L’annuncio della fusione tra tre crypto AI (Fetch.AI, Ocean Protocol e SingularityNET) per dare vita ad un solo protocollo, Artificial SuperIntelligence, sembra aver dato uno scossone al settore. La conferma arriva dalla notizia relativa a Tether, la società che gestisce la più grande stablecoin esistente, USDT. L’azienda capeggiata da Paolo Ardoino, infatti, ha appena annunciato la sua intenzione di espandersi nell’universo dell’Intelligenza Artificiale (AI). Un annuncio che ha destato naturalmente grande interesse, considerata l’importanza ormai acquisita da Tether.
Tether intende espandersi nell’AI
Tether ha annunciato la sua intenzione di espandere il suo raggio d’azione nel settore dell’intelligenza artificiale. Ennesima conferma dell’interazione tra questa e innovazione finanziaria, una tendenza in atto da tempo che sta però assumendo una velocità sempre più elevata.
Per farlo al meglio, Tether ha già iniziato a reclutare talenti di alto livello, cui sarà affidato il compito di promuovere al meglio non solo l’accessibilità all’AI, ma anche i suoi livelli di efficienza. Una decisione abbastanza sorprendente, ma tale da testimoniare il sempre più forte interesse della blockchain per un settore che dopo il varo di ChatGPT ha calamitato molti appetiti, a partire da quello delle Big Tech, che vorrebbero naturalmente monopolizzarlo.
Anche Tether, nell’annunciare il suo impegno, ha voluto mettere in risalto il suo intento di democratizzazione dell’intelligenza artificiale. Non è difficile immaginare che il richiamo è alle manovre condotte dalle grandi aziende tecnologiche per controllare in maniera ferrea anche questo nuovo bisuness.
Tether Data, cosa si propone
Per condurre al meglio i lavori nel settore dell’intelligenza artificiale, è stata quindi istituita una nuova divisione all’interno dell’azienda. Si chiama Tether Data e il suo compito sarà quello di fornire una apporto in grado di incentivare la privacy e la trasparenza nello sviluppo di modelli di intelligenza artificiale.
Un richiamo importante, quest’ultimo, considerato quanto sta accadendo a WorldCoin, il progetto di Sam Altman, in piena rotta con un gran numero di autorità di ogni parte del mondo proprio per la mancanza di trasparenza nella raccolta e nella gestione dei dati.
L’espansione immaginata da Tether intende condurre l’azienda ad assumere un ruolo di vero e proprio pioniere per quanto concerne lo sviluppo di modelli di AI multimodali e open source. Per riuscirci sono previste nuove collaborazioni, tese a integrare le nuove soluzioni ideate nei prodotti riservati al mercato.
Nel presentare i nuovi progetti nel settore dell’AI, Paolo Ardoino, il CEO di Tether, si è espresso in questo modo: “L’intelligenza artificiale è pronta a rivoluzionare quasi ogni aspetto della nostra vita, sia nel mondo reale che in quello digitale. Il nostro investimento in Northern Data Group, noto per le tecnologie resilienti e ad alte prestazioni, si allinea perfettamente con la nostra visione. L’annuncio di oggi istituisce una nuova divisione all’interno di Tether, che ridefinisce i confini dell’AI e la democratizza rendendola aperta e rispettosa della privacy, stabilendo al contempo i parametri di riferimento del settore per l’innovazione, l’utilità e la trasparenza.”
La blockchain è sempre più interessata all’intelligenza artificiale
L’annuncio di Tether arriva a poche ore di distanza da quello relativo al merge tra tre dei maggiori progetti di crypto AI. Proprio la decisione di dar luogo ad un gigante da quindici miliardi di capitalizzazione, Artificial SuperIntelligence, ha dato una improvvisa accelerazione alla situazione, tanto da indurre più di qualcuno a chiedersi il motivo della stessa.
La risposta sembra da ricondurre proprio all’aggressività con cui le Big Tech stanno cercando di porre la loro ingombrante tutela sull’intelligenza artificiale. Un tentativo chiaramente rivolto a monopolizzare un nuovo ambito il quale promette molto da un punto di vista prettamente commerciale.
Per cercare di impedire un esito di questo genere le aziende dell’innovazione finanziaria hanno perciò deciso di non restare a guardare, con Tether, in particolare, che sembra avere la forza per provare a resistere a quella delle Big Tech.