Nove giornate per poter gonfiare il petto, il Napoli non ha altra soluzione possibile per poter provare a raddrizzare una stagione con molti scuri e pochi chiari, con Giuseppe Bruscolotti che ha la ricetta giusta: “La squadra deve osare“.
Niente più ricerca spasmodica del bel gioco, per l’ex difensore partenopeo bisogna badare al sodo, i margini di errore si sono annullati, ora serve solo vincere. Con la speranza che i giocatori impegnati in Nazionale arrivino in forma visto il rush finale che attende gli Azzurri.
In esclusiva a Tag24 Giuseppe Bruscolotti ha parlato anche del lavoro di mister Calzona, dove “i miglioramenti non sono stati così netti”.
Un Napoli di cuore, le parole di Giuseppe Bruscolotti a Tag24
Risalita difficile, ma non impossibile. Il Napoli vuole provarci, nonostante la netta distanza dalla zona Champions, che può essere agguantata solo se Osimhen e compagni oseranno di più in campo secondo Giuseppe Bruscolotti.
D: Sarà una squadra più convinta?
R: Lo devono dire loro, noi da fuori non possiamo avere il polso della situazione, quindi in primis i giocatori devono partire forte. Bisogna vedere le condizioni dei nazionali che rientrano così da poter avere un gruppo al completo.
D: A sensazione cosa ti aspetti?
R: Che osino, il momento glielo impone. Le partite vanno giocate col cuore, ma principalmente con la testa, perché bisogna valutare i momenti a dovere, così come successo a Milano. Negli ultimi 15 minuti poteva osare di più contro l’Inter, visto che la squadra di Inzaghi era sulle gambe.
D: Tu hai visto miglioramenti con Calzona?
R: A tratti fa vedere qualcosa, ma gli errori si ripetono sempre e sono sempre quelli, si prendono i soliti gol con gli stessi errori di distrazione. Adesso si è creato anche il problema con Osimhen, che a volte c’è e altre no, bisognerà valutare le condizioni di Kvara, se non avrà un problema serio dopo la Georgia.
Risalita possibile?
Sarà un Napoli capace di poter risalire la china? Questo il pensiero di Giuseppe Bruscolotti.
D: Secondo te il Napoli può risalire la classifica?
R: La possibilità è dovuta dalla matematica che non ti condanna, però ci vuole una squadra più grintosa in campo, con tanto agonismo. Questo palleggio lungo non è la soluzione, adesso serve più velocità e profondità, ma se manca Osimhen questo è di difficile attuazione.
D: Da chi ti aspetti maggiori risposte?
R: Dai veterani, i nuovi non sono riusciti a lasciare il segno fino ad ora. Si stava meglio quando si stava peggio (ride).
D: Sul caso Acerbi-Juan Jesus?
R: Me lo tengo per me, posso dire solo che tutto questo chiasso non lo avrei fatto. Avrei risolto tutto in campo, non portandola fuori.