Durante l’anno liturgico, vi sono occasioni di particolare importanza per la Chiesa, in cui si raccomanda ai fedeli di partecipare alla Messa. Queste occasioni, conosciute come “feste di precetto”, vanno oltre la domenica, considerata il giorno del Signore, e le festività canoniche come Natale e Pasqua.
Le messe di precetto sono quelle celebrazioni eucaristiche per le quali la partecipazione dei fedeli è raccomandata dalla Chiesa. Queste rappresentano momenti significativi nel calendario liturgico, in cui i cristiani sono invitati a riunirsi per celebrare la loro fede e ricevere i sacramenti.
Giovedì Santo è festa di precetto?
Il Giovedì Santo non è giorno di precetto per la Chiesa Cattolica. Il calendario delle feste di precetto è il seguente:
- 1º gennaio: Maria Santissima Madre di Dio
- 6 gennaio: Epifania
- 19 marzo: San Giuseppe
- Ascensione del Signore
- Corpus Domini
- 29 giugno: Santi Pietro e Paolo
- 15 agosto: Assunzione di Maria
- 1º novembre: Tutti i Santi
- 8 dicembre: Immacolata concezione della Beata Vergine Maria
- Natività di Nostro Signore Gesù Cristo (Natale)
- La Santa Pasqua
- La Pentecoste
- Domenica delle Palme
- La Santissima Trinità
Cosa si celebra il Giovedì Santo?
Il Giovedì Santo segna spesso l’avvio del Triduo Pasquale, un periodo di tre giorni dedicato alla celebrazione della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo. Durante questa giornata, i fedeli si riuniscono per partecipare alla Messa della Cena del Signore, un momento solenne che ricorda l’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli prima della sua crocifissione.
Durante questa Cena del Signore, Gesù compì gesti simbolici significativi: prese il pane e il vino, li benedisse, li spezzò e li offrì ai suoi seguaci, dichiarando: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi. Fate questo in memoria di me”. Successivamente, prese una coppa di vino, la benedisse e la porse loro, dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi”.
Questo momento sacro, conosciuto come la Comunione, rappresenta per i cristiani un modo di commemorare l’amore incondizionato di Gesù e il sacrificio supremo che compì per la loro salvezza. È anche un richiamo al dovere di servirsi l’un l’altro, proprio come Gesù servì i suoi discepoli lavando loro i piedi durante l’Ultima Cena.