Lo scorso 28 febbraio 2024 c’è stata un’importante novità con l’approvazione del modello di dichiarazione Redditi SC 2024 da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Questo modello, destinato alle società ed enti commerciali residenti nello Stato e ai soggetti non residenti che vi operano, introduce significative semplificazioni e nuove disposizioni per il quadro della dichiarazione dei redditi. Nel Modello è presente anche il Quadro RQ, relativo alle criptovalute. Ecco le istruzioni per la compilazione.

Nuovo modello Redditi SC 2024: le semplificazioni

Il modello Redditi 2024-SC porta con sé una serie di semplificazioni mirate a facilitare la compilazione e la presentazione da parte dei contribuenti. Tra le novità più rilevanti, troviamo la riduzione dell’obbligo di indicare dati specifici per alcuni crediti d’imposta nel quadro RU, nonché l’eliminazione di sezioni precedentemente dedicate a particolari tipi di credito d’imposta. Queste modifiche si affiancano alla soppressione di prospetti dedicati agli estremi identificativi dei rapporti finanziari e all’introduzione di una sezione dedicata alle società che optano per il regime fiscale speciale SIIQ e SIINQ.

Chi deve presentare il Modello Redditi SC 2024

Il modello REDDITI 2024 trova applicazione sia per le dichiarazioni dei redditi del periodo d’imposta coincidente con l’anno solare 2023 che per i periodi d’imposta non coincidenti, a condizione che si concludano entro il 31 dicembre 2023. Questa flessibilità copre un ampio spettro di situazioni fiscali, garantendo che tutti i soggetti IRES rientrino nei termini previsti.

Il Modello “REDDITI SC” è specificatamente progettato per una varietà di entità IRES, inclusi, ma non limitati a, società per azioni, società a responsabilità limitata, cooperative e società di mutua assicurazione residenti nello Stato. Anche gli enti commerciali e le società non residenti sono tenuti alla compilazione di questo modello per la dichiarazione dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e altre imposte specifiche.

Termini di presentazione

La puntualità nella presentazione del modello REDDITI SC è essenziale. I termini variano in base al periodo d’imposta, ma generalmente cadono il quindicesimo giorno del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta.

Facendo qualche esempio, un soggetto il cui periodo d’imposta termini il 30 giugno 2024, dovrà presentare la dichiarazione entro il 15 aprile 2025. Se il periodo d’imposta coincide con l’anno solare, l’ultimo giorno per presentare la dichiarazione sarà il 15 ottobre 2024.

È importante notare che le dichiarazioni presentate entro novanta giorni dalla scadenza sono considerate valide, sebbene possano essere applicate sanzioni per ritardi minori.

Modello Redditi SC 2024: la novità del Quadro RQ

Tra le novità più salienti del modello SC 2024 figura l’introduzione di una sezione dedicata all’imposta sul valore delle cripto-attività. Questa imposta, calcolata al 2 per mille sul valore delle cripto-attività detenute, rappresenta un adattamento del sistema fiscale alle nuove realtà economiche e digitali. La compilazione di questa sezione richiede una dettagliata indicazione del valore delle cripto-attività, dei giorni di detenzione e della quota di possesso, tra gli altri dati.

La sezione dedicata all’Imposta sul valore delle cripto-attività, inserita nel quadro RQ, richiede attenzione nella compilazione dei righi RQ107 e RQ109. Questi righi sono vitali per determinare correttamente l’imposta dovuta, basandosi su valori come il totale dell’imposta calcolata, l’eccedenza di credito dell’anno precedente, e gli acconti versati.

Per i detentori di cripto-attività, è fondamentale conoscere il processo di calcolo dell’imposta, che tiene conto dei giorni di detenzione e della quota di possesso. L’importo massimo dell’imposta è fissato a 14.000 euro, e un eventuale credito d’imposta per imposte patrimoniali pagate all’estero può essere detratto.

Il frontespizio del modello REDDITI SC 2024 prevede anche l’indicazione di beni immobili oggetto di provvedimenti di sequestro e confisca non definitiva.

Recupero imposta sostitutiva su utili e riserve

La sezione XXIII del modello Redditi 2024 affronta il recupero dell’imposta sostitutiva per i soggetti che non hanno rispettato specifiche condizioni, perdendo il beneficio di un’aliquota ridotta sugli utili e le riserve di utile esclusi dalla formazione del reddito. Questa procedura è necessaria per coloro che hanno esercitato tale opzione nel modello Redditi 2023 ma non hanno adempiuto alle condizioni stabilite dal decreto ministeriale del 26 giugno 2023. La differenza d’imposta è maggiorata del 20% e degli interessi.

Imposta straordinaria per le banche

Le banche si trovano di fronte a una nuova imposta straordinaria, applicabile sull’ammontare del margine di interesse per l’anno fiscale 2023. Questa imposta, non deducibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP, mira a gravare sugli incrementi significativi dei margini di interesse.

Contributo di solidarietà temporaneo

Il contributo di solidarietà temporaneo, istituito per l’anno 2024, riguarda i soggetti che, nel 2023, hanno escluso certi utilizzi di riserve del patrimonio netto dalla loro base imponibile. Questa disposizione intende equilibrare le esclusioni operate per il calcolo del contributo di solidarietà temporaneo del 2023, imponendo un contributo aggiuntivo calcolato sulla base dei benefici ottenuti da tali esclusioni.

Quadri RS, GN e TN: aggiornamenti per il Superbonus e altre detrazioni

Nel 2024, i quadri RS, GN e TN del modello di dichiarazione dei redditi subiscono importanti aggiornamenti, riflettendo le nuove percentuali di detrazione per il Superbonus e altre iniziative simili, come il Sisma bonus. In particolare, la detrazione scende al 70% per l’anno in corso, segnando un cambiamento significativo per i contribuenti che investono in miglioramenti energetici ed antisismici degli edifici.

Il quadro RS introduce anche l’opzione per la ripartizione delle detrazioni in dieci quote annuali per le spese sostenute nel 2022, dando così maggior flessibilità ai contribuenti nell’amministrare questi incentivi fiscali.

Il prospetto “Plusvalenze e sopravvenienze attive” nel quadro RS è stato aggiornato per adeguarsi alle norme sulle plusvalenze delle società sportive professionistiche. Queste possono ora esercitare l’opzione per una nuova disciplina fiscale che permette la rateizzazione del costo fiscale delle plusvalenze realizzate dalla cessione dei diritti sull’utilizzo esclusivo delle prestazioni degli atleti. La legge estende da uno a due anni il periodo minimo di possesso dei beni per consentire questa rateizzazione, applicabile ai contratti stipulati dal 23 giugno 2023.