Elezioni Europee 2024, partita sporca su Alternativa Popolare e il segretario nazionale Stefano Bandecchi. C’è qualcosa che continua a non tornare, un gioco sul simbolo e sul logo del PPE all’interno di Alternativa Popolare che, più passa il tempo, più non torna. E anzi sembra esserci la manina sospettosa e irriverente di Forza Italia su questa strana e particolare presa di posizione da parte del Partito Popolare Europeo di mettersi di traverso per inserire il logo all’interno del simbolo di Alternativa Popolare. “Siamo allibiti e sono allibito dal comportamento di un partito democratico e liberale come il PPE con il quale siamo da dieci anni, mi meraviglio che nessuno risponda ad una richiesta che abbiamo fatto giorni fa e mi meraviglio come Forza Italia potesse già sapere che potevano esserci dei problemi, come facevano?” si chiede il segretario nazionale di Alternativa Popolare Stefano Bandecchi a Tag24. Forse la manina sospettosa e irriverente è quella di Forza Italia che ha fatto pressioni sui vertici del PPE per provare a estromettere Alternativa Popolare e Stefano Bandecchi?
Elezioni Europee 2024, Bandecchi: “Incredibile che debba essere trattato come Orban, ma cosa mai abbia fatto?”
Proprio non ci capisce la presa di posizione nei confronti di un partito come Alternativa Popolare che, oltre ad aver già corso cinque anni fa con il logo del PPE, avendo ottenuto l’autorizzazione senza alcun problema, è un partito regolarmente iscritto e che soprattutto paga con incredibile puntualità e precisione ogni anno le sue sostanziose quote all’interno dello stesso PPE. Ma non solo. C’è di più. E’ talmente tutto regolare e riconosciuto che al Congresso del PPE a Bucarest del 6 e del 7 marzo, Alternativa Popolare ha espresso i propri voti per la candidatura di Ursula von der Leyen per il secondo mandato a Presidente della Commissione Europea.
Eppure si sono espressi dubbi e avanzate perplessità sull’opportunità di poter inserire il nome del PPE all’interno del simbolo di Alternativa Popolare. Ma anche quello di Stefano Bandecchi preso di mira e accostato a gente come Orban. Già perché il PPE ha fatto sapere che per questa situazione è stato scomodato il Comitato Etico del PPE, ovvero quello che decide (e che ha deciso di sospendere Orban), oppure se si hanno atteggiamenti e idee razziste o che si fomentala guerra. Insomma, cosa avrà mai combinato di così grave Stefano Bandecchi da poter essere inserito e giudicato dal Comitato Etico come fu per Orban.
Cerca di mantenere la calma, il segretario nazionale Stefano Bandecchi, ma non è facile anche perché c’è la forte sensazione che tutto sia manovrato e orchestrato dall’esterno, ma in modo maldestro e poco intelligente, anche perché Alternativa Popolare è irreprensibile e inattaccabile sotto ogni punto di vista. E poi come può essere un problema Stefano Bandecchi, che non ha fatto nulla, se per anni Forza Italia ha messo (e ancora oggi c’è) il nome di Silvio Berlusconi che qualche problemino l’ha avuto in questi ultimi vent’anni.
“Siamo iscritti da dieci anni, la certificazione (una sorta di nulla osta per poter inserire il nome del PPE nel simbolo e quindi potersi presentare alle elezioni avendo anche l’esenzione della raccolta firme) è un nostro diritto in quanto partito membro del PPE, come cinque anni fa, se era buona allora perché non dovrebbe esserlo adesso? Altra cosa Forza Italia ha detto e scritto che non sarà mai dato da Weber (Presidente del Partito Popolate Europeo) il permesso ad Alternativa Popolare, ma non si capisce come Forza Italia potesse già saperlo, io dico solo che Tajani, che è vice-presidente del PPE, deve sbloccare questa situazione, anche perché sta diventando ridicola e sporca“
Stefano Bandecchi incalza Tajani e lo richiama anche ad un senso di responsabilità giuridica e istituzionale all’interno del PPE stesso: “Abbiamo chiesto la certificazione ed è un diritto che abbiamo, ma come l’autorizzazione di 5 anni fa c’era stata data, non vedo perché non me la dai ora? Non solo. A Bucarest noi c’eravamo e abbiamo votato proprio perché facciamo parte del PPE a tutti gli effetti, non capisco questo atteggiamento“.
Il segretario nazionale Stefano Bandecchi va oltre e non si ferma: “Ci sono dei regolamenti e si devono rispettare, allibiti che per si faccia tutto questo per il nomedi Bandecchi, non si capisce cosa abbia fatto per meritarmi di essere accostato a gente come Orban. Per anni, e lo dico con grandissimo rispetto e affetto, c’è stato il nome di Berlusconi, che qualche problema l’ha avuto, eppure nessuno ha mai avanzato dubbi, ma su Bandecchi, che non ha fatto nulla, ci sono problemi. Se è questo, il mio nome si toglie, anche se non è giusto, ma non c’è problema. Il PPE sta facendo un pessima figura, soprattutto poco liberale“.
In tutto questo tra una quindicina di giorni entrerà in vigore una legge che cambia le regole in corsa su come partecipare alle elezioni, e poi da lì ne mancheranno altre 15 “Il partito popolare prende soldi da iscrizione regole con le quote partecipato a tutta la vita politica come fai a dirci che non ci dai di dire in Italia per partecipare alle europee che ap è iscritto al partito popolare. Tra 15 giorni entra in vigore e tra 15 mancheranno 15 “al deposito delle liste e ad oggi non sono ancora disponibili i moduli della raccolta delle firme, ma di cosa stiamo parlando? Tutto questo per dare possibilità di fare entrare Cateno De Luca e altri e si tira fuori noi. La democrazia è morta, adesso come adesso assomiglia più a una dittatura. Antonio Tajani si comporti da vice-presidente del PPE, sblocchi la situazione, dia un segnale e una risposta per nome e conto del PPE”, il pensiero del segretario Stefano Bandecchi
Una situazione imbarazzante, sporca e soprattutto ingiusta, ma è anche per questo genere di cose che il segretario nazionale Stefano Bandecchi ha deciso di scendere in campo ed entrare in politica, per cambiare con la cultura del fare, ma sempre rispettando tutto e tutti cosa che, fino a prova contraria, Forza Italia e soci non stanno facendo anzi spingono affinché tutto vada in una certa direzione. Ma è paura o cosa?