode. Compie il suo dovere da soldato, giostrando bene la palla e chiudendo tutti gli spazi. (DALL’80’ VECINO S.V.)

MARUSIC 7 – Le spinte sono sempre poche, ma la fascia la tiene con ordine. Suo il terzo tempo cestistico con cui riesce a trovare il gol della vittoria all’ultimo secondo.

PEDRO 5.5 – Tanto movimento tra le linee cercando di aprire spazi, anche se manca il tocco giusto per poter permettere alla Lazio di rendersi pericolosa negli ultimi metri. (DAL 57′ ISAKSEN 5.5 – Entra con voglia di fare, non riuscendo però a strappare come vorrebbe)

ZACCAGNI 5.5 – Ritorna sulla trequarti dopo anni di fascia sinistra. L’indole è sempre quella di puntare l’avversario, anche se spesso va a sbattere su Danilo. A volte è costretto a giocare anche spalle alla porta, perdendo di pericolosità. (DALL’ 83′ LUIS ALBERTO S.V.)

CASTELLANOS 5 – Tanto movimento, riesce a trovare gli spazi giusti per provare a colpire, cestinandole però. Ha un occasione monstre da dentro l’area, calcia clamorosamente fuori. (DAL 57′ IMMOBILE 5 – Se Castellanos di occasioni ne ha avute, Ciro non riesce a tirare mai in porta).

All. TUDOR 6.5 – Buona la prima, per di più all’ultimo secondo. Meglio di così non si poteva iniziare. Le paure di un esordio con la difesa a tre sono spazzate via dalla prova fatta di cuore e grinta dei suoi ragazzi, che a tratti offrono anche bel calcio. Qualche sbavatura c’è, ma sono molte di meno a quello che si poteva aspettare alla vigilia. Vediamo se ci sarà il bis in Coppa Italia.

Lazio-Juventus, le pagelle della Juventus

JUVENTUS

SZCZESNY 6 – Eccetto un errore in impostazione che poteva costare caro, è la solita sicurezza tra i pali. Disinnesca Felipe Anderson con decisione, non può nulla sul colpo di testa ravvicinato di Marusic.

DANILO 6 – Obiettivo: tenere a bada Zaccagni. Ci riesce con la solita esperienza, senza andare in affanno. Comanda il reparto con autorità.

BREMER 6.5 – Solità aggressività che non permette agli attaccanti di poter ragionare. Essenziale sulla deviazione di Marusic a botta sicura, la palla sarebbe finita in rete.

RUGANI 6 – Non deve passare particolari patemi, controlla a dovere Pedro e successivamente Isaksen.

DE SCIGLIO 5 – Soffre da morire le sgroppate di Felipe Anderson , non riuscendo nemmeno a leggere gli inserimenti dei centrocampisti avversai dalle sue parti. Allegri fiuta il pericolo e lo cambia a fine primo tempo. (DAL 46′ ILING JUNIOR 5.5 – Pronti via e offre subito una palla buona per Cambiaso, che non la sfrutta. Dopo questo, poca roba).

MIRETTI 5 – Invisibile lì in mezzo al campo. Insrimenti zero, non riesce nemmeno a fare filtro, lasciando Locatelli praticamente solo. (DAL 46′ MCKENNIE 5.5 – Un pò meglio, ma a parte il dinamismo non offre molto altro).

LOCATELLI 5.5 – Il fatto che Tudor giochi a uomo su ogni giocatore lo condiziona, soffrendo dal punto di vista fisico. Non molto bene anche in fase d’impostazione, dato che deve fare tutto di fretta.

RABIOT 6 – In mezzo è il migliore, si sgancia in avanti e dietro cerca di aiutare al meglio.

CAMBIASO 5.5 – Parte come esterno d’attacco, si limita alle cose semplici visto che il ruolo non è il suo. Ha sui piedi una buona occasione ad inizio ripresa, ma tira in bocca a Mandas. (DAL 62′ WEAH 6 –

KEAN 5 – Avanti è inesistente. Non riesce mai a trovare uno spazio o uno spunto degno di nota. Come se un attaccante non ci fosse. (DALL’80’ SEKULOV 4.5 – Entra giusto per compiere il pasticcio sul gol vittoria di Marusic)

CHIESA 6.5 – E’ l’unico che lì davanti sa cosa fare. I suoi strappi mettono in difficoltà la Lazio, che non riesce a contenerlo spesso e volentieri. Ha una buona chance sul finire della prima frazione, ma Mandas gli dice non con un bel colpo di reni. Di gran lunga il migliore in campo. (DAL 67′ YLDIZ 5 – Entra. E basta).

All. ALLEGRI 5 – Nove partite, sette punti. Bottino da zona retrocessione, e la sensazione è che il mister non stia riuscendo a trovare la giusta formula per uscirne. Il 4-3-3 non paga, la Lazio chiude i bianconeri. Prova a tornare alla difesa a tre, ma a parte cinque minuti importanti nella ripresa, la squadra torna a sonnecchiare, subendo il gol allo scadere. Se anche l’attenzione deficita, allora il problema diventa grande.