Nuove tasse sulla casa: brutte sorprese per i proprietari che rischiano di dover fare i conti con un salasso dalle portate esorbitanti. Con la nuova riforma del catasto, le previsioni future portano all’aumento delle tasse a carico della casa. Vediamo come.

Nuove tasse sulla casa

In vista di un nuovo salasso per i proprietari degli immobili con l’applicazione delle nuove regole istituite con la riforma del catasto. D’altra parte, da diverso tempo le prospettive sulle modifiche al catasto portano a un rimbalzo dei costi in aumento.

Aumenti che dovevano entrare a regime nel 2024. Fortunatamente, almeno per l’anno in corso non dovrebbe essere applicata la revisione del catasto, in stallo da oltre 40 anni.

Sicuramente, nelle intenzioni del governo italiano è presente la realizzazione della riforma del catasto. Pertanto, non si esclude che dal 2025 i proprietari degli immobili dovranno far fronte a nuove rivalutazioni delle case di proprietà.

È importante notare che la riforma porterà delle modifiche alla revisione del catasto con l’aumento del valore degli immobili. I primi effetti di questi cambiamenti potrebbero ricadere indirettamente sugli affittuari.

Non si esclude che i proprietari, vista l’applicazione delle nuove tasse, aumentino a raffica gli affitti, procedendo con adeguamenti per le vecchie locazioni e vere stangate per le nuove locazioni.

È necessario considerare che i valori delle rendite catastali potrebbero subire un adeguamento al mercato sia per l’effetto della riforma sul catasto che per gli interventi edilizi. Vediamo quali tasse potrebbero aumentare sulla casa.

Nuovo salasso per i proprietari con la riforma del catasto

 Come riportato da money.it, l’obiettivo del governo italiano resta quello di contrastare l’evasione fiscale. Pertanto, appare chiaro che ogni intervento realizzato per individuare chi omette le tasse rischia di colpire coloro che pagano regolarmente ogni fardello.

Alla fine, ad aumentare sarà l’imposta IMU per tutti i contribuenti chiamati al pagamento in quanto proprietari di immobili ed edifici.

D’altra parte, rendere il sistema equo permetterebbe a tutti di ridimensionare i costi, distinti per uso degli immobili, spese ordinarie e speciali e quelle escluse.

In sostanza, con la riforma si procederebbe ad aggiornare le rendite catastali in base alle stime attuali. Di conseguenza, verrebbero apportate modifiche sostanziali nel quadro reddituale in fase di dichiarazione dei redditi.

Come cambiano i valori delle rendite catastali?

Con la riforma del catasto verrebbero applicate nuove regole che influenzerebbero direttamente l’unità di misura, attraverso il passaggio dalla classificazione per vano a quella per metro quadrato.

Ciò comporterebbe l’applicazione del metro quadrato per l’individuazione del valore patrimoniale degli immobili, con una variazione anche sui criteri di calcolo.

Infine, va detto che l’altro aspetto che interesserebbe la riforma riguarda gli immobili fantasma, emersi da un’accurata stima prodotta dall’Agenzia delle Entrate, effettuata su tutto il territorio nazionale.

Quando aumentano le tasse sulla casa?

 La riforma del catasto è un intervento atteso, discusso e rimandato da diverso tempo. È stato un susseguirsi di proposte che hanno cercato di modificare il quadro tributario destinato agli immobili.

È difficile capire l’impatto dell’adeguamento delle rendite catastali o, meglio, di quanto potrebbero aumentare le tasse con l’istituzione di nuove regole.

Questo perché il quadro tributario non è uniforme, ma varia in base al Comune in cui è ubicato l’immobile.

In linea generale, l’aumento medio delle rendite catastali dovrebbe attestarsi intorno al 128 per cento, con variazioni più significative nelle grandi città. Anche il picco dell’IMU a seguito di tali variazioni è difficile da prevedere.