Con l’arrivo dell’estate 2024, giungono anche nuovi propositi e tra essi spiccano i progetti per le ferie imminenti. Dove ci recheremo in vacanza? I più organizzati potrebbero già aver avviato le prenotazioni di alberghi e voli, mentre altri potrebbero ancora trovarsi nella fase di pianificazione. In aiuto di queste ultime persone potrebbe intervenire la mappa di International SOS, che dettaglia il livello di rischio di ogni Paese del globo.
Dove non viaggiare nel 2024?
Consultando il sito web di International SOS, è possibile trovare ben quattro mappe distinte. La prima riguarda i rischi medici e la salute in generale. La seconda presenta le problematiche legate alla sicurezza. Segue poi una mappa che focalizza l’attenzione sulla salute mentale in varie parti del mondo. Infine, per la prima volta, quest’anno è stata introdotta una mappa dedicata ai cambiamenti climatici, che indica le aree più inclini a eventi meteorologici estremi.
Salute
Vi sono Paesi dove i rischi medici sono considerati medi (ossia dove l’assistenza sanitaria di qualità è solitamente reperibile solo tramite fornitori selezionati), tra cui la maggior parte degli Stati dell’America centrale e del Sud, ma anche alcuni Paesi europei come Lettonia, Lituania, Bielorussia, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Romania, Moldavia, Serbia, Bulgaria e Albania.
In altri Paesi, il rischio medico è considerato variabile, come nel caso di molti Paesi del sud-est asiatico, dove in genere sono disponibili cure mediche e odontoiatriche di qualità, nonché servizi di emergenza solo nelle principali città.
Tuttavia, International SOS evidenzia i Paesi che nel 2024 rappresentano i maggiori rischi per la salute. Si tratta di luoghi in cui molti farmaci potrebbero non essere disponibili e le cure specialistiche potrebbero risultare estremamente limitate anche nelle città. Nei casi estremi, si parla di assistenza sanitaria “quasi inesistente” o “gravemente sovraffollata”, di infezioni trasmesse tramite cibo e acqua e di malattie infettive potenzialmente letali. Questi includono la maggior parte delle nazioni africane, nonché vari Paesi dell’Asia centrale, come Mongolia e Nepal.
Nell’elenco dei Paesi più pericolosi per la salute troviamo invece Haiti, Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Burkina Faso, Niger, Libia, Sudan, Sud Sudan, Eritrea, Repubblica Centrafricana, Somalia, Burundi, Yemen, le isole Comore, Siria, Iraq, nonché Cisgiordania e Striscia di Gaza, e persino Corea del Nord.
C’è anche la mappa che evidenzia la percentuale di popolazione affetta da problemi di salute mentale, come depressione, ansia, disturbi bipolari, disturbi alimentari e schizofrenia. Questo aspetto è particolarmente rilevante se considerato nell’ambito del turismo.
Tra i Paesi con la percentuale più alta di abitanti che soffrono di tali patologie troviamo Groenlandia, Spagna, Portogallo e Irlanda in Europa, seguiti da Iran, Australia e Nuova Zelanda, dove si stima che tra il 17,5% e il 20% della popolazione sia interessata.
Al contrario, la percentuale più bassa, compresa tra il 7,5% e il 10%, è registrata in Corea del Sud, Guyana francese e Kosovo.
Sicurezza
Per quanto riguarda i rischi di livello medio legati alla sicurezza, troviamo molte nazioni dell’Asia centrale come Turkmenistan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Russia e Mongolia. Tra gli altri Paesi con rischi medi figurano varie nazioni africane e dell’America centrale, come Messico, Guatemala, Belize, El Salvador, Nicaragua e Repubblica Dominicana. Lo stesso vale per Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Brasile e Guyana.
I rischi più elevati si incontrano invece in Paesi come Venezuela, Haiti, Honduras, Mali, Burkina Faso, Nigeria, Sudan, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Pakistan, Myanmar e Papua Nuova Guinea. Mentre i pericoli definiti “estremi” sono riscontrabili in Ucraina, Siria, Iraq, Afghanistan, Yemen e Somalia. Al momento, Israele, Gaza e Cisgiordania sono classificati con un livello di rischio medio, probabilmente perché i dati considerati vanno fino a novembre.
Cambiamento climatico
Passiamo ora alla novità di quest’anno, ossia la mappa dei Paesi soggetti a rischi climatici.
I rischi climatici di livello “medio” si manifestano in alcuni Stati molto frequentati per i viaggi nel sud-est asiatico, come Indonesia, Vietnam, Thailandia, Cambogia e Laos. Anche diverse destinazioni africane come Sudafrica, Tanzania e Kenya rientrano in questa categoria.
Tuttavia, le nazioni più colpite dai cambiamenti climatici in modo severo includono Libia, Burkina Faso, Liberia, Sudan, Camerun, Repubblica del Congo, Uganda, Burundi, Madagascar, Pakistan, India, Bangladesh, Myanmar, Filippine, Papua Nuova Guinea, Armenia, Haiti, Brasile e Messico. Mentre quelli dove i rischi sono classificati addirittura come “molto alti” sono Afghanistan, Siria, Iraq, Yemen, Etiopia, Somalia, Sud Sudan, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Ciad, Nigeria, Niger, Mali e Mozambico.