Se hai debiti con il fisco, perdi i bonus edilizi. Questa è la principale novità introdotta nel Decreto Legislativo sul Superbonus. Pertanto, in base alle nuove regole, scatta la sospensione dell’incentivo fiscale per i contribuenti che possiedono anche un debito residuo con l’Erario. Vediamo insieme come funziona.

Hai debiti con il fisco? Addio ai bonus edilizi

 Il Decreto Legislativo sul Superbonus è stato convalidato dal Consiglio dei Ministri e contiene diverse novità, tra cui il blocco dei bonus edilizi per i contribuenti che hanno accumulato debiti con il fisco.

Tra le novità legate al Superbonus c’è anche l’annullamento della Comunicazione di cessione del credito e dello sconto in fattura. La beffa riguarda gli interventi del 2024 coinvolti dalle nuove disposizioni normative.

La revisione della misura fa sì che i contribuenti con debiti verso l’Erario perdano i benefici fiscali correlati agli incentivi edilizi. Per questo motivo, molti contribuenti non in regola con gli adempimenti fiscali rischiano di perdere l’intero pacchetto dei bonus casa.

In sostanza, le nuove disposizioni normative in materia di bonus edilizi e compensazioni finanziarie prevedono importanti cambiamenti o, piuttosto, un’evoluzione nel panorama fiscale italiano.

 La stessa introduzione di limiti e blocchi per i contribuenti con debiti con il fisco, viene istituita per promuovere la regolarità fiscale, garantendo un equo trattamento tra i cittadini. Inizio modulo

Sospensione dei bonus fino al saldo del debito

Secondo quanto riportato da money.it, l’articolo 4 della bozza del decreto legge sul Superbonus, approvato il 26 marzo e relativo alle ‘Disposizioni in materia di utilizzabilità dei crediti da bonus edilizi e compensazioni di crediti fiscali’, prevede la decadenza del beneficio per coloro che hanno debiti con il fisco.

Tuttavia, la norma contempla anche la possibilità di sanare la posizione debitoria per riattivare i bonus edilizi.

Dal punto di vista tecnico, le nuove disposizioni normative portano alla sospensione dei crediti d’imposta generati dagli incentivi edilizi se il contribuente non ha saldato le imposte erariali per le quali risulta inadempiente o se non ha ottemperato ai crediti affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Nella lista delle disposizioni per la sospensione degli incentivi edilizi rientrano anche gli atti promossi dall’Agenzia delle Entrate emessi per un importo superiore a 10.000 euro, non regolarizzati nei termini. In tal caso, l’assenza di sospensioni, richieste di rateizzazione o la decadenza conduce alla sospensione dei crediti edilizi.

Inoltre, la norma prevede la possibilità di sanare la posizione debitoria per riattivare i benefici fiscali offre un’opportunità di recupero per i contribuenti in difficoltà.

Il blocco per gli importi superiori a 100 mila euro

Secondo quanto riportato da italiaoggi.it, le disposizioni normative contenute al comma 2 dell’articolo 4 del documento normativo prevedono l’applicazione di un blocco delle compensazioni finanziarie a partire dal primo luglio, per importi complessivamente superiori a 100.000 euro.

Pertanto, i contribuenti che hanno debiti tributari che superano questa soglia e per i quali i termini di pagamento sono scaduti senza che siano in atto provvedimenti di sospensione, non potranno utilizzare la compensazione.

A esclusione dei crediti relativi a posizioni previdenziali, contributi previdenziali ed assistenziali dovuti dai datori di lavoro e dai committenti di prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa, nonché ai premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Un’eccezione al blocco si applica per chi ha importi oggetto di rateazione senza che sia intervenuta la decadenza. Si tratta di disposizioni normative operative dal 1° luglio 2024.