Riforma catastale: in arrivo la stangata per gli italiani. Ecco quali saranno gli effetti sulle tasse della casa e sull’Imu.

La riforma del Catasto avrà un effetto determinante sulle tasse da pagare sulla casa. In fin dei conti, è da anni che si parla di riforma catastale, ma ogni governo ha sempre rinviato la sua attuazione. L’ultima revisione del Catasto risale a quattro decenni fa, pertanto risulta necessario intervenire e revisionare la riforma. I proprietari dei beni immobiliari sono preoccupati in quanto tra gli obiettivi della riforma catastale c’è quello di revisionare le rendite catastali dei beni immobiliari allineandole al valore di mercato. Altro obiettivo è quello di revisionare il sistema che rileva il Catasto.

La riforma catastale è oramai una necessità, ma è necessario comprendere quale potrebbe essere la stangata delle tasse sulla casa. Facciamo chiarezza su quali saranno le novità.

Riforma catastale: in arrivo la stangata per gli italiani

In arrivo la stangata per i proprietari degli immobili: è da anni che si discute sulla riforma del Catasto, ma quali sono gli obiettivi? Una prima finalità è quella di combattere l’evasione fiscale, che ha raggiunto livelli piuttosto elevati. Tuttavia, non bisogna colpire i contribuenti onesti ed in regola. Piuttosto, sarebbe opportuno dover implementare un sistema più equo e rideterminare l’utilizzo dei vari beni immobiliari, distinguendo tra beni ordinari e speciali.

Una categoria a parte dovrebbe essere rappresentata dagli immobili ai quali è riconosciuto un interesse rilevante per motivi artistici, culturali, storici ed archeologici. Altro nodo fondamentale dovrebbe essere quello di provvedere all’aggiornamento dei valori catastali in modo tali da renderli in assoluto più coerenti con il fair value. Le banche dati immobiliari devono essere necessariamente aggiornate con i dati e tutte le informazioni che provengono dalla dichiarazione dei redditi.

Riforma catastale: quali sarebbero gli effetti sulle tasche degli italiani?

In vista della riforma catastale un cambiamento fondamentale riguarda l’unità di misura: si transiterà dal vano al mq. Per la determinazione del valore patrimoniale dei beni immobiliari verrebbe utilizzato il mq, venendo a specificare i criteri di computo della superficie dell’immobile. Altro nodo centrale da affrontare con la riforma catastale è quella che riguarda gli immobili fantasma.

Ultimamente, l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a fare una nuova mappatura degli immobili che comprende tutto il territorio italiano. Tale riforma catastale avrà un impatto determinante dal punto di vista tributario: ci sarà un aggiornamento delle rendite catastali, che subiranno un aumento a seguito dell’adeguamento ai valori reali.

L’incremento delle rendite potrebbe cambiare da Comune a Comune: le stime parlano di un incremento di oltre 120 punti percentuali, ma è possibile prevedere picchi più elevati, specie nei grandi centri urbani, tra cui Milano e Roma. Saranno previste delle differenze intercorrenti da Regione a Regione.

Riforma catastale: individuale gli immobili “fantasma”

Uno degli obiettivi della riforma catastale sarà quella di individuare gli immobili “fantasma”, ovvero quegli immobili con proprietario fittizio o che presentano violazioni sul fronte della normativa edilizia. Questi immobili sono sconosciuti all’Agenzia delle Entrate e sono l’emblema dell’evasione fiscale e dell’abusivismo edilizio.

Essendo immobili in condizioni di degrado non sono correttamente accatastati e registrati al Catasto. Si tratta di un vero e proprio problema specie per tutti quei proprietari che vogliono perfezionare la compravendita e risultano essere impossibilitati a farlo a seguito dell’irregolarità catastale. Gli immobili “fantasma” sono quelli che si trovano in uno stato di degrado e di abbandono, trattandosi di edifici trascurati e non curati all’interno del contesto urbano.

Per perfezionare la registrazione degli immobili fantasma è necessario: provvedere all’accatastamento, determinare se il bene immobiliare risulta essere sanabile e concludere l’iter con la voltura catastale. Di conseguenza, si provvede al saldo delle imposte catastali, ipotecarie e di registro.