Manca sempre meno al ritorno in campo della Serie A. Dopo una settimana di sosta, causa impegni delle Naizonali, adesso è tempo di rimettere la testa sul campionato per il rush finale. Sul match dello stadio Olimpico, Lazio-Juventus, ci sarà attenzione massima. Da una parte Tudor, all’esordio sulla panchina biancoceleste e dall’altra Allegri, che potrebbe, con questi due mesi e chiudere il ciclo in bianconero. Per commentare Lazio-Juventus e l’esordio di Tudor, Mark Iuliano, ex calciatore juventino, che ha allenato con il croato, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Lazio-Juventus e l’esordio di Tudor, Iuliano a Tag24

Lazio-Juventus è un match dalle mille sfaccettature. I biancocelesti tornano in campo con la voglia di dimostrare che non è tutto da buttare, ma anche i bianconeri devono fare la stessa cosa ed invertire la tendenza degli ultimi mesi. La squadra di Allegri ha incassato una sola vittoria nelle ultime 8 giornate, conquistando appena 7 punti e mettendo a rischio il posto in Champions e adesso è tempo di invertire la rotta. Ma Lazio-Juventus è soprattutto l’esordio di mister Igor Tudor. Il nuovo tecnico ha iniziato a lavorare con il gruppo poco più di una settimana fa e la curiosità, nei suoi confronti, è tantissima. Sarà riuscito a cambiare la squadra in così poco tempo? Le risposte potrà darle solo il campo. Per commentare Lazio-Juventus e parlare di Tudor, Mark Iuliano, ex calciatore juventino, che ha allenato con il croato, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Tanta curiosità rispetto all’esordio di Tudor, che cosa ti aspetti? Pensi che una settimana o poco più possa essergli bastata per rivoluzionare la Lazio?

“Non è facile giudicare il lavoro di un allenatore dopo una settimana. Io lo conosco, è mio amico e abbiamo giocato e allenato insieme a Udine, parliamo di un tecnico bravo, preparato e con tante idee. Sa allenare alla grande le sue squadre e sa farsi seguire dai propri giocatori. Mi aspetto di vedere già qualcosa, anche perchè il cambio di allenatore porta sempre un pò di entusiasmo, ma poi se non c’è sostanza le cose vanno a scemare. Sicuramente avrà un grande impatto sulla Lazio”.

Incontra una Juventus in crisi di risultati, questa settimana di pausa può essere servita alla squadra di Allegri per riordinare le idee?

“Bella domanda! La rispopsta ce la possono dare solo gli uomini di Allegri in campo. I risultati e il gioco non hanno aiutato l’ambiente e vengono da un perido nero. Ci sono diverse assenze, come quella di Vlahovic e quella di Milik che peseranno. Penso che domani siano chiamati a fare una grande partita e a dare grandi risposte. credo che lo stesso Allegri ne abbia bisogno. E’ un periodo di crisi e questo match sarà fondamentale per ambiente e spogliatoio”.

Lazio-Juve in campionato e poi martedì Juve-Lazio in Coppa Italia. Quella di martedì può essere decisiva per salvare la stagione di entrambe?

“Hai detto bene, la gara di domani in campionato è importantissima per le due squadre, ma quella di Coppa è un discorso a parte. La Juventus deve dare una svolta e mettere in cassaforte il posto in Champions che è di vitale importanza; la Lazio invece, con il cambio, deve dimostrare che non è una stagione da buttare. La Coppa Italia è sempre bistrattata, ma quando si arriva in fondo è un trofeo importantissimo e siamo arrivati alla semifinale. Bisognerà giocarla pensando che sia quasi una finale. Non so se sia un doppio match salva stagione, ma è sicuramente una gara fondmentale. Per la Lazio sarebbe anche il modo per entrare in Europa”.

Il ciclo di Allegri pensi sia finito?

“Solo la società e l’allenatore con i risultati possono dare una risposta a questa domanda. Dall’esterno possiamo avere un’idea, ed è normale per tutte le squadre e per tutti gli allenatori, che dopo qualche anno le cose cambino. Credo sia fisiologico per il bene di tutti. Che il ciclo sia finito però si dovrà dire a fine stagione, in base anche ai risultati raggiunti. La nuova società ha fatto una programmazione e in Allegri hanno visto un faro. E’ un ottimo gestore, ma poi servono i risultati. Lui si è stato molto bravo in questi due anni con tutto quello che è avvenuto e ha fatto un ottimo lavoro extra campo”.

Conosci bene Tudor, ci dici quali sono i suoi pregi e cosa può dare alla Lazio dal punto di vista caratteriale?

“Al di là della sua personalità e della cattiveria agonistica che porterà alla squadra, è proprio a livello tecnico che è molto bravo. Cura ogni dettaglio di ogni match e prepara tutte le situazioni di gioco, a favore e contro. All’interno di una partita ci sono tante sotto partite: se stai vincendo o perdendo; se hai un uomo in più o un uomo in meno; gestisce bene il cronometro. Ci sono tanti dettagli che noi spettatori sottoalutiamo, ma che rendono un allenatore migliore di un altro. Lui è cresciuto tanto, all’estero ha già allenato squadre di vertice. Sono curioso di vedere come gestirà la Lazio. Spero che lui vinca, dalla prossima però! Io sono sempre tifoso juventino”.

La prossima è il derby con la Roma…

“Ha trovato un calendario complicato, stimolante. Partite belle e difficili, e sarà bravo a gestirle. Lotito non è uno sciocco, mi meraviglio che fosse libero e non lo avessero già scelto altri. E’ un’ottima persona, un ottimo allenatore, porterà entusiasmo perchè ha grande cultura del lavoro e le sue squadre giocano bene. E’ stato esonerato al Galatasaray quando era primo o secondo, per motivi assurdi e avrebbe vinto il campionato. La Lazio ha qualità. Non bisogna sminuire il lavoro di Sarri che è un grande allenatore. Dico solo che lavorano in maniera diversa, ma con atteggiamento propositivo. I giocatori devono sapere cosa fare in campo e Tudor è più attento alla fase difensiva. Igor ha fame illimitata e al tempo stesso buona esperienza. Gli manca lo step per essere considerato a un certo livello. Penso la Lazio sia fortunata ad averlo, e lui è fortunato di allenare un club simile”.