Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani e uomo di Azione, accoglie l’appello dell’ex presidente della Regione Basilicata e compagno di partito, Marcello Pittella e sospende lo sciopero della fame che, a suo dire era iniziato per “fame di democrazia”. In tutto questo il Centrodestra ormai gioca la partita sempre a porta vuota contro l’unico che porta avanti la battaglia del Pd, Angelo Chiorazzo.
Il Radicale ha scritto una lunga lettera in cui si rivolge direttamente a Pittella e in cui ricorda perché sono insieme dopo tante battaglie:
Detesto, come sai, l’ipocrisia e il fariseismo e, quindi, trovo inaccettabile il tentativo di vendere ai lucani realtà create in laboratorio da qualche alchimista della falsificazione. Per un dato di empatia e soprattutto per il senso di giustizia che provo ad alimentare e coltivare quotidianamente, sono stato al tuo fianco in momenti difficili. Lo rifarei dieci, cento volte.
L’appello di Pittella: “Sospenda lo sciopero della fame”
L’invito era arrivato subito dall’ex governatore che non aveva mancato di riconoscere al suo amico la battaglia giusta, come altre per cui aveva combattuto, ma aveva precisato nel suo appello:
“In questo caso, la sua volontà di conoscere i motivi veri, presunti o pretestuosi dei veti che hanno contraddistinto una certa parte politica in vista delle regionali sono certo che non troverà risposta. La verità è però sotto gli occhi dei cittadini e la nostra battaglia ora dovrà essere sulle proposte per il governo della Basilicata e non sui meccanismi che, chiaramente poco democratici, oggi sono lontani da noi”.
Chiorazzo: “I soldi per il fondo di coesione sarebbero arrivati in ogni caso”
Mentre i due compagni del partito di Azione ricuciscono, da parte del Pd, quello che sembra giocare di più, ma sempre da solo è Angelo Chiorazzo che attacca il Centrodestra e soprattutto l’arrivo di Giorgia Meloni.
“La firma dei Patti di Coesione tra Regione Basilicata e Governo avvenuta ieri è un atto dovuto nei confronti della nostra regione. I fondi comunitari di coesione spettano infatti a tutte le regioni del Mezzogiorno e dunque ci spettano di diritto”.
Angelo Chiorazzo, capolista di Basilicata casa comune che alle Regionali lucane appoggia il candidato del centrosinistra, Piero Marrese.
“La scelta di annunciare questo accordo (il diciasettesimo a livello nazionale, la Basilicata è in ritardo anche su questo), a meno di un mese dalle elezioni è chiaramente – aggiunge l’imprenditore – un esercizio di propaganda del governo nazionale nel tentativo di favorire di Bardi e un uso elettorale di risorse pubbliche. Ciò non toglie che alla Basilicata arriverà un miliardo di euro, a prescindere da chi vincerà le elezioni. Quindi i cittadini lucani devono scegliere, il 21 e il 22 aprile, chi dovrà avere la responsabilità di gestirli. E Bardi ha avuto cinque anni di tempo per dimostrare tutta la sua incapacità sull’argomento, come dimostrano le parole della stessa Presidente del Consiglio, che oggi ha parlato di ritardi della Basilicata sulla gestione del sistema idrico e sull’ammodernamento delle infrastrutture.Quindi ai lucani e alle lucane dico: votate per la competenza, senza paura che i soldi ci vengano sottratti in caso di sconfitta della destra alle regionali. Quei soldi sono della Basilicata, sono vostri, non di Bardi”