Ci sono voluti “soltanto” quattro anni per arrivare una sentenza della Corte Costituzionale sulla riapertura anticipata dei negozi e musei in Alto-Adige. La legge provinciale emanata l’8 maggio 2020, dopo due mesi di lockdown a causa della pandemia da Covid-19, è stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta.
Covid, la Corte Costituzionale si esprime dopo quattro anni su una legge dell’Alto Adige
Secondo i giudici costituzionali, il Consiglio provinciale altoatesino non aveva alcuna competenza in materia. Per questo motivo la Corte, tramite la sentenza 50/2024, ha dichiarato incostituzionale la legge applicata in una fase delicatissima della gestione Covid. Per la Consulta il provvedimento ha violato la competenza legislativa che in materia di “profilassi internazionale” è esclusivamente dello Stato.
La legge dell’8 maggio 2020 è stata dichiarata incostituzionale
Tra i primi a sostenere l’illegittimità delle norme volute dal Consiglio provinciale dell’Alto Adige c’è anche Luca Crisafulli, avvocato siciliano che esercita la professione a Bolzano. Dal punto di vista di Crisafulli le sanzioni erano tutte illegittime e adesso qualcuno dovrà rispondere. Per l’avvocato, un epilogo del genere era più che prevedibile.