Il Ministro della Salute, Roberto Schillaci, ha annunciato l’intenzione di istituire una nuova Commissione d’inchiesta dedicata agli effetti avversi derivanti dal vaccino anti-Covid.

Questa decisione è stata motivata dalla necessità di garantire una sorveglianza costante sulla sicurezza dei vaccini e di affrontare eventuali segnalazioni di reazioni avverse in modo tempestivo ed efficace, e, soprattutto, di non far sentire soli chi deve convivere con queste terribili conseguenze.

Con un’impostazione proattiva, il Ministro Schillaci mira a rafforzare la trasparenza e la fiducia nel processo di vaccinazione, assicurando al contempo la protezione della salute pubblica. Scendiamo nei dettagli.

Ministro Schillaci: nuova Commissione d’inchiesta per effetti avversi da vaccino anti-Covid

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha proposto l’istituzione di una nuova commissione parlamentare dedicata agli effetti collaterali dei vaccini anti-Covid, definendola un’opportunità per esaminare attentamente i casi segnalati e garantire maggiore trasparenza e fiducia nel processo di vaccinazione.

Schillaci ha sottolineato che, sebbene gli effetti avversi siano estremamente rari e i benefici della vaccinazione siano evidenti, è importante valutare la dimensione e la tipologia di tali effetti per assicurare la sicurezza dei cittadini e non farli sentire abbandonati nella lotta contro effetti avversi, a volte terribili.

L’obiettivo principale della commissione sarebbe quello di fare chiarezza sui casi segnalati e di fornire rassicurazioni alla popolazione riguardo alla sicurezza dei vaccini anti-Covid. Le parole del Ministro sono: “per dare una maggiore tranquillità a tutti”.

Il Ministro Schillaci ribadisce: no dell’Italia ad un Green Pass globale deciso dall’OMS

Ne avevamo già parlato, il Governo italiano non ci sta: è NO la risposta a un Green Pass globale, deciso dall’OMS.

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha ribadito il rifiuto del governo nei confronti del green pass globale.

In seguito dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto-legge del 26 febbraio, ritengo utile precisare che il Governo non ha alcuna intenzione di aderire al cosiddetto ‘green pass globale’ dell’Oms”, queste furono le parole del Ministro della Salute, Schillaci, riconfermate anche ieri.

La discussione sul Green Pass globale si concentra sul suo ruolo come strumento di protezione sanitaria. Tuttavia, sorgono interrogativi legittimi riguardo alla sua possibile minaccia alle libertà individuali.

La prospettiva di un Green Pass esteso a livello globale, con l’OMS che si basa sull’esperienza dell’Unione Europea durante la pandemia di Covid, solleva dubbi sul controllo democratico e sul potenziale per limitare le libertà.

In Italia, il Green Pass è stato inizialmente introdotto come strumento sanitario, ma ha finito per diventare un mezzo di discriminazione e restrizione delle libertà. È comprensibile che il governo esprima preoccupazione al riguardo.

Inoltre, sorgono domande cruciali: come verrà implementato il Green Pass globale? Chi sarà responsabile del suo controllo? Quali saranno le conseguenze per coloro che non ne sono in possesso?

Finché tale trasparenza non sarà garantita, è prudente da parte del governo italiano astenersi dall’adesione. L’adesione al Green Pass globale è volontaria per gli Stati membri dell’UE, ecco perché l’Italia si è sentita libera di non aderire.

Il Ministro ha commentato i lavori della commissione d’inchiesta sul Covid, sottolineando l’importanza di avere una figura terza e indipendente alla guida per valutare gli eventi senza pregiudizi.

Schillaci ha specificato che non ritiene opportuno affidare la presidenza della commissione a un virologo o a una figura strettamente legata al settore medico. Questo affinché sia garantita un’indagine obiettiva e imparziale sugli effetti avversi del vaccino anti-Covid.

Effetti avversi vaccino Covid, l’esperienza degli ammalati a Fuori dal Coro

Nella trasmissione “Fuori dal Coro”, sono stati discussi spesso gli effetti avversi riscontrati dopo la somministrazione dei vaccini anti-Covid. Alcuni individui hanno condiviso le loro esperienze, evidenziando come questi effetti sembrino essere ignorati dallo Stato.

Mario Giordano ha reso pubblici documenti interni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), i quali indicano che non esisteva uno studio specifico sugli effetti del vaccino sulle persone fragili. Questa rivelazione ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla vaccinazione di anziani e individui vulnerabili senza una valutazione completa degli effetti.

Una commissione d’inchiesta super partes potrebbe fare chiarezza su alcuni punti oscuri e, soprattutto, aiutare anche a fare un primo passo verso la cura e la presa in carico di coloro che si sono ammalati dopo il vaccino.