Fine della corsa per il Re delle Criptovalute. L’imprenditore statunitense Sam Bankman-Fried è stato condannato a 25 anni di prigione per frode e appropriazione indebita.

Sam Bankman-Fried condannato a 25 anni: i motivi

Il 32enne, un vero e proprio genio della sua generazione, fondatore ed ex amministratore delegato di FTX, è stato riconosciuto colpevole dei reati di frode e cospirazione a seguito del terribile crack dell’exchange di criptovalute.

L’uomo si è appropriato indebitamente di miliardi di dollari, fondi che all’epoca i clienti avevano depositato ad FTX per condurre le proprie operazioni di trading crypto.

La condanna proviene dal Tribunale di New York, nella figura del giudice Kaplan, che ritiene Bankman-Fried in grado di “fare qualcosa di molto più brutto in futuro” e “un rischio che non è possibile correre”.

Secondo l’autorità, l’imprenditore avrebbe mentito sotto processo, dichiarando di non aver mai prelevato denaro appartenuto ai suoi clienti.

Confiscati 11,2 miliardi di dollari all’imprenditore

Il giudice oltre la carcerazione, ha ordinato la confisca di 11,2 miliardi di dollari al 32enne. Questi soldi non saranno restituiti ai clienti truffati, in quanto i risarcimenti per una mole così alta di acquirenti è praticamente impossibile.

Kaplan ha infine respinto l’argomentazione di Sam Bankman-Fried secondo cui i suoi investitori non avrebbe perso denaro. In realtà, i clienti di FTX avrebbero perso 8 miliardi di dollari, gli azionari di FTX 1,7 miliardi e i finanziatori di Alameda Research 1,3 miliardi.

Gli avvocati del giovane potrebbero fare ricorso in appello per ottenere un massivo sconto della pena.