Nella mattina di ieri è finalmente arrivata la condanna che l’opinione pubblica si attendeva nei confronti di Sam Bankman-Fried, il fondatore dell’exchange di criptovaluta FTX fallito nel novembre del 2022. Un giudice federale di Manhattan lo ha infatti condannato a 25 anni di reclusione per i reati di frode e cospirazione.

La condanna è apparentemente molto dura, in linea con le aspettative. Resta però da capire quanti di questi 25 anni SBF sconterà all’interno di una struttura penitenziaria statunitense. Un quesito che ha iniziato a serpeggiare immediatamente presso l’opinione pubblica e, soprattutto, tra coloro che hanno perso i propri soldi con il crac di FTX.

Quanti anni sconterà effettivamente, Sam Bankman-Fried? 

Quanti anni sconterà realmente Sam Bankman-Fried, dei 25 che gli sono stati erogati dalla corte federale di Manhattan, la metà di quelli che poteva vedersi erogati nel peggiore dei casi? In effetti la pena è molto dura, ma anche il sistema giudiziario a stelle e strisce presenta una serie di istituti che possono consentire ai condannati di vedersi ridotta la pena, a volte anche in maniera sostanziale. 

Secondo gli esperti, in questo caso la risposta è abbastanza facile. A renderla tale il fatto che i codici e i calcoli utilizzati dal Federal Bureau of Prisons per valutare i prigionieri, incentivarli e gestire le loro condanne sono abbastanza standardizzati. 

Secondo Christopher Zoukis, un consulente dell’amministrazione penitenziaria, avendo il fondatore di FTX ricevuto una condanna superiore ai dodici mesi, con ogni probabilità potrà avvalersi di una riduzione automatica della pena del 15%. Si tratta di 3,75 anni i quali possono però essere nuovamente aggiunti alla pena nel caso in cui Bankman-Fried dovesse rendersi protagonista di qualche reato nel periodo in cui sarà detenuto.

Per il resto, ovvero 21,25 anni, il pronostico generale è che sarà trascorso interamente in custodia federale da quello che era un indiscutibile protagonista della criptosfera, prima di cadere in disgrazia.

Per capire la durezza della condanna, occorre ricordare come Bankman-Fried abbia ricevuto più del doppio della pena dell’ultima grande manager americana condannata per truffa, Elizabeth Holmes, la creatrice di Theranos condannata a 11 anni nel gennaio del 2022.

La difesa aveva dal canto suo chiesto una pena massima di sei anni. A motivarla il fatto che si trattasse di un incensurato il quale aveva compiuto reati non violenti. Con tutta evidenza, le perdite e le sofferenze causate alla clientela sono state ritenute altrettanto gravi.

Il sistema giudiziario federale è più duro

A rendere probabile lo scenario in questione è il fatto che sono pochi i programmi in grado di abbreviare il periodo di detenzione di SBF. Nella migliore delle ipotesi, comunque, potrebbero andare a incidere per periodi tra uno e due anni. Tali quindi da non mutare di molto la questione. 

Il sistema giudiziario federale, in effetti, è molto più duro di quelli messi in campo dai singoli Stati. Ad esempio, il sistema delle pene californiano è in grado di incidere molto sui periodi di detenzione, arrivando a cancellarne sino a più della metà. La sua applicazione è collegata al buon comportamento dei reclusi e altri fattori, mirando a recuperare gli interessati. Il sistema federale, però, come ricordato da Zoukis, non prevede scorciatoie di questo genere.

Le uniche eccezioni che potrebbero essere utilizzate dal fondatore di FTX sono due: il First Step Act e la presenza di un disturbo derivante dall’abuso verificabile di sostanze, da trattare mediante un programma carcerario residenziale. In entrambi i casi Bankman-Fried potrebbe risparmiarsi un anno di detenzione, ma non di più.

Anche se riuscisse a mantenere un comportamento impeccabile lungo tutto il corso della sua detenzione, quindi, la sostanza non muterebbe molto. L’ex infant prodige dell’innovazione finanziaria è destinato a restare recluso sino almeno ai 51 anni. E, soprattutto, dovrà fare i conti con un regime carcerario duro.

Almeno da questo punto di vista, i tanti investitori rovinati dal crac di FTX potranno avere soddisfazione, sperando che nel frattempo possano uscire fuori risorse in grado di porre riparo ad almeno una parte delle perdite patite.