Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, emerge con preponderanza il “Bonus Mamme“, una misura di sostegno economico pensata per alleggerire il carico contributivo delle lavoratrici madri. Questo incentivo si rivolge a un ampio spettro di lavoratrici, sia del settore pubblico che privato, inclusi ambiti specifici come il personale docente e ATA (Amministrazione, Tecnica, e Ausiliari). L’obiettivo è quello di esonerare le madri lavoratrici dal versamento dei contributi previdenziali relativi a invalidità, vecchiaia, e superstiti, per un periodo che si estende fino al mese in cui il figlio minore raggiunge la maggiore età. Ecco come richiedere il Bonus Mamma 2024 per gli amministrati NoiPA e quando arriva il pagamento.
Bonus Mamma NoiPA 2024: beneficiari e requisiti per l’accesso
Il Bonus Mamme 2024 è stato strutturato per essere il più inclusivo possibile. Possono accedervi lavoratrici a tempo indeterminato, inclusi i contratti part-time e di somministrazione, nei settori pubblico e privato, agricolo, e nelle cooperative di lavoro. Un’attenzione particolare è rivolta anche a coloro che hanno figli in adozione o in affidamento, evidenziando un riconoscimento pari rispetto alla maternità biologica.
I requisiti per accedere al bonus sono chiari e definiti: è rivolto alle madri lavoratrici di almeno due figli, con l’esonero contributivo che varia in base al numero di figli e alla loro età. Per le madri di tre o più figli, il beneficio persiste fino al diciottesimo anno di età del figlio minore, mentre per quelle di due figli, l’agevolazione si applica fino al compimento del decimo anno di età del figlio più giovane.
Interessante notare che, nonostante le differenze tra settori nell’aliquota contributiva – 8,80% nel pubblico contro il 9,19% nel privato – il vantaggio in busta paga rimane sostanzialmente invariato. Le modalità di richiesta del bonus non differiscono tra i due ambiti lavorativi: le lavoratrici interessate devono semplicemente comunicare al proprio datore di lavoro l’intenzione di usufruire dell’esonero, fornendo i codici fiscali dei propri figli.
Bonus Mamma NoiPA 2024: come richiederlo e importo
L’importo massimo annuo dell’esonero contributivo è fissato a 3.000 euro, ripartiti su base mensile. Per accedere a questo sostegno, le lavoratrici devono presentare una richiesta formale al proprio datore di lavoro, che sia pubblico o privato. Le istruzioni dettagliate e le procedure specifiche sono fornite dalle amministrazioni di appartenenza, che guidano le interessate attraverso i passaggi necessari per la richiesta.
Le lavoratrici del settore della scuola possono avanzare la propria richiesta attraverso una specifica piattaforma operativa, disponibile fino all’8 aprile, seguendo le istruzioni fornite dall’area riservata del sito MIM. Per le dipendenti pubbliche gestite attraverso NoiPA, sarà invece introdotta una nuova funzionalità nell’applicativo Gestione Stipendi da aprile, che permetterà di presentare la domanda direttamente online. È quindi compito della lavoratrice comunicare all’ufficio di competenza la propria eleggibilità al bonus, fornendo, tramite un modulo di autocertificazione, i codici fiscali dei figli, con particolare attenzione al più piccolo.
L’introduzione del Bonus Mamme ha richiesto un adeguamento dei sistemi informativi gestionali, come evidenziato da NoiPA per il personale scolastico. Anche l’INPS ha svolto un ruolo importante nell’aggiornare le proprie FAQ e circolari, materiale informativo a cui bisogna fare sempre riferimento in caso si cerchino informazioni precise e specifiche sulle modalità di rilascio e ottenimento del bonus.
Tempistiche e istruzioni
La comunicazione NoiPA n. 35/2024 ha anche chiarito la tempistica per l’esonero contributivo e fornito istruzioni dettagliate per la richiesta. È importante che gli Uffici del trattamento economico aggiungano, se non già presenti, i codici fiscali dei figli nell’Anagrafica Unica – Lista Familiari per garantire l’applicazione della decontribuzione. Questo permetterà alle lavoratrici di beneficiare dell’esonero a partire dalla rata di maggio 2024, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2024. Questo significa che nel primo pagamento saranno inclusi anche gli arretrati dei primi quattro mesi dell’anno.