Volano i canoni di locazione: gli affitti hanno subito continui rincari, anche a doppia cifra. Milano è la capolista, seguono Trieste, Napoli e Firenze.
Sono i dati presentati dal Cresme a mettere in evidenza che nel corso dell’ultimo trimestre dello scorso anno il canone di affitto è stato pari a oltre 6.700 euro l’anno. È diminuito il numero degli immobili dati in locazione e sono cresciuti i prezzi dei canoni: nel corso degli ultimi 24 mesi si è arrivati ad un incremento di oltre 6 punti percentuali.
La percentuale ha subito un ulteriore aumento nelle metropoli: Milano è la città capolista con canoni di locazione più alti. L’incremento è stato di oltre 19 punti percentuali, segue il capoluogo del Friuli Venezia Giulia con oltre 16 punti percentuali, la città partenopea con meno di 16 punti ed il capoluogo toscano, che ha subito una riduzione dell’1,5%.
Volano i canoni di locazione: Milano registra oltre il 19%
Nel biennio 2022-2023 si è assistito ad una crescita dei canoni di locazione nelle principali città metropolitane. Esaminando le principali 14 metropoli italiane, i dati mettono in evidenza che i canoni di locazione sono cresciuti vertiginosamente. Il trend delle locazioni ha subito una fluttuazione a seconda delle differenti aree prese in considerazione nell’analisi. La città meneghina non è l’unico centro urbano con incrementi a doppia cifra.
Oltre Trieste e Napoli ci sono altre città metropolitane che registrano aumenti nei canoni di locazione: Bologna ha registrato un aumento di 9 punti percentuali, segue il capoluogo piemontese con un aumento di oltre 8 punti percentuali, la Capitale con un aumento di meno di 8 punti percentuali.
Non solo al Nord e nel Centro Italia, ma ci sono metropoli dell’Italia insulare e meridionale che hanno registrato incrementi dei canoni di locazione. Stiamo parlando di Palermo che ha registrato un incremento di 6,8 punti percentuali e di Bari, che ha registrato un aumento di 6,7 punti. Si sono altre città che segnalano aumenti nei canoni di locazione contenuti: Genova con 3,2 punti e Catania.
Unica eccezione al trend generale è la città di Firenze, che ha registrano un calo pari all’1,5 percento. Nel secondo semestre nello scorso anno i canoni di locazione sono cresciuti di 3,8 punti percentuali, dopo aver registrato un incremento di quasi 3 punti nel corso dei primi tre mesi dell’anno. Nel corso del secondo semestre del 2023 chi ha dovuto cercare casa a Milano ha dovuto esborsare quasi 10 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Anche nella città del Vesuvio i potenziali inquilini si sono trovati con aumenti medi di oltre 13 punti percentuali. Seguono Bologna, il capoluogo piemontese e la Capitale. A Trieste l’aumento dei canoni di locazione è stato di quasi tre punti percentuali. Nel corso dell’ultimo trimestre 2023, il canone di locazione è stato di oltre 6.700 euro l’anno. Per i centri urbani il canone di locazione medio ha superato i 7.500 euro l’anno.
Volano i canoni di locazione: quali sono le motivazioni dell’incremento?
Non solo la spesa alimentare e le bollette sono rincarate, ma anche i canoni di locazione hanno subito un aumento. Tra le principali motivazioni alla base dell’aumento dei canoni di locazione c’è la crescita dei prezzi ed il maggiore costo della vita. Altra ragione alla base dell’aumento dei canoni di locazione è la difficoltà per le famiglie italiane di sottoscrivere un mutuo, i cui tassi di interesse sono aumentati vertiginosamente.
Anche il numero delle case affittate è calato: nell’ultimo trimestre dello scorso anno 2023 sono state date in locazione oltre 240mila abitazioni, segnando un calo di quasi 5 punti percentuali. Solo nei centri urbani più dinamici il canone di locazione si adegua alla crescita dei prezzi, mentre i centri urbani meno attrattivi stanno registrando aumenti di gran lunga più contenuti e non commisurati al trend inflazionistico.