Appuntamento allo stadio Olimpico sabato pomeriggio alle ore 18.00: la Lazio di Tudor è pronta all’esordio contro la Juventus. Il nuovo allenatore sta lavorando con la squadra da poco più di una settimana. Poco tempo per cambiare radicalmente le cose, ma abbastanza per ricevere qualche risposta. L’ex calciatore bianconero ha cercato di normalizzare le cose, di riportare serenità a un ambiente depresso e di ricompattare lo spogliatoio. Al termine della stagione mancano ancora 9 giornate e in ballo c’è anche la Coppa Italia. La stagione si può ancora salvare e si dovrà ripartire con il piede giusto. Per commentare l’esordio di Tudor in Lazio-Juventus, Mauro Tassotti, che in biancoceleste ha fatto il suo esordio nel calcio che conta, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Lazio-Juventus, Tassotti a Tag24
Dopo giorni di ipotesi, chiacchiere ed esperimenti, l’attesa è quasi finita. Manca sempre meno e finalmente i tifosi biancocelesti potranno vedere la Lazio di Tudor all’opera. Cambierà modulo? Ripartirà dalla difesa a 4? Come starà la squadra dal punto di vista mentale? E soprattutto, il nuovo allenatore ripartirà dai senatori o farà fuori qualcuno? Tante domande che al momento non trovano risposta, ma tutto sarà più chiaro dopo il match di sabato contro la Juventus. Il compito è difficile e Tudor lo sa bene. La Lazio dovrà affrontare i bianconeri in crisi prima in campionato, e 3 giorni dopo anche in Coppa Italia per poi chiudere la settimana con il derby. Il calendario è complicato ma al tempo stesso stimolante e le prime risposte dovranno arrivare subito. Per commentare l’esordio di Tudor in Lazio-Juventus, Tassotti, che ha vestito biancoceleste all’inizio della sua carriera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
A Roma la curiosità è tanta, lei pensa che Igor Tudor possa essere l’uomo giusto e si aspetta un cambio di rotta immediato, già dalla partita di sabato?
“Mi aspetto una Lazio completamente diversa perché effettivamente si tratta di due allenatori completamente diversi. Penso che la scelta di Tudor sia stata fatta un po’ nella visione di ciò che c’era prima, non tanto di ciò che è stato fatto con Sarri. A mio avviso sarà una Lazio che assomiglierà più alla squadra di Simone Inzaghi che a quella di Maurizio”.
Tudor sta lavorando con la squadra da poco più di una settimana e dovrà affrontare subito la Juventus. Otto o nove giorni possono bastare per passare dalla difesa a 4 alla difesa a 3 e cambiare modulo?
“Credo proprio di sì perché questi calciatori conoscono molto bene ogni modulo e molti di loro hanno già avuto esperienze sia giocando a 4 che giocando a 3. Il tempo è quello che è, non si può pensare di trovare una squadra perfetta. Sono convinto però che i biancocelesti possano farlo. Ci sono squadre che lo fanno addirittura a gara in corso o da una partita all’altra, in base all’avversario che vanno ad affrontare. A maggior ragione potrà farlo la Lazio”.
Il cambio di modulo rischia di sacrificare Felipe Anderson, ma la suggestione è quella di vederlo come quarto a destra, a tutta fascia. È un’ipotesi percorribile?
“Credo che sia un ruolo che può fare e capisco che ci sia molta curiosità in tal senso da parte dei tifosi della Lazio e di tutti coloro che l’hanno sempre seguita. Parliamo di un calciatore che ha qualità, e che solitamente vediamo dalla metà campo in su. Mi sembra uno molto generoso e potrebbe anche diventare un calciatore a tutto campo. Fare il quarto richiede grosso sacrificio e mi sembra che lui possa farlo”.
La Juventus è una squadra in crisi e la Lazio dovrà affrontarla sia in campionato che in Coppa Italia. La partita più importante è la prima oppure conta di più quella di martedì?
“Io penso che tra le due sia più importante quella di Coppa Italia, arrivati a questo punto. Probabilmente per la Lazio, guardando alla classifica, la possibilità di tornare in Europa, passa soprattutto dal trofeo nazionale. Anche la Juventus però ha bisogno di trovare velocemente una vittoria, che manca ormai da troppo tempo. Parliamo di una squadra che deve ritrovare continuità e mettere in fila qualche risultato, per poter mettere in cassaforte il posto in Champions”.
Anche per la Juventus la Coppa Italia sarebbe un modo per salvare la stagione?
“L’obiettivo della Juventus, sin dall’inizio dell’anno, è sempre stato quello di raggiungere la qualificazione in Champions e penso che quel traguardo sarebbe comunque più importante della Coppa Italia. Trovarsi fuori dalla massima competizione Europea non deve essere neanche contemplato”.
La nuova Lazio deve ripartire ancora da Ciro Immobile oppure il ciclo è finito?
“Da lontano è sempre difficile giudicare e conoscere profondamente queste cose. Ciro è stato un giocatore importantissimo per la Lazio e ha sempre fatto annate straordinarie, ma in questa stagione ha incontrato parecchie difficoltà, forse per la prima volta. Solo chi è davvero interno all’ambiente può giudicare se il ciclo è finito oppure se c’è ancora modo di recuperare. In ogni caso la Lazio dovrà coprirsi le spalle con un giocatore già pronto e affidabile”.