La dieta del gruppo sanguigno è uno stile di alimentazione molto popolare e seguito in tutto il mondo che promette di apportare numerosi benefici sulla salute grazie alla scelta degli alimenti studiata su misura per ognuno dei 4 gruppi di appartenenza basata sull’associazione tra alimenti e sistema immunitario. Come funziona il regime alimentare, cosa si mangia e quali sono i rischi? Vediamo tutti i pro e contro.
Dieta del gruppo sanguigno, come funziona?
La dieta del gruppo sanguigno consiste nel seguire un particolare regime alimentare quotidiano pensato su misura per ogni gruppo di appartenenza. L’idea che è alla base di questa scelta è quella di apportare benefici per la salute, stimolando il sistema immunitario ma soprattutto eliminando dal menu giornaliero alcuni cibi ritenuti dannosi per alcune tipologie.
Si tratta di uno stile molto diffuso e popolare, che ultimamente è tornato particolarmente di moda grazie ai social network. Molti scienziati e nutrizionisti hanno però criticato fortemente l’attendibilità delle promesse relative agli effetti positivi di questa dieta, sostenendo che in realtà si tratti di un metodo che non ha alcuna base scientifica e che addirittura in alcuni casi potrebbe risultare pericolosa.
Quali sono i 4 gruppi sanguigni
I 4 gruppi sanguigni suddividono la popolazione umana in base ad alcune caratteristiche comuni classificati con la presenza, o assenza, di specifici antigeni. Il sistema chiamato AB0 ne indica la presenza. Quindi questi sono: A, B, AB e 0 individuati in base agli antigeni presenti nel sangue e nei globuli rossi, mentre il gruppo 0 ha sia anticorpi A che B nel sangue ma non nei globuli rossi.
Questi sono caratterizzati dal cosiddetto fattore Rh che può essere sia positivo che negativo. In seguito ad un semplice prelievo di sangue si potrà stabilire il gruppo di ogni individuo che può essere:
- A+
- A-
- B+
- B-
- AB+
- AB-
- 0+
- 0-
Conoscere il proprio gruppo sanguigno è importante per molti motivi. Ad esempio in caso di trasfusioni, trapianti, e anche in gravidanza per escludere alcune patologie ereditarie. Tuttavia, come hanno più volte sottolineato molti specialisti, non è stato ancora provato scientificamente che ci sia una correlazione tra tali gruppi e l’alimentazione.
Cosa si mangia
La dieta del gruppo sanguigno prevede, in base al gruppo di inserire classi di alimenti e eliminare del tutto altre. Quindi la suddivisione sarà netta e chi decide di affrontare questo regime alimentare potrebbe dover del tutto rinunciare ad alcuni cibi.
Ci sono quindi alimenti considerati positivi e negativi. Non vengono indicate quantità specifiche, ma si consiglia sempre una assunzione moderata anche per i prodotti permessi.
- Il gruppo 0 dovrebbe mantenere una dieta legata più possibile alle proteine animali, evitando latticini, cereali e legumi.
- Il gruppo A invece dovrebbe puntare su un regime prevalentemente vegetariano. Frutta, verdura e legumi, evitando latticini e limitando la carne.
- Il gruppo B, può invece assumere anche latticini, ma dovrebbe moderare il consumo di zuccheri.
- Il gruppo AB, a differenza degli altri è considerato quello più evoluto, quindi con un mix equilibrato di cibi sia del menu A che B, ma sempre moderando i derivati del latte.
Benefici e rischi
A parte l’attendibilità delle prove scientifiche della dieta del gruppo sanguigno, ci sono altre problematiche che caratterizzano questo stile alimentare. Soprattutto perchè eliminando totalmente alcune categorie di cibi, il regime quotidiano potrebbe risultare fortemente squilibrato.
Comportando un rischio di carenze e patologie correlate. I possibili benefici però potrebbero esserci, dal fatto che si segue una alimentazione più sana e assumendo più verdure e prodotti freschi e limitando gli zuccheri e i prodotti industriali e trasformati.
Questo può incidere anche sul peso e sulla salute. Ma, come consigliano gli esperti, il menu dovrebbe sempre essere vario e soprattutto, per prevenire le malattie, non bisognerebbe puntare solo sulla dieta, ma considerare uno stile di vita sano ed attivo.