Guerra a Gaza, Erdogan: “Non ci fermeremo finché i palestinesi non avranno uno Stato”. Usa: “Carestia presente nel nord della Striscia di Gaza”
Giorno 175 della guerra tra Israele e Hamas, mentre non fa che aumentare il bilancio delle vittime. Dodici i morti nei pressi di Khan Younis dopo un bombardamento israeliano. Mentre sono almeno 36 le persone uccise in Siria, ad Aleppo, in un raid israeliano avvenuto all’alba.
Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è arrivato a oltre 32mila morti, mentre raid israeliani colpiscono anche postazioni militari in Siria. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che quattro droni lanciati dai ribelli Houthi nel Mar Rosso sono stati distrutti.
Tutti gli aggiornamenti della guerra in Medio Oriente di oggi, 29 marzo 2024.
Usa: “Nel nord di Gaza la carestia è già presente”
Un dirigente del Dipartimento di Stato statunitense, intervistato dall’agenzia di stampa Reuters, ha dichiarato che la carestia è già presente in alcune aree della zona nord della Striscia di Gaza, mentre sarebbe un rischio – per quanto molto significativo – nel centro e nel sud del conclave.
Le sue parole arrivano dopo quelle analoghe pronunciate ieri dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aja la quale, confermando l’arrivo della carestia, aveva dato ordine a Israele di permettere il passaggio degli aiuti umanitari via terra.
Erdogan: “Non ci fermeremo finché palestinesi non avranno uno Stato”
Durante un comizio in vista delle elezioni presidenziali di domenica prossima, il presidente turco Erdogan ha promesso il sostegno al popolo palestinese nel conflitto contro Israele, finché non avranno uno Stato.
“Dico ai nostri fratelli colpiti da Israele di non avere dubbi: non ci fermeremo fino a quando non avrete uno Stato. Lo abbiamo dimostrato in Siria, Somalia, Caucaso e ora passeremo con successo anche l’esame di Gaza. Continueremo con decisione a sostenere un processo che porti alla nascita di uno Stato palestinese”.
Erdogan ha sottolineato il lavoro su più fronti della Turchia, dagli aiuti umanitari all’azione di pressione su Israele.
Irlanda si unisce al processo su genocidio Israele
Il relatore speciale dell’Onu sui territori palestinesi ha lodato la decisione dell’Irlanda di unirsi al processo per genocidio intentato dal Sudafrica contro Israele alla Corte internazionale di giustizia (ICJ).
“L’Irlanda è stata storicamente una voce forte e di principio sulla questione della Palestina, mentre altri Paesi della Ue hanno perso la bussola”
ha scritto Francesca Albanese su X.
I welcome #Ireland‘s decision to join #SouthAfrica‘s proceedings before the ICJ. Ireland has historically been a strong principled voice on the question of Palestine (while other #EU countries have lost their compass). May it continue to lead in the pursuit of justice. https://t.co/btldfQuuLV
— Francesca Albanese, UN Special Rapporteur oPt (@FranceskAlbs) March 29, 2024
Gli sfollati a nord di Israele a luglio torneranno a casa
Il capo del consiglio regionale dell’Alta Galilea, Giora Zeltz, ha annunciato che con i suoi concittadini, tornerà a vivere nella propria abitazione a luglio, quando terminerà l’ordine di evacuazione per la minaccia di Hezbollah.
“Si parla ancora di equazioni, di regole del gioco e di chi le infrange per primo, Hezbollah o le forze armate israeliane . Basta, questo non è un gioco. Noi abitanti del nord diciamo al governo… che abbiamo deciso di tornare a casa”.
Iran condanna attacchi israeliani sulla Siria
Il ministero degli Esteri iraniano ha condannato i raid aerei di Israele contro Aleppo, in Siria.
In una dichiarazione ai media nazionali, il portavoce del ministero, Nasser Kanaani, ha dichiarato:
“Gli attacchi rappresentano una chiara violazione delle norme e dei regolamenti internazionali, hanno violato la sovranità e l’integrità territoriale della Siria e rappresentano una seria minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e internazionale”.
Abu Mazen, il telegramma a Papa Francesco per la Pasqua
Il Presidente palestinese Abu Mazen ha inviato un telegramma di auguri a Papa Francesco in occasione della Pasqua.
Il testo è stato riportato dall’agenzia palestinese Wafa:
“In occasione della gloriosa Festa della Resurrezione, vorrei inviare le mie più sentite felicitazioni a Sua Santità e a tutti i credenti che la celebrano in tutto il mondo, poiché questa santa occasione coincide con il mese sacro del Ramadan. Gli abitanti della Palestina condividono la gioia di queste due ricorrenze religiose”.
Poi continua:
“Mentre i bambini della Palestina attendono la Pasqua di Resurrezione, subiscono da sei mesi una sanguinosa aggressione israeliana, che distrugge le loro anime e le loro case. I bambini palestinesi vengono uccisi, amputati, feriti o restano orfani. Ma la misericordia di Dio mantiene viva la speranza, e quando il nostro popolo oppresso vede ripetutamente gli appelli di Sua Santità Papa Francesco per fermare questa guerra brutale e per chiedere pace e giustizia, allora resta la speranza di poter far valere i propri diritti”.
Sale bilancio vittime del raid di Israele: sono 7 i miliziani Hezbollah uccisi in Siria
Sette miliziani di Hezbollah sarebbero rimasti uccisi nei raid israeliani della scorsa notte in Siria. A riportare la notizia, gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra. Nell’attacco aereo sono state uccise complessivamente 44 persone.
Usa, la carestia in alcune aeree nel nord di Gaza
“Mentre possiamo dire con sicurezza che la carestia è un rischio significativo nel sud e nel centro ma ancora non è presente, nel nord è allo stesso tempo un rischio e molto probabilmente è presente almeno in alcune aree”, lo dice un funzionario del Dipartimento americano.
La carestia è già presente almeno in alcune aree del nord di Gaza, mentre altre aree rischiano di cadere in condizioni di fame.
Il numero di camion che distribuiscono aiuti nel sud e nel centro di Gaza ha quasi raggiunto i 200 al giorno, in aumento rispetto a un mese fa, ma ne servirebbero di più, ha detto il funzionario del Dipartimento di Stato.
Gli sfollati del nord Israele annunciano che a luglio torneranno nelle loro case
“Noi abitanti del nord diciamo al governo che abbiamo deciso di tornare a casa”.
Il capo del consiglio regionale dell’Alta Galilea, Giora Zeltz, ha annunciato che, insieme ai suoi concittadini, tornerà a vivere nella propria abitazione a luglio, quando scadrà l’ordine di evacuazione imposto per la minaccia di Hezbollah che dall’avvio della guerra a Gaza lancia quotidianamente missili sul nord di Israele.
“Voi al governo siete tenuti a garantire che l’escalation della situazione al nord termini entro la fine di maggio e che la zona sia abbastanza sicura da consentirci di ritornare”, ha concluso.
Russia condanna raid Israele su Siria dove sono morte 42 persone
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova dice che la Russia condanna gli attacchi israeliani contro la Siria, definendoli “categoricamente inaccettabili”.
Durante quegli attacchi sono morte 42 persone
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, annuncia ampliamento caccia a Hezbollah
“Arriveremo ovunque: a Beirut, Damasco e in luoghi più distanti”, così il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha assicurato che lo Stato ebraico amplierà la campagna contro il movimento libanese. E aggiunge: “Israele sta passando dalla difesa al perseguimento di Hezbollah”.
La Normale di Pisa chiede lo stop al bando con Israele
La Scuola Normale di Pisa chiede di rivalutare il bando Maeci Italia-Israele. Gli studenti della Normale chiedono al Maeci, con una mozione approvata dal Senato accademico, di riconsiderare il ‘Bando Scientifico 2024′ emesso il 21 novembre 2023 in attuazione dell’accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica Italia-Israele’.
Nel testo si legge inoltre che la Normale, “richiamando integralmente i contenuti della mozione approvata dal Senato Accademico il 28 novembre 2023, rinnova con forza, anche alla luce della risoluzione Onu del 25 marzo 2024, la richiesta di rilascio degli ostaggi e di un immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza al fine di scongiurare l’ulteriore aggravarsi di una situazione umanitaria ormai disperata, che si configura ogni giorno di più come un’inaccettabile forma di punizione collettiva della popolazione palestinese”.
Sirene di allarme nel nord di Israele
Le sirene di allarme anti razzo suonano di nuovo in diverse comunità situate nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano.
Gallant, dopo attacchi in Siria: “Rafforzeremo campagna contro Hezbollah”
Dopo gli attacchi in Siria, il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant afferma che l’esercito aumenterà la campagna contro Hezbollah, soprattutto nel nord.
“Israele sta passando dalla difesa al perseguimento di Hezbollah, arriveremo ovunque operi l’organizzazione, a Beirut, Damasco e in luoghi più distanti”.
Poi ha continuato:
“Il responsabile dei gravi danni in Libano è Hezbollah e il responsabile delle numerose vittime nel gruppo Hezbollah è Nasrallah personalmente. Hanno ucciso più di 320 terroristi e chiederemo un prezzo per qualsiasi azione che venga dal Libano”.
Ramadan, venerdì di preghiera senza incidenti nella moschea di al-Aqsa
La preghiera nel terzo venerdì di Ramadan si è fortunatamente terminata senza incidenti alla moschea di al-Aqsa.
La notizia è stata diffusa dalla stampa di Israele.
Israele dice no alla tradizionale parata aerea per l’Indipendenza
L’aeronautica israeliana, per via del confitto a Gaza, ha annullato la tradizionale parata aerea annuale.
L’evento si svolgeva per il Giorno dell’Indipendenza che, quest’anno cade il 14 maggio. Annullata anche quella di Eilat, a sud di Israele.
La notizia arriva dal capo di stato maggiore dell’esercito Herzi Halevi e il ministro della Difesa Yoav Gallant.
Raid contro stazione della polizia a Gaza City: almeno 17 morti
Almeno 17 morti nel raid condotto contro una stazione della polizia nel quartiere di Shujaiya, a Gaza City.
Lo ha riferito il governo di Hamas, accusando Israele di essersi macchiata di un massacro.
“Condanniamo i crimini commessi dall’esercito di occupazione israeliano e il suo continuo prendere di mira le forze di polizia civili che forniscono servizi umanitari al nostro popolo palestinese”
ha dichiarato Hamas, secondo quanto riporta al-Jazeera. Poi ha aggiunto:
“Riteniamo l’Amministrazione americana, la comunità internazionale e l’occupazione israeliana pienamente responsabili di questi crimini in corso”.
Manifestazione Gerusalemme, polizia disperde picchetto ‘anti-guerra Gaza’
La polizia di Gerusalemme ha disperso con la forza le persone che oggi si sono radunate in occasione della manifestazione contro la guerra. premier Benyamin Netanyahu per protestare contro la guerra a Gaza.
Netanyahu nei prossimi giorni ivierà delegazioni a Doha e Cairo
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha autorizzato ad inviare nei prossimi giorni le proprie delegazioni a Doha e al Cairo.
Gaza, 45 bambini palestinesi feriti evacuati in Algeria
Quarantacinque bambini palestinesi e sei algerini feriti a Gaza, insieme ad oltre sessanta accompagnatori, sono arrivati ieri sera all’aeroporto militare di Boufarik, a sud di Algeri.
Provenivano dal Cairo, in Egitto, a bordo di due aerei dell’aviazione militare algerina. Il viaggio è stato organizzato in fretta per prestare le giuste cure ai feriti.
La responsabile della Mezzaluna Rossa algerina ha affermato che i 45 piccoli hanno riportato ferite di varia natura e saranno curati dai servizi medici dell’esercito in Algeria.
Manifestazione contro la guerra a Gerusalemme, 4 arresti
A Gerusalemme si è svolta una manifestazione contro la guerra a Gaza e per attirare attenzione sulla terribile situazione umanitaria nella Striscia. Lo riferisce Haaretz, annunciando che quattro persone sono state arrestate.
Hezbollah, missili contro Israele per la vendetta dell’attacco ad Aleppo
Vendetta contro gli attacchi israeliani su Aleppo, in Siria. Per queste azioni, secondo quanto riportato dalle fonti locali, hanno perso la vita 6 combattenti di Hezbollah.
Il movimento armato libanese ha annunciato di aver lanciato dei missili Burkan contro la base militare israeliana in Alta Galilea.
Ankara conferma la visita di Erdogan negli Usa il 9 maggio
Il capo dei servizi segreti turco, Ibrahim Kalin, incontrerà oggi una delegazione da Washington, per parlare della visita negli Usa, in programma il 9 maggio, del Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan.
Lo riporta la tv di Stato turca Trt.
Attacco a Damasco, morto colonnello siriano
Un colonnello dell’esercito siriano in contatto con con Hezbollah, è morto in un attentato all’interno della sua auto, esplosa nella periferia di Damasco. La notizia arriva dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Cesvi, a Gaza consegnate 18 tonnellate di cibo salvavita
L’alimento consegnato da Cesvi è a base di pasta di arachidi arricchita di proteine e sali minerali, usato come cibo terapeutico pronto all’uso per i bambini gravemente sottopeso, nelle situazioni di emergenza umanitaria.
È particolarmente adatto alle situazioni estreme, perché non va diluito con acqua e può essere somministrato facilmente in qualsiasi contesto, evitando rischi di contaminazione.
Sono 180 mila le bustine di cibo terapeutico consegnate da Cesvi a diversi ospedali e cliniche mediche di Gaza, che attraverso le proprie equipe si stanno occupando di somministrare la terapia alimentare a migliaia bambini affetti da malnutrizione acuta grave e moderata.
“Noi di Cesvi da quasi 40 anni operiamo per contrastare la malnutrizione infantile in diversi contesti nel mondo, come nel Corno d’Africa, da sempre afflitto da queste problematiche. È la prima volta che ci troviamo a operare nel settore della malnutrizione in un Paese così vicino come Gaza, è qualcosa che non ci saremmo mai immaginati. In questa situazione di gravissima emergenza possiamo portare la nostra expertise sperando di salvare dalla fame il numero più alto possibile di bambini, a cominciare da quelli gravemente malnutriti”, aggiunge Vignola. “A ottobre Cesvi ha aderito all’appello urgente per il cessate il fuoco lanciato a livello internazionale, nella speranza di evitare la catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza. Non è accaduto: continuiamo a contare i morti e veder crescere la distruzione. Intervenire è una responsabilità collettiva, sebbene sia complicato dall’insicurezza sul campo e dalle difficoltà logistiche”.
Houthi, in tutto attaccate 86 navi, azione Usa inefficace
Sono in tutto 86 le navi attaccate dagli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso da novembre scorso a oggi. A renderlo noto è stato il leader del movimento sciita yemenita, Abdulmalik Al-Houthi, con un discorso andato in onda sulla televisione e megafono del gruppo, al Masirah, in cui rivela che le forze navali di Usa e Inghilterra hanno effettuato 13 attacchi contro lo Yemen solo nell’ultima settimana.
L’esponente Houthi descrive tali attacchi Usa come “inefficaci”, poiché non avranno nessuna conseguenza sulle attività del movimento sciita sostenuto dall’Iran. In base a quanto reso noto solo questa settimana sono stati effettuati 9 attacchi e un totale di 10 “operazioni” contro la città israeliana di Eilat, in cui sono stati utilizzati 37 razzi e droni. Nel suo discorso, Abdulmalik Al Houthi è tornato a chiedere la fine degli attacchi di Israele su Gaza.
Il bilancio delle vittime di Gaza sale a 32.623
Il numero di persone uccise nella guerra di Israele a Gaza dal 7 ottobre è salito a 32.6233, secondo il Ministero della Salute dell’enclave. Gli attacchi israeliani a Gaza hanno anche ferito almeno 75.092 persone.
Il ministero ha aggiunto che 71 persone sono state uccise e 112 ferite nelle ultime 24 ore.
Combattimenti in corso vicino all’ospedale Nasser a Khan Younis
I combattimenti sono in corso tra le forze israeliane e i combattenti palestinesi vicino all’ospedale Nasser, nella città meridionale di Khan Younis a Gaza. Le Brigate Qassam, l’ala armata di Hamas, hanno detto di aver preso di mira i soldati israeliani con proiettili di artiglieria nelle vicinanze del complesso, uccidendo e ferendone molti.
Israele intensifica gli attacchi nonostante le pressioni della comunità internazionale
È passata meno di una settimana da quando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza, quando ha approvato una risoluzione. Oggi, la Corte ha stabilito che gli aiuti umanitari devono fluire nel nord di Gaza mentre la carestia si diffonde.
A terra, niente di tutto questo è accaduto. Non c’è tregua, e c’è un’ondata di attacchi israeliani.
C’è stato un nuovo attacco a un club sportivo nella parte orientale di Gaza. Ci è stato detto che le persone all’interno del club erano provenienti da diverse parti di Gaza e che si rifugiavano lì.
Sette persone sono state uccise con diverse altre ferite. La tragedia di questo attacco è che non ci sono strutture sanitarie disponibili nella zona.
A Khan Younis, nel sud di Gaza, l’esercito israeliano ha continuato con i suoi bombardamenti di artiglieria in diverse parti della città con la presenza di droni e aerei da combattimento in tutta la città. Un gruppo di persone è stato ferito da un incendio di droni e trasferito all’ospedale europeo di Gaza.
Ong, salito a 42 il bilancio dei morti del raid di Israele in Siria
Secondo una Ong è salito a 42 vittime il bilancio degli attacchi israeliani sulla città siriana settentrionale di Aleppo.
Nel raid sarebbero stati uccisi anche cinque membri del gruppo armato libanese Hezbollah.
The sounds of explosions are still heard in Aleppo, Syria, as the IOF launches what local sources are calling the most violent IOF attack on Syria in recent history.
— Suppressed Voice (@SuppressedNws) March 29, 2024
US-aligned terrorist organizations in Idlib exploited the zionist attack and coordinated the launch of several… pic.twitter.com/dsnRcKE5rh
IDF, continuano attacchi nel centro di Gaza e all’ospedale Shifa
Le forze armate israeliane stanno portando avanti le operazioni nel centro della Striscia di Gaza e sull’ospedale di Shifa. Lo ha confermato l’IDF su Telegram.
Nel comunicato si legge che continua l’attività operativa “nell’area dell’ospedale di Shifa”, cercando di “limitare i danni ai civili, ai pazienti, alle équipe mediche e alle attrezzature mediche”. Nelle ultime 24 ore, i soldati israeliani hanno “eliminato terroristi”.
In particolare, è stato ucciso “uno dei massimi comandanti del gruppo terroristico Hamas”.
Quanto al centro della Striscia, l’intelligence dell’IDF riferisce che sono stati distrutti “numerosi razzi puntati verso Israele”.
🔴ELIMINATED: The Head of Manpower in Hamas’ Military Wing, Ra’ad Thabat.
— Israel Defense Forces (@IDF) March 28, 2024
Thabat was known to be among Hamas’ top 10 senior commanders and was responsible for R&D and strengthening systems, as well as being the head of Hamas’ Production Unit.
He was found and eliminated during… pic.twitter.com/VTWMXK7bEo
Il Giappone torna a finanziare UNRWA
Il Giappone ha deciso di tornare a finanziare l’agenzia l’UNRWA dopo la decisione di sospendere i fondi in seguito alle accuse che hanno coinvolto alcuni dipendenti.
La decisione di Tokyo avviene dopo che la Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha deciso che Israele consenta il passaggio più consistente di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, dato che nel territorio la carestia è ormai una realtà.
Per questa ragione, la Corte ha chiesto che Israele adotti “tutte le misure necessarie ed efficaci per garantire, senza indugio” la fornitura “dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria urgentemente necessari”.
USA: “Distrutti 4 droni Houthi nel Mar Rosso”
Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha riferito di aver distrutto ieri, 28 marzo, 4 droni dagli Houthi yemeniti nel Mar Rosso.
Gli attacchi avevano preso di mira una nave della coalizione e a una nave da guerra statunitense. Non sono stati segnalati feriti o danni.
Siria, 36 morti per raid israeliano su Aleppo
Almeno 36 soldati siriani sono morti in un attacco israeliano avvenuto all’alba di oggi, 29 marzo, e che ha preso di mira la regione di Aleppo, nel nord della Siria.
Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh). Una fonte militare citata dall’agenzia ufficiale siriana Sana ha riferito di “diversi morti e feriti tra civili e soldati” nel raid contro postazioni militari nei pressi di Aleppo.
🇸🇾 Israel is bombing Aleppo, Syria. Initial casualty reports say 33 dead. pic.twitter.com/tZDVaFxz2W
— DD Geopolitics (@DD_Geopolitics) March 29, 2024
jihadista ammette violenza su israeliana il 7 ottobre
Un militante della Jihad islamica ha confessato di aver violentato una donna israeliana durante il massacro del 7 ottobre, oltre ad aver ucciso civili.
A riferirlo è l’unità 504 della direzione dell’intelligence dell’Israeli Defense Forces.
Manar Mahmoud Muhammad Kasem, agente della forza navale dell’organizzazione terroristica della Jihad islamica, è stato arrestato all’inizio di marzo. Durante il suo interrogatorio ha descritto tutte le atrocità commesse.