Il caso Acerbi-Juan Jesus è lontano dall’essere chiuso, l’assoluzione del giocatore continua a far discutere, un ponte verso i tanti punti interrogativi che circondano la vicenda, anche se Fabiano Santacroce su una cosa è certo: “Questa vicenda lascia dietro una grande sensazione di tristezza“.

Non utilizza a caso questa parola l’ex difensore del Napoli. Tristezza nel dover parlare nel 2024 ancora di certi argomenti che non si possono catalogare come cose di campo secondo Santacroce. Che non si risparmia quando dice la sua in esclusiva a “Tutto Sport” su Radio Cusano Campus: “Le continue bugie lo hanno portato a fare una figuraccia insieme a quelli che lo hanno sostenuto.

Caso Acerbi-Juan Jesus, le parole di Fabiano Santacroce

Il campionato riparte, ma la testa ancora rimane lì. Il caso Acerbi-Juan Jesus ha visto il difensore dell’Inter venire assolto dalle accuse del collega brasiliano, che ha espresso tutta la sua amarezza con un comunicato sui profili officiali del Napoli. Molti si aspettavano un epilogo diverso, compreso Fabiano Santacroce.

D: Cosa ci lascia la vicenda relativa al caso Acerbi-Juan Jesus?

R: Tristezza. Una situazione dalla quale tutti ne potevano uscire meglio.

D: C’è chi dice che doveva finire dentro il campo, ma forse non tutto può essere relegato al rettangolo verde…

R: Anche no. Le cose di campo possono essere un calcio dato, la furbizia usata, un insulto per deconcentrare; ma l’insulto razzista non è una cosa di campo, non dovrebbe esserci specie in un rettangolo verde e da parte di un giocatore della Nazionale. Nonostante Juan Jesus abbia usato uno degli assist più belli per uscirsene fuori bene, anche l’andare a perpetrare le continue bugie hanno portato a fare una figuraccia ad Acerbi e a quelli che lo hanno sostenuto.

D: Le giustificazioni di Acerbi sono state bugie?

R: Sì, si vedeva fin da subito dalle scuse che ha fatto a Juan Jesus in campo. Se non avesse detto quelle parole non si sarebbe dovuto scusare. È stato fortunato che nel 2024 non ci sia stata una ripresa di quello che è accaduto in campo con tutte le telecamere, è stato fortunato a non essere stato ripreso e se l’è cavata così. Si potevano risparmiare tante cose, di sicuro se ne denota una oltre al tatto, ovvero l’intelligenza: ci vuole un briciolo d’intelligenza per sapere che non si può insultare una persona di colore in quella maniera.

Uomo di ferro

Juan Jesus ha ricevuto solidarietà dal Napoli e da tantissimi tifosi, partenopei e non. Per Fabiano Santacroce tutto questo non avrà ripercussioni su di lui.

D: Credi che Juan Jesus sarà scosso alla ripresa?

R: No, purtroppo sono cose a cui siamo abituati, ne ho passate tante anche io. E’ brutto quando te le senti dire da un ragazzo, quando te lo senti dire da un uomo che dovrebbe essere un educatore ti dispiace, ti cascano gli attributi.

D: Si è andato a creare un precedente che rischia di farci fare tanti passi indietro sull’argomento razzismo?

R: No, è stato creato un precedente che va di pari passo con quella che è la legge italiana. Ci sono sicuramente delle scappatoie e delle falle, anche se vedi una persona che si scusa in quella maniera perché sa di aver commesso un fatto, se non hai una prova video non puoi fargli nulla.

Il Napoli riparte

Il discorso si è poi spostato sul calcio giocato, con Fabiano Santacroce che ha detto la sua sul cammino del Napoli targato Calzona.

D: Come intravedi questo Napoli? Non sembra esserci questa grande mano di Calzona.

R: Io ho notato tanto sotto il punto di vista del gioco, soprattutto in fase di idee rispetto agli altri due allenatori. Si vede che doveva essere lui quello iniziale. Il problema è che Il Napoli non riesce ad essere bilanciato: prende troppe ripartenze da qualsiasi avversario, concede a chiunque.

D: La certezza sembra essere quella in cui Calzona non sarà l’allenatore del Napoli anche l’anno prossimo. Continueresti con lui?

R: A me dispiacerebbe perché è il tecnico più adatto a questo Napoli. L’anno scorso dopo aver avuto il miglior allenatore in Italia lo abbiamo sostituito con il peggiore; quindi, ho un po’ paura delle scelte di De Laurentiis, sono curioso di vedere dove ricade. Di sicuro questa è una squadra che in dieci anni è stata costruita in una maniera, prendere un altro tipo di allenatore dovrebbe portare ad un cambiamento radicale.