Cos’è il Minnesota Test? Si tratta di un test psicoattitudinale approvato dal Consiglio dei Ministri e introdotto all’interno del concorso pubblico per la Magistratura.

A partire dal 2026, infatti i candidati al ruolo che avranno superato la prova scritta, dovranno sottoporsi, prima dell’esame orale, ai test psicoattitudinali basati sul modello di quelli svolti nei concorsi militari e di polizia che si ispirano proprio al Minnesota Test.

Cos’è il Minnesota Test: come funziona

Questo tipo di test, nato nel 1942, è conosciuto anche come Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI), e di fatto è un test della personalità costituito da 567 domande a risposta multipla, a cui il candidato dovrà rispondere vero o falso a seconda che consideri l’affermazione prevalentemente vera o prevalentemente falsa.

Gli autori di questa prima edizione furono lo psicologo Starke R. Hathaway e il neuropsichiatra J. C. McKinley che in questo modo hanno creato un test pratico in grado di elaborare diagnosi psichiatriche.

Nel tempo ci sono stati vari adattamenti che hanno permesso al test di offrire sempre di più una più ampia prospettiva e di essere in grado di valutare la stabilità emotiva, la personalità e la capacità di adattamento di una persona.

La versione italiana dell’MMPI risale invece al 1995 ed è stata curata da Paolo Pancheri e Saulo Sirigatti.

Attualmente questo tipo di test, viene utilizzato in ambiti relativi alla psicologia del lavoro, della psicologia giuridica e nell’orientamento.

L’obiettivo

Lo scopo del test è quello di identificare le tendenze della personalità ed eventuali disturbi mentali.

Proprio per il suo obiettivo l’MMPI non è un test che prevede risposte giuste o sbagliate, ma semplicemente sincere, poiché rivolte alla personalità di chi lo sta eseguendo.

Le aree principali esplorate e valutate attraverso il Minnesota Test durante i concorsi sono prevalentemente cinque:

  • La stabilità emotiva: si cerca una buona gestione delle emozioni e una forte capacità di affrontare lo stress in situazioni ad alta pressione.
  • L’affidabilità: si cercano candidati che siano onesti e affidabili, in grado di rispettare le leggi e le regole.
  • L’adeguata capacità di giudizio: i candidati devono essere in grado di prendere decisioni ponderate e basate sulla logica, specialmente in situazioni critiche.
  • Il comportamento sociale: si cerca la capacità di interagire in modo efficace con i colleghi e con il pubblico.
  • La resistenza allo stress: i candidati devono essere in grado di gestire lo stress rimanendo calmi anche sotto pressione.

Le domande e la valutazione dei test

Solitamente alcune domande a cui rispondere sono in realtà affermazioni che affrontano questioni generiche mentre altre sono più specifiche e riguardano anche temi relativi alla propria famiglia e a se stessi. 

Gli argomenti trattati sono molti e includono atteggiamenti personali dei futuri magistrati, emozioni, comportamenti sociali ma anche l’ambito dello stress.

Una volta risposto a tutte le domande il test verrà valutato in modo da individuare vari aspetti caratteriali e la possibile presenza di una varietà di disagi e disturbi psicologici e/o patologie psichiatriche.

Il metodo di valutazione usato per questi test si basa su tre diversi tipi di scale creati con lo scopo di valutare in quale misura il candidato ha compilato il questionario con sincerità e accuratezza.

La prima scala utilizzata è quella clinica di base che considera le dimensioni più significative della personalità del candidato ed esplora aspetti psicologici come la presenza di sintomi di tipo depressivo, rituali fobici e comportamenti di tipo ossessivo-compulsivo.

Il secondo tipo di scala usata è quella supplementare che approfondisce temi legati al livello di stress o di disagio, ma anche la capacità di gestione della frustrazione, il livello di adattamento emotivo degli studenti e la percezione del ruolo sessuale.

Infine, il terzo tipo di scala usato è quella di contenuto che approfondisce le diverse variabili della personalità, tra cui processi di pensiero di tipo psicotico, problemi di controllo della rabbia, presenza di conflitti familiari e sul lavoro o anche atteggiamenti negativi verso i trattamenti di salute mentale.

In genere, il tempo a disposizione per rispondere varia dai 60 ai 90 minuti.

Un punteggio finale particolarmente alto, potrebbe indicare la presenza di problemi psichici. Un punteggio medio specifica un adattamento a una particolare patologia, mentre un punteggio basso determina l’assenza di patologie.