Fino a poco tempo fa, il Portogallo era considerato uno dei Paesi privilegiati in termini di agevolazioni fiscali, ma nel corso del 2024 ha deciso di abolire il suo regime fiscale speciale per i cittadini stranieri “non abituali”. Questo regime offriva vantaggi fiscali a stranieri, come pensionati o professionisti in settori specifici, che sceglievano di stabilirsi nel Paese. Adesso, altri Paesi come Grecia, Tunisia e Bulgaria potrebbero diventare nuove destinazioni appetibili, ma per gli italiani potrebbe emergere come alternativa la Repubblica di San Marino, data la sua vicinanza geografica.

San Marino paradiso fiscale per pensionati

San Marino offre un regime fiscale agevolato che prevede una tassazione al 6% per coloro che decidono di diventare residenti per almeno 10 anni, con redditi superiori ai 50.000 euro o un patrimonio personale superiore ai 300.000 euro. Il Segretario di Stato per le finanze e il bilancio di San Marino, Marco Gatti, ha dichiarato l’intenzione del paese di attrarre pensionati stranieri, pur con condizioni specifiche. Tra queste condizioni, oltre alla cittadinanza europea o svizzera, vi è l’obbligo di trasferire almeno un terzo del patrimonio in una banca della Repubblica e investirlo in titoli di Stato o altri strumenti finanziari.

Residenza per atipica per pensionati a San Marino

Il regime di residenza speciale per pensionati a San Marino si applica ai cittadini provenienti da paesi dell’Unione Europea, Svizzera o da quelli individuati attraverso regolamento del Congresso di Stato, a condizione che soddisfino i requisiti stabiliti dall’articolo 17, comma 1 e 2 della Legge n. 118/2010. In particolare, coloro che percepiscono una pensione e non hanno altre fonti di reddito nel territorio sammarinese possono richiedere la residenza nella Repubblica di San Marino a patto che:

  • Possiedano redditi annuali superiori a 50.000 euro o un patrimonio mobiliare non inferiore a 300.000 euro, di cui almeno un terzo deve essere trasferito in una banca sammarinese per essere investito in strumenti finanziari o titoli di Stato;
  • Non abbiano mai risieduto in San Marino in precedenza.

Per quanto riguarda i redditi da pensione estera, è prevista un’imposta del 6%, sia nel caso in cui esista un trattato contro le doppie imposizioni tra il paese d’origine e San Marino, sia nel caso in cui il paese d’origine applichi una ritenuta alla fonte. Tuttavia, se il pensionato ha avuto un reddito non inferiore a 100.000 euro annui e ha ricoperto il ruolo di dirigente o funzionario di un organismo internazionale, l’imposta dovuta è del 3%.

L’imposta sostitutiva sul reddito da pensione deve essere versata in un’unica soluzione entro la scadenza prevista per il saldo delle imposte sui redditi. Questo regime fiscale, legato alla residenza speciale per pensionati, ha una durata di 10 anni. Le procedure di accertamento, riscossione, contenzioso e sanzioni seguono le disposizioni previste per l’imposta generale sui redditi delle persone fisiche, nella misura in cui siano compatibili. L’imposta sostitutiva non può essere dedotta da altre imposte o contributi.

Il costo per presentare la richiesta è di 1.000 euro, e il richiedente deve dimostrare di essere economicamente autosufficiente, anche per quanto riguarda i familiari conviventi, e di avere un’alloggio in affitto o di proprietà nel territorio di San Marino.

Come fare domanda di residenza atipica a San Marino?

Il processo per ottenere la residenza speciale per pensionati a San Marino richiede che il richiedente presenti una specifica domanda al Dipartimento Affari Esteri e paghi un diritto erariale di pratica di 1.000 euro, che comprende tutte le imposte di bollo e i diritti d’ufficio. Questo importo è incassato su un capitolo di bilancio pertinente dell’Ufficio del Registro e Conservatoria. Alla domanda devono essere allegati:

  • Una copia di un documento valido per l’espatrio, autenticata da un pubblico ufficiale;
  • Un contratto preliminare o una promessa di acquisto di immobili, o un contratto preliminare di affitto soggetto alla condizione sospensiva dell’ottenimento della residenza;
  • Certificati di residenza, penale generale e di carichi penali pendenti o documenti equivalenti (per i paesi in cui sono disponibili);
  • Una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa al pubblico ufficiale che riceve la domanda, riguardante cittadinanze, residenze degli ultimi 5 anni, condanne penali, carichi penali pendenti e regolare adempimento degli obblighi fiscali;
  • Documentazione che dimostri che il richiedente e i familiari abbiano risorse sufficienti per il loro sostentamento;
  • Documentazione che dimostri l’apertura di un conto corrente presso un istituto di credito sammarinese.

Questa documentazione viene inviata all’Ufficio di Stato Civile per l’iscrizione nella popolazione residente e vengono effettuati controlli sulla sua validità. Massimo 500 residenze possono essere concesse annualmente.

È possibile fare domanda per estendere la residenza ai coniugi non legalmente separati, ai figli di età inferiore ai 25 anni a carico, e ai figli con disabilità. La richiesta viene valutata entro 60 giorni dalla presentazione e la decisione non è soggetta a riesame. Chi beneficia di questa residenza non può lavorare nel settore pubblico e deve essere assicurato sanitariamente.

Il regime fiscale agevolato della residenza speciale per pensionati ha una durata di 10 anni consecutivi, rinnovabile. La mancata o parziale assolvimento dell’imposta sostitutiva comporta la cessazione degli effetti del regime fiscale agevolato. Trascorsi i 10 anni, la residenza speciale si considera consolidata e si applicano le norme generali sulla residenza, con determinate eccezioni. La rinuncia alla residenza speciale comporta la fine dei divieti e degli obblighi associati.